"Nel momento in cui i medici avevano rinunciato a curarmi - e io a farmi curare da loro -, proprio quando mi vedevo già imprigionato in una condizione di vita contrassegnata dal dolore cronico, c'è stato qualcuno che mi ha proposto un modo bizzarro per venirne fuori: 'Impara a stare fermo e a respirare', è stato il consiglio". Afflitto da una malattia invalidante che nessuno riesce a spiegare o alleviare, Tim Parks comincia a esplorare il misterioso e affascinante rapporto che lega la mente al corpo. È aperto a ogni soluzione, ma non sospetta che gli esercizi di respirazione - e la meditazione - possano fornire le risposte ai suoi interrogativi e una insperata via d'uscita per lui, istintivamente scettico verso qualsiasi teoria esoterica o new age. Da questa rinnovata consapevolezza si avvia non soltanto un istruttivo e a tratti esilarante percorso alla ricerca degli effetti della malattia sul proprio lavoro e su quello degli altri scrittori, ma anche una riflessione stimolante sul ruolo che hanno lo sport e l'arte nel modellare il nostro atteggiamento verso la salute, una meditazione sull'identità e la dimensione spirituale. Senza dimenticare che quello della malattia è lo sfondo esistenziale di tutti gli esseri umani (o quasi), Parks ci insegna a fidarci anzitutto di quello che "dice" il nostro corpo, mostrandoci con intelligenza e ironia che è proprio questa l'unica strada che conduce all'armonia e al benessere.
“Nel momento in cui i medici avevano rinunciato a curarmi – e io a farmi curare da loro –, proprio quando mi vedevo già imprigionato in una condizione di vita contrassegnata dal dolore cronico, c’è stato qualcuno che mi ha proposto un modo bizzarro per venirne fuori: ‘Impara a stare fermo e a respirare’, è stato il consiglio”. Afflitto da una malattia invalidante che nessuno riesce a spiegare o alleviare, Tim Parks comincia a esplorare il misterioso e affascinante rapporto che lega la mente al corpo. E’ aperto a ogni soluzione, ma non sospetta che gli esercizi di respirazione – e la meditazione – possano fornire le risposte ai suoi interrogativi e una insperata via d’uscita per lui, istintivamente scettico verso qualsiasi teoria esoterica o new age. Da questa rinnovata consapevolezza si avvia non soltanto un istruttivo e a tratti esilarante percorso alla ricerca degli effetti della malattia sul proprio lavoro e su quello degli altri scrittori, ma anche una riflessione stimolante sul ruolo che hanno lo sport e l’arte nel modellare il nostro atteggiamento verso la salute, una meditazione sull’identità e la dimensione spirituale. Senza dimenticare che quello della malattia è lo sfondo esistenziale di tutti gli esseri umani (o quasi), Parks ci insegna a fidarci anzitutto di quello che “dice” il nostro corpo, mostrandoci con intelligenza e ironia che è proprio questa l’unica strada che conduce all’armonia e al benessere.
I Medici sono un simbolo del Rinascimento italiano: grandi patroni delle arti e delle scienze, creatori di un mito per fama e ricchezza artistica. Ma cosa ha reso possibile la costruzione di una corte così tanto sfarzosa? La risposta è semplice: il prestito di denaro. I Medici sono stati prima di tutto una grande famiglia di banchieri, che ha accumulato fortune immense grazie a una professione, quella del prestatore di denaro contro interesse, che all'epoca era bollata dalla Chiesa come un peccato gravissimo.