Il libro che tutti i parrocchiani dovrebbero regalare ai loro parroci
Con l’ironia e la profonda sensibilità che lo contraddistinguono, ecco Curtaz con due libri gemelli che raccontano cosa significhi essere parte di una parrocchia oggi, mettendosi contemporaneamente nei panni dei parroci e dei parrocchiani, rendendo possibile uno sguardo a 360 gradi su un rapporto unico e sfaccettato.
Far parte di una parrocchia oggi è una cosa complessa. E lo si sa. Curtaz, che da decenni frequenta e conosce varie comunità in tutta Italia, prova a scrivere in “Pastori”, con il suo linguaggio che qui è davvero senza peli sulla lingua, una sorta di “teologia pastorale” per il prete nel mondo (e nella Chiesa) di oggi, alla ricerca delle origini di quella che è chiamata vocazione e alla ricerca di un senso per il lavoro quotidiano di molti pastori che devono confrontarsi con una società per la quale fede e morale sono degli “accidenti”.
Il ribaltamento di prospettiva avviene in “Pecore”: per un membro di una parrocchia il percorso di Fede può rivelarsi complesso, in quanto viviamo tempi di grandi cambiamenti e radicali trasformazioni. Il mondo e la Chiesa in cui siamo cresciuti sono in evoluzione e, spesso, troppo spesso, l’esperienza di fede che abbiamo vissuto in un determinato con-testo non è più significativa per le persone che oggi abbiamo attorno, spingendoci a riflettere su chi finora abbia occupato le chiese e le parrocchie per poi abbandonarle.
Che si metta nei panni del parroco o del parrocchiano, Paolo Curtaz affronta in profondità i grandi temi da cui dipende il futuro della nostra fede, sempre con lo stile provocatorio e diretto che lo caratterizza.
"Ecco la grazia di prendere a cuore e in mano l'annuncio del Vangelo, senza rassegnazione o vittimismo".
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Mc 8,34). Ma cosa significa e cosa implica essere discepoli di Gesù Cristo, secondo il Nuovo Testamento? In che modo le pagine di Marco, Giovanni, Paolo e degli altri autori biblici descrivono la nascita e lo sviluppo del discepolato cristiano? Quali indicazioni per la vita cristiana oggi se ne possono trarre? Nel tentativo di rispondere a queste decisive domande, il presente libro indaga l’esperienza di discepolato descritta nel Nuovo Testamento, fornendo soprattutto un contatto il più possibile diretto con il testo biblico. Tenendo insieme il rigore dell’esegesi e la semplicità dell’esposizione, l’Autore propone l’analisi di tutte le principali pagine del Nuovo Testamento relative al discepolato (Vangeli e Atti, Lettere, Apocalisse), per poi fornire, nella sezione conclusiva, le linee essenziali e permanenti del discepolato cristiano: la relazione con Gesù, le condizioni necessarie alla sequela, il dono della vita nuova, la missione.
l’AUTORE
Paolo Mascilongo, nato a Termoli (CB) nel 1969, è sacerdote della Diocesi di Piacenza-Bobbio dal 2001. Ha conseguito la Laurea in Matematica presso l’Università degli Studi di Milano, la Licenza in Scienze Bibliche nel 2004 e successivamente il Dottorato sempre presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma nel 2011. Impegnato nella pastorale in parrocchia e presso l’Ufficio Catechistico Diocesano, è docente di Sacra Scrittura, in collaborazione con l’Istituto teologico Collegio Alberoni di Piacenza e l’ISSR Sant’Ilario di Poitiers di
Parma. Dal 2012 è membro del gruppo nazionale del Settore Apostolato Biblico della CEI. Sul Vangelo di Marco ha pubblicato: «Ma voi chi dite che io sia?». Analisi narrativa dell’ identità di Gesù e del cammino dei discepoli nel Vangelo secondo Marco, alla luce della “Confessione di Pietro”(Mc 8,27-30) (AnBib 192), G&B Press, Roma 2011.