L'autore, padre di Jakob, un ragazzo appassionato di auto, amante della bici e della chitarra, e bravo a scuola, risponde alle domande che il figlio gli rivolge a proposito del Giubileo. E così intende raccontare a tutti i ragazzi/e cos'è il Giubileo, come è iniziato; il perché di un Giubileo straordinario, le sue implicanze; quale il tema proposto, che è quello della misericordia. P. Curtaz spiega anche il significato del peccato, del perdono, del sacramento della Penitenza e dell'impegno che l'Anno Santo straordinario affida a tutti, anche ai ragazzi, di imparare da Gesù a essere misericordiosi come il Padre che è nei cieli.
Il libro nasce dall'esperienza dell'autore e dal suo incontro quotidiano con svariati operatori che svolgono la loro attività accanto ai giovani: genitori, insegnanti, allenatori, educatori e dalla scoperta della loro fatica nei rapporti con i ragazzi. Spesso, perché impostano una relazione di crescita basata su un'idea errata dell'adolescente. Occorre che tutti coloro che operano in ambito educativo rinnovino il proprio sguardo sulle nuove generazioni superando stereotipi non più aderenti alla realtà. L'autore attingendo dall'aiuto che può venire dalle scienze psicologiche, cerca di dare una corretta interpretazione di quanto si muove nel cuore degli adolescenti, nel tentare l'incontro possibile tra fede e vita basandosi su una corretta antropologia. Invita a riflettere sulla vita, sui problemi quotidiani, per interpretarli correttamente e cogliere come il Vangelo possa essere una novità per la vita, capace di dare speranza e fornire una alternativa rispetto al modo solito di vivere. Il tutto partendo da esempi concreti di vita, senza la pretesa dell'esaustività, ma cercando uno stile nuovo.
Il testo comprende una serie di e-mail che si scambiano una nipote diciottenne e uno zio vescovo attraverso la posta elettronica.
Lo stile, è spiritoso quanto basta e crea un clima familiare, di complicità, capace di reggere questioni importanti che la giovane pone allo zio che, tra l’altro, considera dell’età dei dinosauri.
In qualche modo generazioni a confronto, ma soprattutto interrogativi del mondo giovanile sul mistero sempre attuale, e mai risolto, dell’esistenza di Dio, la fede dei credenti e non credenti, le leggi della Chiesa, eccetera.
Vi si nota la freschezza giovanile dell’una e il taglio esperienziale dell’altro.
Si tratta di una “finzione letteraria” e il nome dello stesso autore è uno pseudonimo che assolve al ruolo dei due interlocutori.
Ma il lettore è trascinato nello scorrere del tempo cadenzato dalle e-mail che vanno e vengono: uno spaccato di vita che ha tutti i crismi della realtà.