Stupore e meraviglia. Con questi sentimenti Papa Francesco apre questa Lettera Apostolica sul significato e valore del presepe. Egli vuole sostenere, con semplicità di linguaggio, questa antica e preziosa tradizione delle nostre famiglie, trasmissione di un gesto che la Chiesa da secoli ha fatto proprio per tenere viva la memoria del grande mistero della nostra fede: l’incarnazione di Gesù.
Il Papa si sofferma sui vari segni del presepe, offrendo per ognuno di essi una spiegazione simbolica che tocca le profondità del mistero che viene ricordato, perché si venga coinvolti in questa meravigliosa storia dell’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino a ogni essere umano.
Il volume è arricchito dai magnifici affreschi realizzati da Giotto per la Basilica inferiore di San Francesco D’Assisi e ancora i mosaici di Santa Maria Maggiore e quelli, splendidi, del Duomo di Cefalù e del Duomo di Monreale. Il testo del Santo Padre è preceduto dall’Introduzione di Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e, in Appendice, le pagine di Tommaso da Celano,autore della Vita Prima di San Francesco D’Assisi,dedicate al presepio.
"Il Natale di Cristo ci parla di una speranza diversa, una speranza affidabile perché fondata in Dio" (Papa Francesco). Con lo sguardo a Betlemme, papa Francesco si incammina con i personaggi del presepe e gli umili della terra a incontrare il Signore che viene. Un piccolo sussidio che aiuta a preparare e vivere il Natale, che è nascita di Gesù, nel quale la speranza di Dio e la speranza dell'uomo si incontrano.
Perché celebriamo il Natale? Chi sono i personaggi che vengono ad abitare il nostro presepe casalingo? Che cosa dice di loro il Vangelo e come possiamo renderli significativi per la nostra vita di oggi? Nelle sue omelie, negli incontri quotidiani in Santa Marta, negli Angelus domenicali, papa Francesco ha costruito in questi anni una vera e propria catechesi aperta e non ancora compiuta sul senso del Natale di Cristo: al centro della sua riflessione sta l'incarnazione di Dio, che viene a camminare tra noi per perdonarci e salvarci. Maria, Giuseppe, i pastori, i Magi, ma anche Erode e gli scribi sono i protagonisti, sulla scena del farsi uomo di Dio: essi ci provocano, ci insegnano come si attende e come si accoglie; ci mettono in guardia dal rischio di rifiutare il dono di salvezza. Leggendo le pagine di papa Francesco siamo condotti "dentro il Natale- e la festa della Natività è trasportata sulle nostre strade, come provocazione per una vita, la nostra, che non può smettere di leggere e rileggere l'avventura di Dio in mezzo a noi. Attraverso le omelie, i discorsi e le udienze, papa Francesco commenta e racconta i brani della Natività, accompagnando i lettori a una comprensione semplice e profonda del mistero della nascita di Gesù.
Una lettera di Papa Francesco rivolta ai giovani, anzi al giovane, privilegiando il "tu" personale, in uno stile fatto di prossimità, franchezza, semplicità, tenerezza e simpatia.
«Il cuore di ogni giovane deve essere considerato "terra sacra", portatore di semi di vita divina e davanti al quale dobbiamo "toglierci i sandali" per poterci avvicinare e approfondire il Mistero». (Papa Francesco). Firmata da papa Francesco il 25 marzo 2019 nella Santa Casa di Loreto, in occasione della Solennità dell'Annunciazione del Signore e affidata alla Vergine Maria, l'Esortazione apostolica Christus Vivit suggella i lavori del Sinodo dei vescovi sui giovani, svoltosi in Vaticano lo scorso ottobre. Un documento importantissimo che può essere considerato come la risposta della Chiesa a tutte le domande dei giovani, affinché siano pronti a impegnarsi con la loro voglia di vivere e i loro sogni prendano corpo nella loro esistenza e nella storia umana. Edizione speciale con Guida alla lettura di Alessandra Smerilli. Indice dei riferimenti biblici, Indice dei documenti del magistero e di altri testi citati, Indice degli autori e degli enti collettivi a cura di Giuliano Vigini.
"Papa Francesco ha sempre dichiarato la propria profonda devozione mariana, fin dall’inizio del suo pontificato; si tratta di una devozione che ha un profondo radicamento nell’educazione cristiana ricevuta in famiglia, ma che deve anche molto alla formazione gesuitica. Questo volumetto raccoglie le parole e le preghiere più belle dedicate da Bergoglio alla Madonna."
