Per anni il tentativo di aggirare o censurare la fragilità è stato tanto utopistico quanto voler sorpassare la propria ombra correndo più forte. Fragilità e limite sono una dotazione naturale che ci permette altresì di poter costruire su quanto ci manca e non su ciò che eccede. Essere antifragili pertanto non è negare la fragilità, ma esattamente l'opposto: prenderne coscienza per mettersi in sicurezza, conoscere i punti di minor resistenza per proteggerli e valorizzarli, accogliere i contraccolpi che se interiorizzati ci fanno avanzare e generano cambiamento reale. Gli otto movimenti qui presentati rappresentano un tentativo e un metodo per facilitare e rendere possibile un cammino alla volta di un pensiero aperto con coraggio e speranza al cambiamento: afferrando il meccanismo dell'antifragilità possiamo costruire una guida, sistematica e di ampio respiro, ai processi decisionali nonpredittivi in condizioni di incertezza e nei più diversi campi. Riconoscere d'esser fragili è il primo passo dell'antifragilità poiché non c'è opportunità migliore che dentro i nostri limiti.
Quale senso diamo alla relazione tra le persone che vivono in un'impresa? Il libro parla anzitutto di dubbio e di responsabilità, della tensione verso il bene comune e la crescita dei dipendenti. Per rendere la leadership non solo una pratica, ma un pensiero forte e determinato a cambiare le situazioni e a fuoriuscire dall'inerzia delle abitudini.
"San Giuseppe è vicino a tutti i giovani per la sua esperienza di ricerca del proprio posto nella vita, tanto più a quanti si impegnano nello studio, perché ha vissuto le stesse ansie e le stesse fatiche. Affidiamoci senza timori a san Giuseppe da Copertino: egli ci darà il coraggio di interrogarci su 'Chi' può farci felici davvero. Non fermiamoci a ciò che sembra facile e a portata di mano, ma lasciamoci coinvolgere da proposte 'alte'."
Siamo in tempi di emergenza educativa. Il testo La pedagogia del quotidiano è una bella risposta a questa ricerca, al tentativo di passare dall’emergenza alla progettualità educativa, ed è basato sulla vita concreta di un educatore, Gianfranco La Rosa, che ha tessuto la sua esistenza di trame educative, di pazienza, di dialoghi, di speranze, di compagnia quotidiana, di azioni e riflessioni, di concretezza e di orizzonti ampi. La prima risposta quindi è esserci, incontrarsi, guardarsi negli occhi, farsi domande semplici, le domande del quotidiano.
Dalla Prefazione di S. E. Mons. Domenico Sigalini
Girolamo Monaco è nato a Catania nel 1962. Laureato in Pedagogia, dal 1992 è Educatore Coordinatore del Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile, in servizio presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Acireale (Catania). Ha pubblicato nel 1994 Don Pietro. Un racconto breve (Stampa alternativa, Roma), numerosi articoli sulla pedagogia della devianza. Padre di quattro figli, insieme alla moglie è membro della Comunità Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi.
Marco Pappalardo è nato a Catania nel 1976. Pubblicista collaboratore di «Avvenire», del quotidiano «La Sicilia», del «Bollettino Salesiano», del settimanale regionale «Prospettive», dell’emittente televisiva Antenna Sicilia – Sicilia Channel, docente di Lettere presso il Liceo «Don Bosco» di Catania, collabora con il corso di laurea in Scienze della Comunicazione della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania. È membro dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Catania.
E' ancora possibile una filosofia della bellezza nell'epoca del bello artificiale, del selfie e dell'esposizione ostentata sui social media? Che posto e che ruolo ha la bellezza oggi in un mondo digitale, efficientista, ordinato secondo la dittatura delle emozioni immediate? L'autore indaga queste e altre domande fondamentali parlando del bello artistico anzitutto come negazione, ferita, promessa, attesa, nascondimento, indicibilità: il bello evoca infatti il silenzio, lo sguardo e l'ascolto. Una filosofia della bellezza oggi è dunque un tentativo di resistenza, un momento dialettico che apre varchi, spezza catene, genera alternative in quanto elemento di rottura e di rivolta. Essa si nutre della testimonianza viva di artisti come Pasolini, Magritte, Fontana, Rothko, Pollock e De Chirico. In quanto tensione infinita verso il possibile, una filosofia della bellezza si presenta pertanto come una filosofia della speranza, l'intrapresa di un viaggio pieno di mistero, l'incontro con un avvenimento imprevisto e imprevedibile.
