Primi del Novecento, quartiere dell'Isola a Milano: una famiglia arriva dalla Lomellina, con un bambino piccolo. È Memore, che crescerà milanese fra il fumo dei treni e gli ideali di un'anarchia antica. Da Bolvedro sul lago di Como arriva invece Francesco, che diventerà frate Giulio. Due percorsi opposti, un legame che diventa indissolubile per via di un drammatico evento. La loro amicizia si dipana negli anni, sullo sfondo dell'Italia fascista, delle leggi razziali, della guerra e del fumo delle vecchie "bestie": le locomotive a vapore. Un giorno un nipote di Memore, nato a Buenos Aires, è a Milano alla ricerca di luoghi e storie della sua famiglia, e sbarca all'Isola. Il vecchio quartiere popolare, un tempo abitato da ex contadini della Lomellina, operai, ferrovieri, oggi la nuova "Manhattan" milanese coi grattacieli che svettano. Ma che al centro ha sempre la vecchia trattoria da Tomaso. La storia di un'amicizia milanese, il racconto pieno di saudade di una Milano che sembra non esserci più ma che invece semplicemente si trasforma, ricorda con affetto il passato e guarda con ottimismo al futuro.
Questo libro racconta la vita e le opere di Benedetto da Norcia con l’obiettivo di far riscoprire il grande Santo come protagonista dell’oggi, inserito nel suo contesto storico, culturale e religioso, con il quale è però possibile instaurare un dialogo moderno.
Non fu solo un "gigante della Fede", il fondatore del monachesimo occidentale, ma anche l’iniziatore di un colossale progetto culturale. Sotto la sua Regola, infatti, migliaia di monaci sparsi per l’Europa salvarono l’economia e i libri, il sapere degli antichi, la filosofia di Platone e Aristotele. Questa fusione tra oriente e occidente è l’atto culturale costitutivo di ciò che noi chiamiamo Europa.