Papa Francesco dedica la sua nuova Lettera apostolica a San Francesco di Sales, una delle grandi figure della Riforma della Chiesa, dell'"umanismo devoto" e della mistica cattolica francese. Egli, nel susseguirsi dei tempi, non ha perso nulla della sua attualità. A distanza di quattrocento anni dalla sua morte, la sua proposta di vita cristiana, da interpretare nei solchi della storia feriale, resta tuttora affascinante. Edizione arricchita dall'Introduzione di Luigi Borriello e dall'Appendice di Giuliano Vigini. «San Francesco di Sales ci invita a uscire da una preoccupazione eccessiva per noi stessi, per le strutture, per l'immagine sociale e a chiederci piuttosto quali sono i bisogni concreti e spirituali del nostro popolo». (Papa Francesco)
Le due forze motrici della nostra vita sono: la paura e l'amore. La paura ci protegge, l'amore crea e sviluppa la nostra vita. Come possiamo far diventare la paura un dono? Scrivere un libro sulle paure rappresenta un viaggio verso la nostra libertà e, per arrivarci, abbiamo bisogno di incontrare le tortuosità della vita. Spesso queste tortuosità si presentano sotto forma di dolori, mal di vivere, palpitazioni, incontri, scontri, paure... A cosa serve tutto questo? A scorgere le parti migliori di noi. Ecco perché la paura può essere un dono, può cioè proteggerci e farci notare che abbiamo bisogno di liberare le nostre potenzialità. Dietro le paure fobiche si nascondono i nostri talenti, la nostra voglia di libertà, il coraggio di vivere.
"Cari sposi e spose di tutto il mondo!-. È con queste parole che ha inizio la lettera che papa Francesco ha voluto indirizzare a tutti gli sposi in occasione dell'Anno "Famiglia Amoris laetitia". Si tratta di un testo di grande profondità spirituale che affronta - pur se in poche pagine - tutti i temi che stanno a cuore agli sposi: le gioie e le difficoltà della vita in due, diventare genitori ed educare i figli, l'impegno costante nella società e la partecipazione alla vita della Chiesa, in particolare nella pastorale familiare. Scrive il Papa: "Le tante sfide non possono rubare la gioia di quanti sanno che stanno camminando con il Signore. Vivete intensamente la vostra vocazione. Non lasciate che la tristezza trasformi i vostri volti. Il vostro coniuge ha bisogno del vostro sorriso. I vostri figli hanno bisogno dei vostri sguardi che li incoraggino. I pastori e le altre famiglie hanno bisogno della vostra presenza e della vostra gioia: la gioia che viene dal Signore!".
Il libretto contiene le dieci golden rules che papa Francesco pro-pone per gareggiare correttamente e anche in modo divertente in qualsiasi attività sportiva. Gioco anch'io dice chi non vuol esse-re discriminato o escluso per irragionevoli motivi dall'arena di qualsiasi competizione individuale o di squadra. "Gioco anch'io- dice chi ritiene sia giusto considerare lo sport un'irrinunciabile palestra dei valori della vita specialmente nell'educazione delle giovani generazioni. Un piccolo decalogo che arriva puntuale a consegnare a tutti, piccoli e grandi, la bellezza dello sport per crescere e rimanere giovani e forti.
La devozione di papa Francesco a Maria è nota a tutti i fedeli, così come la sua particolare attenzione alla preghiera del Rosario. Papa Francesco crede profondamente alla protezione mariana, ulteriormente invocata nei giorni del virus con la visita all'icona della Salus populi romani. «Ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario. Lo si può fare insieme, oppure personalmente, ma in ogni caso c'è un segreto per farlo: la semplicità». Papa Francesco.
Il 13 marzo 2020 un'immagine colpisce chiunque apra, anche per caso, le pagine web dei maggiori quotidiani nazionali: vi appare papa Francesco, accompagnato a distanza da alcune guardie del corpo, che cammina in una strada semivuota della capitale: sta recandosi in visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per rivolgere una preghiera all'icona della Vergine Salus populi Romani. Davanti a questa icona, amatissima. Da questo cammino, da questo pellegrinaggio silenzioso sulle tracce della "Vergine della salute e della salvezza-, abbiamo voluto prendere anche noi il punto di avvio del nostro racconto, che ci condurrà forse a comprendere meglio il senso più sincero della profonda devozione mariana del papa.
