"Biffi per sempre" è un atto d'amore dei bolognesi e di tanti presuli e fedeli italiani e non. Ma il libro va oltre il Cardinale ed è un omaggio alla Chiesa di Bologna che ha avuto sei Sommi Pontefici, due dei quali, Benedetto XIV (Prospero Lambertini nel XVIII secolo) e Benedetto XV (Giacomo Della Chiesa nel secolo scorso), protagonisti della Cristianità. Dal 1600 tutti gli arcivescovi di Bologna hanno avuto l'onore della porpora, con la sola eccezione di Enrico Manfredini, scomparso quasi subito. Il prestigio, l'autorevolezza, il peso degli arcivescovi hanno sempre fatto della Chiesa di Bologna un unicum. Il cardinale Carlo Oppizzoni (1769- 1855) che riorganizzò la diocesi e restaurò la Cattedrale. Poi Della Chiesa (1854-1922) instancabile apostolo di pace nel primo conflitto mondiale. E Giovanni Battista Nasalli Rocca (1872-1952): la sua opera fu un fattore decisivo dell'incolumità di Bologna nella guerra. E che dire di Giacomo Lercaro (1891-1976), protagonista del Concilio Vaticano II e ispiratore del rilancio in politica dei cattolici. Poi, Antonio Poma (1910- 1985), instancabile e saggio presidente della Cei in un decennio difficile, fedele alla Chiesa con prudenza e fermezza. Dopo Manfredini, l'arrivo di Biffi e la successione di Carlo Caffarra (1938-2017) fino a Matteo Maria Zuppi (insediato il 12 dicembre 2015 e nominato cardinale il 5 ottobre 2019), con un suo crescente e molto apprezzato impegno di presenza e di indirizzo a un Cristianesimo sempre più dialogante, nella scia di papa Francesco.
Ersilio Tonini muore a più di novantanove anni nella sua Ravenna: ha vissuto due vite, la prima come prete, la seconda da grandissimo "comunicatore di Dio". Pochi sacerdoti, in Italia, hanno lasciato un segno così profondo. La sua caratteristica? Non cedere alle mode, a nessuna, nemmeno adeguando il suo linguaggio ai nuovi tempi. Il suo talento? Quello che in gergo si dice "bucare lo schermo". Il suo cruccio? Lo scadimento della classe politica italiana. La sua passione? I giovani e la loro educazione. "... poiché saranno i giovani ad affrontare le sfide future, Dio si aspetta che l'attuale generazione adulta assuma come compito totale quello di impegnarsi a preparare i ragazzi a un simile momento... nel frattempo i ragazzi si guardano intorno e pur con il loro immenso desiderio di dedicarsi a qualcosa di grande, non vedono davanti a sé altro che una gara ad avere di più. La distinzione tra il Bene e il Male sta scomparendo, sostituita da una nuova distinzione fra le cose e cioè: mi piace o non mi piace, mi diverto o non mi diverto, ci guadagno o non ci guadagno e, infine, ho successo o non ho successo! Dobbiamo adoperarci per fare sì che la prossima generazione prenda per sé come fossero un comandamento le parole di sant'Agostino: 'Universus turbatur quando conscientia turbatur'; tutto il mondo viene sconvolto quando una coscienza si rovescia".