Che sia un esserino urlante di pochi chilogrammi,un tornado di 3 anni o un bambino che si affaccia alla scuola primaria, un figlio mette continuamente alla prova. E chiede di essere guidato, indirizzato, contenuto, amato. Questo libro è per tutti i genitori pronti a spendersi nell'avventura educativa: un manuale pratico, ricco di esempi e consigli, che tiene conto delle diverse età del bambino, per mettere in atto stili educativi che permettano una crescita in famiglia sana e serena.
Essere adolescenti e vivere le prime emozioni dell'innamoramento; avere trent'anni e scegliere tra narcisismo e dono di sé; diventare genitori, schiacciati tra mille responsabilità, ma chiamati ad aver cura del rapporto; essere coppia matura, con il "nido- che si svuota, coltivando un amore che è diventato l'eredità da consegnare alle generazioni successive. Filo rosso di questo libro, scandito sulle diverse fasi della vita, è l'amore di coppia, raccontato in tutta la sua ampiezza, che è insieme esperienza esistenziale e di relazione. Tra testimonianze e preziose chiavi di lettura psicologiche, questo alfabeto degli affetti è una vera guida di viaggio a quelle "strade di felicità- indicate da Papa Francesco nell'Amoris Laetitia.
La famiglia è uno dei luoghi privilegiati in cui si può crescere nell'"arte" del comunicare con libertà e maturità. L'autrice analizza l'importanza oggi della necessità della cultura del "fare famiglia", adottando un linguaggio, scevro dalla competizione, ma dettato dall'amore e dal desiderio di una cooperazione e comunione che è per sempre. La famiglia è la "scuola" per eccellenza di comunicazione, attraverso il linguaggio del corpo, del cibo, del lavoro, della festa, il linguaggio virtuale che è proprio degli adolescenti e giovani di oggi.
Gli adolescenti sono belli così! è un titolo che suona provocatorio per genitori alle prese con figli sempre più bucherellati come scolapasta e dipinti come tele artistiche. Eppure i racconti di questo libro, storie vere di adolescenti veri, di ragazzi in «carne ed ossa», protagonisti della loro vita, dimostrano proprio il contrario. Non si tratta di casi estremi, di «mostri» (come in un racconto si dice) o di fatti isolati. Sono i nostri ragazzi messi sotto la lente di ingrandimento, perché gli adulti li possano vedere in controluce. Chi li guarda così coglie i limiti ma anche le chances, avvista i rischi ma anche le opportunità; chi li guarda così può concedere fiducia e, con maggior serenità, scorgere fra i muscoli e gli stomaci svuotati a forza, sensibilità e umanità profonde. E arrivare a dire, con convinzione, che davvero Gli adolescenti sono belli così!