L’educazione è relazione tra persone che tentano di trarre fuori il vero Sé dell’altro, la parte più autentica, la zona intima, il cuore del talento affettivo e attitudinale. Questo libro restituisce al loro più autentico significato le parole legate al processo educativo e applicabili a qualsiasi altro ambito relazionale. Educare è scegliere di vivere nel profondo, guardando gli altri non con un buonismo sentimentalista o con rigore accademico, ma per voler andare oltre e imbattersi nella «grande bellezza» di ciascuno di noi.
Una guida tascabile con: parola di Dio, messaggi del Papa, testimonianze e preghiere per aiutare te e il tuo gruppo a vivere ogni giorno nello spirito della GMG di Cracovia! "Dio ti sta invitando a sognare, vuole farti vedere che il mondo con te può essere diverso. È così: se tu non ci metti il meglio di te, il mondo non sarà diverso. È una sfida" (Papa Francesco)
Che cosa lega le persone? Cosa scatta nella nostra testa e nel nostro cuore quando per la prima volta siamo in presenza di un altro? Si possono costruire e mantenere relazioni sane? Per rispondere a queste domande è fondamentale restituire al loro significato più genuino e originario alcune parole che descrivono i valori fondanti delle relazioni autentiche, non solo quelle sentimentali, ma qualsiasi rapporto in cui sia implicato un io e un tu in ogni circostanza della vita, dalla famiglia, alla scuola, all'ufficio... Le parole che reggono le relazioni possono essere considerate i "pilastri" dei rapporti tra le persone e questo libro, cercando di coglierne il significato e di individuare un modo per sperimentarne in concreto l'attuabilità, intende sostenere nel lettore la speranza che sia possibile edificare rapporti sani, con l'augurio che la sottile ragnatela che lega le persone diventi un filo di luce dorata.
Il "buonasera" di papa Francesco, appena eletto pontefice il 13 marzo 2013, è stato solo l'inizio di una serie di parole, pensieri, azioni che lo hanno fatto entrare nel cuore di tutti. Vorremmo sempre ascoltare la voce di coloro a cui vogliamo bene o che stimiamo, fossero anche brevi frasi da portare con noi, da riprendere quando ne abbiamo bisogno o per donarle ad altri. Questo libro ci permette di farlo proprio con le parole di papa Francesco, offrendoci la possibilità di leggere e meditare ogni giorno un suo pensiero. Sono parole dette in vari momenti, in continenti diversi, a persone vicine e lontane; vengono consegnate al lettore come un oggetto prezioso da accogliere, perché la ricchezza e la bellezza di questi contenuti possano risplendere per tanti, per tutti. Condividete queste frasi per telefono, sui social network, via e-mail, su un biglietto di auguri: faranno bene al cuore!
Il raduno di giovani da tutto il mondo in occasione della GMG è sempre un evento straordinario, che suscita emozioni e fa maturare riflessioni e decisioni anche a mesi di distanza. Queste pagine, riprendendo parole e gesti vissuti in quei giorni, ti invitano a far risuonare nel quotidiano i discorsi più belli di papa Francesco: in questo modo, la Parola di Gesù troverà accoglienza feconda e la fede condivisa continuerà a pulsare nel tuo cuore, accendendolo di passioni vere e profonde. "Cristo ha fiducia nei giovani e affida loro il futuro della sua stessa missione!" (Papa Francesco).
"La velocità sembra essere una delle caratteristiche maggiormente ricercate nel mondo di oggi, ma la velocità porta con sé il rischio di sfumare i contorni, di perdere i dettagli, come accade quando si guarda dal finestrino; andare sempre di corsa impedisce di gustare ciò che stiamo vivendo o abbiamo vissuto. Il pregio di questo libro è quello di essere un invito a fermarsi, ad approfondire, a trattenere, a rinfrescare la memoria; anche le parole di un Papa, gonfie di verità e di amore, pronunciate in uno dei contesti più emozionanti e indimenticabili come una Giornata Mondiale della Gioventù, possono essere travolte da tanti altri rumori, colori, parole. Ringrazio l'autore per questo splendido sussidio, un vero servizio per tanti giovani, un aiuto ad incarnare i concetti, a costruire una «vita buona del Vangelo», quella che ogni giovane sogna e che, a sua volta, Dio Padre sogna per ogni giovane." (dalla Prefazione di Don Nicolò Anselmi).