Dalla ritrosia di Burri alle nevrosi di Carlo Emilio Gadda, dai sadici scherzi di Goffredo Parise alle furibonde liti, in strada, di Elsa Morante e Alberto Moravia; dalla turbinosa collaborazione tra Federico Fellini e Ettore Flaiano alle lotte per imporre l'arte astratta di Palma Bucarelli: la città della Dolce Vita incontra la sua leggenda in un racconto fastoso e pervaso di ironia. A condurre per mano il lettore, fra via Veneto e piazza del Popolo, da una galleria d'arte a un set cinematografico a una libreria, è una ragazza trasteverina che si chiama Ninetta e che traghetterà il suo desiderio di diventare scrittrice da quell'epoca di grandi alla «nuova preistoria» contemporanea. Tra fatti della vita e clamorose dispute letterarie e artistiche, nascita e morte di vivaci testate giornalistiche, l'irripetibile stagione che vide i protagonisti della scena culturale romana al centro di un interesse mondiale - dalla povertà estrema dei primi anni Cinquanta, al furore della Neoavanguardia, ai ribaltamenti del Sessantotto fino alla decadenza dei primi Settanta - rivive in un colorato affresco per celebrare un recente eppure lontanissimo passato. Sandra Petrignani ci restituisce un pezzo della storia di Roma, raccontando la storia degli artisti che, a partire dal 1952, la resero un palcoscenico internazionale.
Pezzi di materia che si animano, attrezzi da lavoro dei nostri primi anni, i giocattoli ci raccontano qualcosa di come eravamo quando loro erano i nostri bizzosi, amatissimi dèi: la carabina col tappo che emetteva un rumore secco, quasi lo schiocco di un bacio, le auto-mobiline a chiavetta con il suono di ranocchia, l'universo dei pianeti marini nelle biglie disseminate sul letto, i birilli come biberon, con quel nome da capitombolo... Oggi li osserviamo con un misto di nostalgia, inquietudine e una punta di crudeltà. Eppure, i sessantacinque giocattoli descritti in questo libro non seguono un pretesto semplicemente memorialistico. Demoni e angeli custodi, depositari di antichi incanti, paesaggi, odori, "vampiri commedianti che di notte vegliano sui bambini derubandoli momentaneamente della vita", i giocattoli, chiamati a raccolta in questo libro, ci restituiscono l'infanzia come una possibilità eterna, una bacheca colorata, allegra e scintillante, un "cosmo meraviglioso" che chiede di essere esplorato in ogni momento della nostra vita.