«Le importanti parole spirituali degli ultimi documenti del Magistero del Pontefice hanno focalizzato, sempre più, un pensiero teologico e antropologico, che lo stesso Pontefice definisce come: La Vita dello Spirito. Un'autentica spiritualità del Cuore, che sa integrare le grandi Tradizioni della Chiesa e la spiritualità di sant'Ignazio di Loyola. Il titolo del libro, La Vita dello Spirito. Dio parla al Cuore dell'uomo, vuole mettere in evidenza la peculiarità del pensiero di Papa Francesco, che non è semplicemente una raccolta di riferimenti e di riflessioni spirituali, ma un vero e proprio "manuale teologico-spirituale- della verità trinitaria incisa nel cuore dell'uomo, fatto a immagine e somiglianza di Dio; è lo Spirito, infatti, "che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Padre!- (Rm 8,15). È da lì che Egli ci suggerisce di partire per un rinnovato entusiasmo nell'annunciare la Parola e la Bellezza della Verità di Cristo. Un pensiero teologico ecumenico quindi, come un forte contributo alla vita spirituale per tanti fedeli, i consacrati, i sacerdoti, affinché siano guidati e aperti, non solo dalla voce dello Spirito, per la guarigione dalla durezza del Cuore, ma anche per avere nel cuore sempre la capacità del discernimento, sia personale che pastorale, per comprendere i segni che la Divina Provvidenza ci lascia ogni giorno, per un dialogo fecondo con le chiese, le culture e le religioni».
Nessun documento, al di fuori dei Vangeli, ebbe tanta influenza nella storia della Chiesa quanto gli scritti di Paolo e in particolare le Lettere. Questi testi, con commenti e riflessioni di Papa Francesco, vengono riproposti in due agili volumi venduti separatamente. In questo primo volume sono contenute le Lettere ai Romani e ai Corinzi.
Nessun documento, al di fuori dei Vangeli, ebbe tanta influenza nella storia della Chiesa quanto gli scritti di Paolo e in particolare le Lettere. Questi testi, con commenti e riflessioni di Papa Francesco, vengono riproposti in due agili volumi venduti separatamente. In questo volume sono contenute le Lettere ai Galati, agli Efesini, ai Filippesi, ai Colossesi, ai Tessalonicesi, a Timoteo, Tito e Filemone.
Qual è la festa più importante per un cristiano? - si chiede e ci chiede papa Francesco in una delle sue catechesi; e risponde: - È la Pasqua. In essa, infatti, il credente ritrova il senso pieno della propria fede, nell'evento della resurrezione di Gesù dai morti, vero snodo della storia, speranza aperta per tutta l'umanità. La vita non finisce con la sua fine terrena, anzi si apre a un orizzonte nuovo. Ma alla Pasqua di resurrezione si giunge dopo il drammatico cammino della Passione, poiché l'esistenza umana, la nostra, non prescinde mai dalla fatica, dalla sofferenza, dalle tenebre. Così, continuamente collegando le domande che ci premono maggiormente e le risposte del Vangelo, il papa ci conduce a una visione profonda, acuta, ricca e misericordiosa del mistero della nostra redenzione. Il libro di Papa Francesco per la Pasqua e la Quaresima.
Il vangelo di Luca nella traduzione ufficiale della Conferenza epi- scopale italiana e in versione integrale, con ottanta commenti di papa Francesco.
Prepararsi al Natale è fondamentale, per non rendere questa festa ciò che non è: una giornata come tutte le altre. Si tratta di comprendere il senso profondo della nostra attesa di Dio, che è uno sguardo completamente nuovo sul mondo e su ciò che ogni giorno ci attende. Senza Gesù che nasce, noi siamo ancora nelle tenebre; con Gesù, la luce ci apre la strada in mezzo al buio che spesso ci circonda. Il Pontefice, negli anni, ha regalato una serie di riflessioni sull'Avvento e sul Natale sempre improntate alla gioia e alla speranza, di cui tutti, oggi più che mai, abbiamo bisogno. Attraverso le omelie, gli Angelus e i discorsi papa Francesco ci propone una catechesi semplice e fresca, ma profonda e profetica, sulle feste che stiamo per celebrare nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie e anche con noi stessi.