La Chiesa ha un storia millenaria, ma sono bastati cinque minuti per rivoluzionarla. Con un discorso dimesso, ma efficace; una croce di ferro pendente sul petto, sulla quale è inciso il Buon Pastore con la pecora sulle spalle e una colomba in cima, papa Francesco si è presentato come un debole che ha bisogno della forza della preghiera, della benedizione di Dio... proprio come noi. In queste pagine semplici da leggere conosciamo meglio le origini e il carattere di un uomo che non ha dimenticato le sue origini, che parla la nostra lingua ed è pieno di umanità, che, da buon pastore porta su di sé l'odore, spesso acre, delle sue pecore.
Questo libro non ha la pretesa di dire tutto quello che ci sarebbe da dire su un «Francesco» che sta rivoluzionando la Chiesa (il mondo) e, soprattutto, non vuole essere irriverente né contro Dio né contro Colui del quale parla. È una frase mutuata dal giornale (e ripresa dal pèubblico giovanile che ha seguito le ultime fasi del Conclave in tv). Questo non vuol dire che nei Conclavi passati Dio abbia «fallito il bersaglio»; vuol solo dire che – grazie a certi particolari che Papa Francesco ci ha fatto vedere, e che crescono con l'anima – Egli è «entrato» subito nel cuore di chi l'ha visto in televisione.