Marx, Bernstein, Lenin, Gramsci, Adorno, Cattaneo, Rosmini, Compte, Stuart Mill, Spencer, Ardirò, Mach.
Piano dell’opera
1. Dai Presocratici ad Aristotele
2. Dal Cinismo al Neoplatonismo
3. Patristica e Scolastica
4. Umanesimo, Rinascimento e Rivoluzione scientifica
5. Empirismo e Razionalismo
6. Illuminismo e Kant
7. Romanticismo, Idealismo e suoi avversari
8. Marxismo, Postilluministi del primo Ottocento, Positivismo
9. Da Nietzsche al neoidealismo
10. fenomenologia, esistenzialismo, filosofia analitica e nuove teologie
11. Scienza, epistemologia e filosofi americani del XX secolo
12. Bibliografia e indici
13. Filosofi italiani del Novecento
14. Filosofi italiani contemporanei
Piano dell’opera
1. Dai Presocratici ad Aristotele
2. Dal Cinismo al Neoplatonismo
3. Patristica e Scolastica
4. Umanesimo, Rinascimento e Rivoluzione scientifica
5. Empirismo e Razionalismo
6. Illuminismo e Kant
7. Romanticismo, Idealismo e suoi avversari
8. Marxismo, Postilluministi del primo Ottocento, Positivismo
9. Da Nietzsche al neoidealismo
10. fenomenologia, esistenzialismo, filosofia analitica e nuove teologie
11. Scienza, epistemologia e filosofi americani del XX secolo
12. Bibliografia e indici
13. Filosofi italiani del Novecento
14. Filosofi italiani contemporanei
"C'è, a Varallo, il Sacro Monte ufficiale, diurno,, che fu pensato dall'abate Bernardino Caimi (...). Ma c'è anche, a Varallo, un altro Sacro Monte, che nessuno mai ha voluto o potuto imitare e che appartiene soltanto a questi luoghi e alla realtà di questa valle. E la storia della Valsesia, rivissuta nella storia di Cristo. L'altro Sacro Monte, che soltanto in apparenza coincide con il Sacro Monte ufficiale, è l'armata di terracotta delle ottocento statue che, di cappella in cappella, raccontano la passione e morte di nostro Signore ma raccontano anche sé stesse e le loro storie. Sono le persone che popolano le cappelle con i loro atteggiamenti, i loro visi, il loro aspetto irripetibile e che vissero, bene o male, nelle loro epoche: ma, soprattutto, che vissero tra queste montagne. Ogni tanto, capita che quella folla silenziosa si risvegli. Di notte, quando i pellegrini arrivati con i pullman dormono negli alberghi e non si celebrano funzioni nella basilica. Quando la funivia è ferma e l'unico rumore che si percepisce, nella città rinascimentale addormentata, è lo scroscio lontano dei torrenti Mastallone e Sesia. Può accadere che un orecchio esercitato a cogliere i rumori del tempo riesca a percepire, all'interno delle singole cappelle e tra una cappella e l'altra, le voci delle persone che si riconoscono, si chiamano e dialogano tra di loro." Sebastiano Vassalli
il libro raccoglie un testo di Giovanni Reale ed Elisabetta Sgarbi sui "compianti" in terracotta di Niccolò dell'Arca, Guido Mazzoni e Antonio Begarelli. In questi gruppi scultorei, capolavori dell'arte umanistica e rinascimentale, si racchiude una lezione di straordinaria intensità sull'esperienza del dolore e della separazione, alla luce di una fede. A esprimere la disperazione dei personaggi rappresentati nei "compianti" anche i testi inediti di cineasti internazionali, come Michael Cimino e George Remerò, e di scrittori di diversa provenienza, come Antonio Scurati, Diego Marani, Pino Roveredo, Lucrezia Lerro e Vittorio Sgarbi, interpretati dalle voci intense di Anna Bonaiuto e Toni Servillo.
Pubblicato originariamente nel 1961, e' il piu' importante contributo di Reale sulla Metafisica di Aristotele.
Il volume traccia un bilancio delle ricerche platoniche della Scuola di Tubinga-Milano, incentrate da oltre cinquant'anni sul problema ermeneutico delle dottrine non scritte di Platone. Con due interviste dell'autore a Hans-Georg Gadamer e testo greco a fronte.
