«Molte donne e molti uomini diventano genitori senza avere la più pallida idea di come si educa un figlio. La procreazione è un fatto naturale, la capacità di educare i figli, no. La si deve imparare con fatica e pazienza» (Giacomo Dacquino, medico, neurologo, psichiatra, psicoterapeuta e sessuologo). Questo è l'incipit del nuovo libro di Pino Pellegrino, come sempre provocatore e buon consigliere, proprio come un padre. Don Pino dichiara subito il fondamento su cui i genitori devono basare la buona crescita dei figli: puntare sulla buona educazione. Senza se e senza ma. Oggi troppo sovente preferiscono delegare questa missione agli insegnanti, ai coach sportivi, alle catechiste... La prima agenzia educativa è, e resta, la famiglia. Lo richiede la genitorialità, la dimensione su cui punta il dito l'autore. Il suo non è un dito accusatore, ma il dito che indica il centro di tutto: l'educazione genitoriale. Una "professione" che non prevede un diploma, ma un impegno costante che matura in qualità ...strada facendo, imparando anche dai propri errori. E dura tutta la vita.
Pagine scritte non per dire qualcosa, ma per far succedere qualcosa: per riprendere ad educare! Dunque, pagine preziose: brutti sono i tempi nei quali la gastronomia prevale sulla pedagogia. Brutti tempi e cattivi perché non c’è risarcimento che possa ricompensare i danni della mancata educazione. Urge che gli educatori, a cominciare dai genitori, tornino in campo. Non è umano che le nuove generazioni abbiano per padre il computer e per madre la televisione. È dovere reagire! Reagire anche con un testo come questo che vuole essere un servizio perché chi ha dato alla luce un figlio, lo metta anche integralmente in luce: lo educhi! Il lavoro è diviso in due parti: la prima fotografa alcuni tipi di genitori pericolosi che stanno emergendo in Italia. La seconda parte reclamizza i genitori patentati. Il tutto in punta di penna con il massimo rispetto e la massima stima per quelli che impediscono al mondo di andare in frantumi. L’augurio è che il lettore, passeggiando con calma tra le densissime pagine, trovi luce e slancio per passare dal semplice ‘essere’ genitore al ‘fare’ il genitore. Il volume è stato pensato come utile strumento per le ‘Scuole di genitori’.
Una ricca carrellata di citazioni, riflessioni e aforismi pungenti che stimolano il ragionamento, fino a provocare un cambiamento di rotta. Un'inversione di marcia dell'apatia del vivere.
Per i bambini, per i ragazzi, arrivare a Dio è un'impresa! Dio non è pane per il loro cervello. Però abbiamo una via che li porta molto vicini alla mèta: la via del racconto. Anthony De Mello diceva che “una storia è la strada più breve tra un essere umano e la verità”. Esatto! Ecco il perché dei nostri 103 racconti. Racconti che vogliono rendere accattivante Dio. Racconti che vogliono aiutare i ragazzi ad avere di Lui una splendida opinione. Per troppi, oggi, Dio vale meno di un pallone; per troppi è una vecchia parola polverosa, un noioso guastafeste. Dobbiamo rilanciare il meraviglioso Dio di Gesù! Sta qui la ragione e la preziosità di queste godibilissime pagine.
Un libretto di poche pagine ma colmo di brevi preghiere, lampi nel cielo, tweet per parlare con Dio, per chiedere perdono, per dire grazie. Un testo che cattura per le immagini gioiose e le brevi preghiere adatte a tutti. Per pregare insieme o da soli, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, in ogni stagione....
Pagine che esaltano l'amore, quello con tutte le carte in regola. Solo l'amore ha futuro, ad una condizione assoluta: che si tratti di amore autentico, non taroccato come quello tanto gridato oggi. Obiettivo di queste pagine è "ripulire" quella parola trisillaba (amore) che continua a far vibrare i cuori e versare tante lacrime.
