Un libro-ricordo della prima Comunione deve essere splendido. Splendido come quel giorno atteso e preparato. Un libro-ricordo della prima Comunione deve essere nutriente. Nutriente come il Pane e il Vino eucaristici.
Il libro, illustrato con garbo, affronta un tema centrale negli anni dell'adolescenza e della giovinezza: la costruzione della propria personalità. "Persona" si nasce, "personalità" si diventa: queste pagine sono un aiuto per arrivare a tale traguardo. Il linguaggio è rapido, fresco,visivo, in piena sintonia con il modo di pensare dei giovani d'oggi.
Un nuovo libro di indovinelli dovrebbe essere sempre accolto con un battimano! Gli indovinelli non sono brioches: sono tra le più acute invenzioni della mente umana. Gli indovinelli sono scosse sveglia-cervelli, pillole anti sbadiglio, vitamine ammazza noia! Gli indovinelli, tagliava corto il grande pedagogista Lucio Lombardo Radice sono "il gioco più ricco ed utile". Sì: un indovinello al giorno toglie la stupidità di torno! Insomma, questo è il libretto più intelligente e divertente del mondo! il libretto da spargere ovunque, a cominciare dalle scuole e dalle famiglie. Regalare ad uno una manciata di indovinelli di qualità come questi, non solo è la prova che prendiamo sul serio la sua intelligenza, ma (proprio per questo!) è rendersi indimenticabili! Avvertenza. Questo opuscolo non è adatto: a chi ha il cervello all'estero; a chi ha deciso di invecchiare prima del tempo; a chi si accontenta di vivere nel maledetto triangolo: frigorifero, sofà, televisione. L'opuscolo è adatto: a chi conosce il proverbio: "Dalla culla alla bara, sempre si impara", a chi sa che nella storia hanno fatto più danno gli sbadigli delle polveri da sparo, a chi lo ha in mano. Complimenti! Età di lettura: da 10 anni.
Se riesci a riderci sopra, andrà sicuramente bene! Questa sì che è una succosa spremuta di saggezza! Certo, perché chi sa sorridere, porta la vittoria a casa. - Dunque, al diavolo le lacrime! Far uscire acqua dagli occhi non serve a niente. Vi è più successo in un sorriso che in mille singhiozzi! - Dunque, a furia di risate si vive meglio, anche in tempi di crisi come i nostri. Chi sa ridere tende a cavarsela meglio, ad educare meglio, ad insegnare meglio, a vendere meglio. - Dunque, scrivere barzellette non è un optional: è dovere! Le barzellette sono le bollicine dell’esistenza. Senza di esse, la vita sarebbe monotona e piatta come la pastasciutta in bianco che ha lo stesso sapore dappertutto. Le barzellette sono terapeutiche: non roba da ridere per il cervello, ma valvola di sfogo necessaria per la salute mentale. Cosa vogliamo di più? Non ci resta che aprire il libretto e sorseggiarlo, e goderlo e ruminarlo! È vero: non fa volume, ma fa saggezza! L’intelligente non si domanda: “Dov’è che si guadagna di più ?”; l’intelligente si domanda: “Dov’è che si ride di più?”. Il nostro libretto può fare miracoli. Queste pagine sono la prova che la felicità è disponibile anche in questa valle di lacrime.
Che cosa possiamo fare per salvare l'educazione nel terzo millennio? Siamo in piena emergenza educativa: un'emergenza silenziosa, ma che ha effetti disastrosi! La maleducazione trionfa. Non possiamo continuare la latitanza. Dobbiamo ritornare a educare i nostri figli e non solo allevarli, perché non educare è una follia: è tagliare il ramo su cui siamo seduti. Non educare è rubare il futuro. Queste pagine tifano perché rifiorisca un'educazione capace di far sì che chi nasce "uomo" diventi "umano". "L'epoca contemporanea è una corsa drammatica tra catastrofe ed educazione" (Herbert George Wells)
I racconti sono, oggi, tra i prodotti più necessari.
– Sono la strada più breve tra la comprensione della verità e l’essere umano.
– Sono spilli che fissano le idee: li senti al mattino e ti rimangono addosso per tutto il giorno.
– Sono la conchiglia: l’appoggi all’orecchio e ti racconta l’oceano.
Insomma, un forte applauso a questa nuova raccolta!
Ogni racconto è un fuoco acceso. Tutti possono attingervi luce e calore. In particolare i sacerdoti che (finalmente!) hanno deciso di sconfiggere lo sbadiglio religioso; in particolare i catechisti che vogliono che la “buona” Novella diventi anche “gradita” Novella; e – perché no? – tutti gli educatori che ancora vogliono continuare a parlare ai ragazzi d’oggi, ormai reattivi al solo codice comunicativo televisivo.
Meglio stare senza mangiare che senza storie, perché senza mangiare si muore, ma senza storie si vive da morti.
