È il 235 a.C. quando nasce a Roma Publio Cornelio Scipione, noto ai posteri come l'Africano: l'uomo destinato a impedire che la civiltà romana venga cancellata. A minacciare Roma c'è l'esercito più potente che le legioni abbiano mai dovuto fronteggiare, guidato da uno dei condottieri più abili e spietati. Annibale è pronto infatti ad attraversare le Alpi e a dare alla storia un corso inimmaginabile. Tra Scipione e il generale cartaginese si consumerà una battaglia all'ultimo sangue. In palio, il destino di un mondo.
In un momento terribile per la Repubblica, spetta a Publio Cornelio Scipione, l'Africano, il compito di proteggere i territori romani dalla minaccia più grande: quella di Cartagine. Ma i nemici si annidano anche a Roma, dove il senatore Quinto Fabio Massimo obbliga Scipione ad accettare una missione apparentemente senza speranza. Non è che un sotterfugio, con il quale il senatore pianifica di disfarsi dell'Africano, ma il giovane Scipione ha più di una freccia al suo arco, e una disfatta quasi certa si trasformerà nell'inizio di un trionfo senza pari.