Ogni generazione ha il suo livello di stupidità, ma quello di oggi appare preoccupante. Cercarne le cause è sempre un dovere. Ci pare che una delle cause dello sbandamento attuale sia la mancata comprensione della natura della vera libertà. La libertà è una forza dirompente.
Le parole sono poche, ma la luce é molta. 165 pensieri per chi é di bocca buona. Qui si legge poco, ma si cresce molto! Qui ogni riga é un pungolo, una spinta verticale. Pagine decise, lucide, corpose, scritte per dire basta al deragliamento dei cervelli, la radice di ogni sbandamento!
Opuscolo che merita fortuna perché per raddrizzare l'Oggi il dolcificane non serve: ci vuole il sale!
Ci vogliono scritti anti demenza.
Da leggere come si beve il buon vino: una calma sorsata alla volta, ruminata alla lunga nella mente.
Mugugnare che, ormai, l'educazione ci è sfuggita di mano è un inutile perditempo, non solo, ma è sostenere una tesi che non ha nessuna giustificazione!
Anche se sempre più difficile, l'educazione (nei senso pieno dei termine!) resta possibilissima a tutt'oggi.
Si tratta di prepararle ii terreno adatto alla sua germinazione.
II terreno adatto sono sei condizioni che vengono presentate ai rallentatore nel libro.
Condizioni tutte necessarie: dalla numero uno (arrivare prima che la frittata sia fatta"), alla numero sei (... "E liberaci dalle tre malattie!").
Qui nessun gargarismo pedagogico, ma massima concretezza sposata ad un robusto retroterra scientifico.
La leggibilità è garantita.
L'utilità pure, a condizione che le pagine non vengano sfogliate, ma lette con il cervello sempre inserito e con Ia convinzione che i mugugni possono avere i giorni contati: nella patente pedagogica è sempre possibile l'inversione di marcia!
Abolire il pensiero è abolire l'uomo.
Nessun dubbio senza pensieri siamo bestie! Il pensiero è la nostra dignità e la nostra potenza! Ecco perché queste pagine sono degne di un futuro a dimensione di oceano!
•Pagine impazienti.
La stupidità umana non è affatto in via di estinzione: a tutt'oggi vi sono persone che guardano la televisione con l'età mentale di dodici anni, anche se ne hanno settanta.
Secco (forse troppo!) è Guido Ceronetti: "Oggi vi è una massa di imbecilli che mette i brividi!".
Una cosa è certa: oggi circolano più auto che idee.
•
Queste sono pagine necessarie.
Da che mondo è mondo, non esiste che lo strumento testa per impostare la vita nel bene e nel male.
Le nostre sono pagine terapeutiche.
È pericoloso lasciare vincere i folli!
Insomma, si può vivere senza petrolio, ma non senza idee.
Ricordarlo al mondo è il merito di queste pagine.
Da leggere, non da sfogliare!
Essere uomini e donne, oggi, significa tirar fuori la testa dalla sabbia, smettere di "giocare a nascondino". Non si può stare alla finestra e guardare la Storia che passa e ci trascina: la consapevolezza è un dovere, a cominciare dalla presa di coscienza del tempo in cui viviamo. Ed è proprio tale dovere che ha fatto nascere queste pagine: il volumetto evidenzia sei "idee generative" che muovono la barca del mondo (spesso senza che i passeggeri lo avvertano!). Idee che formano il quadro mentale dell'uomo contemporaneo, potremmo dire la sua "filosofia". Idee da conoscere, da capire e da valutare per dare una nuova rotta alla barca... Una proposta per corsi di aggiornamento, per incontri formativi di genitori ed educatori e per insegnanti.
In un mondo in cui la guerra incombe sempre, il cioccolato ingrassa, le coppie vacillano, il tasso del colesterolo cresce, la pressione sale e la pensione scende, l'influenza sta volando sulla terra, le donne vogliono le gambe magre e la borsa piena, non ci resta che ridere per sopravvivere. Non mi resta che sorseggiare questa agenda per togliere ogni giorno un chiodo alla mia bara!