Roberto Benigni
Carissima/o Una cosa enorme già l’hai fatta: sei nato/a. Potevi benissimo non nascere. Eppure ci sei! Ebbene, adesso che sei, fatti vedere! Diventa grande! Dài! È tempo di spacchettarti. È tempo di domandarti: “Se non ora, quando?”. “Se non io, chi?”. È il momento per splendere! Ormai non giochi più alle bolle di sapone o alla bambola! Insomma, sveglia! Questi sono gli anni buoni per non restare nano come i bonsai, ma per diventare grande come le sequoie, le piante più alte della terra. Ci stai? Allora leggi questa lettera. È splendida. È frizzante. È potente. È una lettera per ragazzi evoluti. È un lettera che svela come si fa a diventare grandi! Per favore, assaggiala tutta dalla prima all’ultima parola: ne uscirai più forte e più bello di quanto già non sia adesso! Garantito al 100%!
Un mazzetto di pagine per te che non vuoi pasticciare la vita. Pagine di razza, non brodino di dado. Pagine sprint. Pagine strozza noia! Pagine che funzionano. Un solo difetto: finiscono troppo presto. Okay, ci stai? Leggi e smetti di farti insaponare dalla mamma. Parti ‘piccolo’ e finisci ‘grande’ (non ‘grosso’). Pronto a risplendere. Avvisi: - opuscolo da non leggere sotto l’ombrellone. - Sconsigliato a chi è debole di cuore.
Queste pagine parlano di morte ai bambini. A voce alta. Sì, perché il bambino che sa tutto su come arriva la sorellina e non sa nulla di dove va la nonna che muore, è un bambino derubato della realtà più preziosa della vita. A voce alta perché una società nella quale ci si bacia in pubblico e si muore segregati, è una società senza serietà. Diceva bene il padre della psicanalisi, Sigmund Freud: “Penso alla possibilità delle morte ogni giorno: è un buon esercizio”. Il pensiero della morte fa, improvvisamente, maturi! Libretto dal linguaggio essenziale. Libretto con un obiettivo molto mirato: aiutare i genitori a trovare la risposta, concreta e serena, alla domanda del bambino: “Mamma e papà, cos’è la morte?”.
Ogni risata alleggerisce il mondo e lo riscalda.
Ogni risata è un fuoco acceso.
Quante volte i pioppi piangono per essere tagliati e trasformarsi in libri!
No, questa volta non piangeranno.
Garantito!
Niente ha più diritto ad esistere quanto un libro scoppiettante d’allegria!
Ogni risata alleggerisce il mondo e lo riscalda.
Ogni risata è un fuoco acceso.
Ecco perché questa volta i pioppi non piangeranno, ma rideranno assieme alle centinaia di barzellette del primo ‘Vocabolario della risata’ che si conosca.
Queste sono pagine da trattare con rispetto.
Pagine terapeutiche da far conoscere ai preti, ai professori, agli infermieri, ai sindaci…
Beati coloro che gusteranno la nostra frizzante, scoppiettante ‘insalata di riso’!
Buona degustazione al mondo intero!
Pregare è salire sulla macchina guidata dal solo che ha la patente infallibile: Gesù. A pregare non si sbaglia mai! Ecco il perché di queste pagine stupende. Dieci cose su cosa significa pregare. Racconti e testimonianze sulla preghiera. Alcune preghiere fatte da un ragazzo come te. Le ultime pagine sono bianche. Aspettano le tue preghiere! Riempile con tutto ciò che il tuo cuore ti dice; con tutto ciò che abita nel tuo cervello. Una cosa è certa: se sfrutterai al meglio questo libretto dalla prima all’ultima pagina, uscirai più grande, più tonico, più allegro, come capita a tutti quelli che hanno l’abitudine di telefonare a Dio. Ciao, amico mio, che hai deciso di pregare: che hai deciso di sfondare!
Datemi un racconto e vi seppellirò lo sbadiglio. A cominciare da quello più diffuso ed insidioso: lo sbadiglio religioso. È stata questa la certezza che ha prodotto le pagine che tenete in mano. Pagine che offrono ben 201 regali! Certo, perché ogni racconto è un regalo per tutti, non solo per i bambini. Ogni racconto è un fuoco acceso. Lo sapeva bene il grande Comunicatore che cominciava così: “Iil Regno dei Cieli è simile a...” e raccontava una storia, costruiva un’immagine. Senza racconti, l’umanità sarebbe più povera e più triste. I nostri 201 racconti hanno la speranza di farla più ricca e più felice. Il volume termina con una frizzante intervista ai confini del Paradiso. È Dio che con poche battute, salate al punto giusto, vuole anche far sentire la sua voce nel nostro mondo diventato, ormai, una suoneria. Voce tutta da sentire, tutta da godere, tutta da meditare!