Come spiegano Clara e Vittorio Strada nella prefazione della nuova traduzione delle poesie, la caratteristica più evidente della struttura de "Il dottor Zivago" è che si compone di una parte in prosa e di una in versi. Le poesie del protagonista non sono un'appendice, bensì un complemento del racconto che li precede. Anzi, il rapporto tra le parti del romanzo può essere rovesciato: i versi finali come momento essenziale, rispetto ai quali la narrazione costituisce, a modo di introduzione, la biografia del loro autore, Jurij Zivago. O di Boris Pasternak? Le poesie del dottor Zivago diventano infatti l'estremo frutto della creatività di Pasternak, l'estremo approdo della sua visione di sé e del mondo, e sono da lui donate al suo eroe.
Scritte nell'estate del 1917, un periodo prodigiosamente creativo nella vita dell'autore del Dottor Zivago, queste composizioni danno vita a una sorta di affascinante romanzo in versi. Un'opera potente e innovativa che ha esercitato una forte influenza su tutta la letteratura contemporanea. Pasternak (1890-1960), ha ricevuto il Premio Nobel nel 1958.