Papa Francesco fa un attento esame del cuore dell’uomo, mettendo in evidenza tutti i difetti che sovente albergano in esso. In primis vi sono sicuramente l’ipocrisia e la falsità, il cuore doppio (cfr. Sal 12,3), seguite da una serie di limiti, vizi e peccati elencati con puntualità e costanza. In questo senso possiamo notare che papa Francesco conosce profondamente il cuore dell’uomo, e lo dimostra con descrizioni sorprendentemente aderenti alla realtà. Papa Francesco comprende che, se il cuore è malato, lo è tutto l’organismo spirituale che ha in esso la sua sede. E, se è malato un membro, la cosa non fa bene a tutto l’edificio spirituale della Chiesa. Guarire il cuore significa, dunque, trovare la medicina per l’umanità e far risplendere la Chiesa come Sposa di Cristo senza macchia. (Dalla Prefazione del cardinal Angelo De Donatis)
"Dire che papa Francesco è il pontefice della gioia potrebbe sembrare scontato: tante sono le volte che fa uso di questa parola nella sua predicazione; e la gioia, d’altronde, è nello stesso titolo del suo documento “fondativo”, l’Evangelii Gaudium, l’esortazione apostolica con la quale ha aperto il suo magistero, facendone una vera e propria pietra miliare ancora oggi decisiva per comprenderlo. Il “Vangelo della gioia” è al centro del suo annuncio: una gioia che, per i cristiani, non può che nascere da Betlemme e aprire, da lì, alla storia totale, universale. Non possono esistere cristiani infelici, tristi, mogi, poiché chi comprende che l’amore di Dio per l’uomo si spinge fino alla condivisione di una culla e di una croce non può avere alcun dubbio sulla luce che il cristianesimo apre nel mondo."
La vita del cristiano è compresa fra due attese: quella di Gesù, dono di Dio nella storia dell'uomo; e quella di Cristo, dono di Dio che conclude la storia dell'uomo. Potremmo dire che la vita del cristiano è compresa fra Gesù e Cristo, fra il Gesù "atteso dalle genti" che "nasce a Betlemme" e il Cristo che torna alle soglie degli ultimi tempi, come giudice. L'attesa ha una caratteristica propria, che non è in nessun modo eliminabile e che, anzi, è da sempre centrale nella vita spirituale e morale del cristiano: questa caratteristica, spesso dimenticata, soprattutto nel tempo attuale che vive di corsa, è la pazienza. La pazienza di Dio, che attende il ritorno dell'uomo; la pazienza dell'uomo, che deve accettare per sé i ritmi di Dio, che hanno talvolta la lentezza saggia di Colui che è eterno. La pazienza è, dunque, elemento che dobbiamo riscoprire: pazienza che attende e che non si scoraggia quando il bene sembra faticare a giungere; pazienza però che non è remissività, ma atto di coraggio che appartiene a tutti noi che viviamo nel tempo "di mezzo-, tra la prima e la seconda venuta.
Una piccola guida personale,scandita in nove giorni, per condurre il lettore a curare la propria vita spirituale. Con uno spazio per scriverel e proprie riflessioni. Un libro da comprare per se stessi nei momenti difficili o da regalare ad amici e parenti che hanno bisogno di prendersi cura di sé.
Un libro perfetto da leggere la sera, in viaggio; una compagnia preziosa con le parole più sagge di papa Francesco per i giorni in cui fatichiamo a vedere la lucee abbiamo bisogno di un invito alla gioia.
Il 15 settembre 2018 Papa Francesco si è recato in Sicilia per il XXV anniversario del martirio del Beato Pino Puglisi. Ha fatto tappa prima a Piazza Armerina, dove ha incontrato i fedeli della diocesi e poi, in elicottero, è volato a Palermo, per celebrare la Messa al Foro Italico, condividere il pranzo con i poveri della missione Speranza e Carità di fratel Biagio Conte, pregare a Brancaccio nel luogo in cui don Puglisi fu ucciso, visitare la sua casa-museo, incontrare il clero e i religiosi in Cattedrale, rispondere alle domande dei giovani a Piazza Politeama. Ora, tutti i suoi discorsi e quelli dei due Vescovi delle diocesi visitate, mons. Rosario Gisana e mons. Corrado Lorefice, sono raccolti in questo volume, con le foto più belle e significative dei diversi momenti di questa, ormai storica, giornata. Un libro che ci fa rivivere tutto il calore e l'affetto di Papa Francesco per la Sicilia e dei siciliani per il Papa, tanto che egli stesso, a don Corrado che lo invitava a «godersi l'affetto della gente del Sud», ha risposto: «Anch'io sono del Sud».
Amore, carità, misericordia, tenerezza... i nomi della prossimità di Dio verso di noi e quelli della nostra prossimità vicendevole sono infiniti, poiché infinite sono le sfumature della passione che ci accomuna nell'incontro con l'Altro e con gli altri. In Papa Francesco, questi nomi sono tutti riscontrabili e ricorrenti, quasi come un refrain della sua predicazione. Come altre parole-chiave del suo pontificato (perdono, gioia, cammino, vita...), anche queste rimangono fondamentali per incontrarne la profonda spiritualità, radicata nel Vangelo e nella tradizione della Chiesa.