Giovanni Reale torna al pubblico degli appassionati e degli studiosi d'arte con una nuova riflessione artistica (ampiamente illustrata) sul capolavoro di Botticelli. Al centro della lettura di Reale, un'ipotesi originale e affascinante: l'idea che il quadro generalmente noto come "La Primavera" sia in realtà una rappresentazione allegorica ispirata al romanzo enciclopedico di Marziano Capella, "Le Nozze di Filologia e Mercurio". Attraverso l'individuazione di paralleli letterari tratti dai testi classici e dell'Accademia platonica fiorentina, e mediante il riesame delle più importanti interpretazioni, antiche e moderne, del quadro, l'autore fa emergere le componenti platoniche del capolavoro del Botticelli. Insieme al volume, un DVD con un nuovo film sulla Primavera di Botticelli, di Elisabetta Sgarbi: una primavera notturna, attraversata da un turbine di petali di vario colore e coperta di veli che sollevati dal vento rivelano il mistero di questo dipinto.
"Matthias Grünewald ci ha sempre attratto, soprattutto a partire da varie riflessioni fatte da scrittori, pensatori e teologi sull'Altare di lsenheim, che ci hanno illuminato più di quelle fatte dalla maggior parte degli storici dell'arte. In effetti il messaggio di tale pittore trascende l'ambito specifico della storia dell'arte, in quanto investe in maniera assai forte i due problemi di fondo dell'uomo: quello della sofferenza, quello della morte e del loro senso. Le soluzioni che egli presenta di questi problemi, sono quelle di un vero credente nel messaggio del cristianesimo, oltre che di un uomo impegnato a fondo nel portare aiuto a quelle persone sulle quali tali problemi pesavano in sommo grado, vale a dire ai lebbrosi dell'ospedale annesso al convento dei frati dell'Ordine di Sant'Antonio di Isenheim. Una interpretazione adeguata del messaggio comunicato con la creazione del grande Altare di Isenheim, che è un grandioso polittico articolato in forma di libro, non può basarsi solamente su criteri estetici e connessi con l'arte pittorica, e nemmeno può esaurirsi in ricerche che mirino a ricostruire il misterioso personaggio storico che sta sotto il nome di Grünewald." (dalla prefazione dell'autore)
In bilico tra analisi iconografica e ricerca filosofica, Giovanni Reale guida il lettore a scoprire "La scuola di Atene" di Raffaello (1509-1510), contenuta nella Stanza della Segnatura dei Musei Vaticani, e il significato della messe di simboli e riferimenti cifrati che nasconde, offrendo al tempo stesso una godibile introduzione alla filosofia greca: Platone che, al centro dell'affresco, indica la volta celeste e la trascendenza, Aristotele che insiste nel richiamare l'ambizione filosofica a volgersi all'osservazione della natura e alla ricerca empirica; Socrate defilato ma in realtà onnipresente, Diogene in posa provocatoria, Eraclito l'oscuro, Pitagora, Euclide e Parmenide.
Il "Simposio" di Platone è considerato uno dei grandi capolavori non solo del pensiero filosofico greco ma della letteratura universale. Partendo da un'enigmatica sentenza di un grande negatore di Platone come Nietzsche ("tutto ciò che è profondo ama la maschera"), Reale avanza una suggestiva interpretazione del grande testo e lega questa lettura ai suoi studi sulle dottrine non scritte di Platone. Il volume è stato pubblicato nei Saggi Rizzoli nel 1996.
Traendo spunto dal discorso pronunciato in occasione del conferimento a Riccardo Muti della laurea honoris causa in filosofia estetica dalla Università Vita Salute del San Raffaele, Giovanni Reale offre un'interpretazione dell'opera del grande direttore d'orchestra da una prospettiva platonica, intrecciandola con una riflessione sulla natura profonda della musica e i rapporti tra l'arte e il divino. La bellezza che risplende nell'opera d'arte è infatti il riflesso di un valore superiore, ossia di quella armoniosa proporzione in base alla quale Dio, l'artista primigenio, ha creato il cosmo. Il volume contiene inoltre brevi colloqui tra Reale e Muti sulla musica come linguaggio capace di unire gli uomini.