Che cosa ha voluto dirci Dio attraverso le parole e l’opera dei mistici vissuti nel Novecento, un secolo segnato da due conflitti mondiali, da paure e sofferenze che hanno scosso l’intera umanità? Luigi Maria Epicoco e Luciano Regolo sono partiti da questa domanda per un’affascinante ricerca spirituale sulle tracce del filo conduttore «celeste» che lega figure molto diverse, eppure capaci di testimoniare il medesimo amore per Dio e di proiettarlo sul prossimo, su chiunque abbia bussato alla loro porta, come una carezza sul cuore.
Gli indizi cardine? Le parole ricorrenti nel loro linguaggio e nel loro modus vivendi, che rimandano sempre e instancabilmente alla Parola di Vita, mettendo in luce come le esperienze e il pensiero dei mistici contemporanei, pur appartenendo a un’epoca a noi vicina, sono straordinariamente in linea con quelli di santi di secoli addietro come Caterina da Siena, Francesco d’Assisi, Teresa d’Avila e molti altri.
«Non siamo stati creati per soffrire, ma per amare»: il messaggio di Madre Speranza riecheggia ancora oggi e ci ricorda che solo nell’amore possiamo trovare un modo autentico di percorrere il nostro cammino sulla terra. Per capire come affrontare gli inciampi e le avversità di ogni giorno, le vite dei santi e mistici cristiani possono essere di grande aiuto. Tra i tanti da cui prendere esempio, gli autori hanno scelto tre straordinari testimoni di fede: San Pio, il frate di Pietrelcina, Madre Speranza, la religiosa di Spagna, e Natuzza Evolo, la mistica calabrese, sposa e madre di cinque figli.
Ne è nato una sorta di glossario dell’anima, tratto dagli insegnamenti di queste figure di alta spiritualità, maestri senza tempo per chi voglia davvero vivere il Vangelo nella quotidianità e gustare la gioia di credere, più forte di ogni avversità.
Luigi Maria Epicoco è un presbitero della diocesi di L’Aquila. Laureato in Filosofia e Dottorato in Teologia Morale. Docente stabile di Filosofia all’ISSR Fides et Ratio di L’Aquila, e docente incaricato alla Pontificia Università Lateranense, alla Pontificia Accademia Alfonsiana e alla Pontificia Facoltà Teologica Theresianum. Nei suoi studi e nel suo ministero si occupa di formazione e spiritualità cristiana. Tra le sue ultime pubblicazioni: La luce in fondo (2021), La pietra scartata (2021), La scelta di Enea (2022), Le affidabili (2023) e Per custodire il fuoco (2023).
Luciano Regolo, giornalista, ha lavorato per diverse testate. Attualmente è condirettore di «Famiglia Cristiana» e di «Maria con te». Ha scritto numerosi libri sulla storia dei Savoia e sul rapporto oscuro tra Corona e fascismo tradotti in varie lingue e, per Mondadori, i best seller: Natuzza Evolo (2010), Natuzza amica mia (2011), Il dolore si fa gioia (2013), Le lacrime della Vergine (2014), Paravati. Dove la Madonna parlò a Natuzza (2014) e, con padre Raffaele Talmelli, Il diavolo (2014).
Per un lungo periodo, anche all'interno degli stessi vertici ecclesiastici, c'è stata la convinzione che il demonio fosse solo una fantasia superstiziosa. Ma da Paolo VI in poi, gli appelli dei pontefici a prendere seriamente in considerazione la lotta contro il Maligno si sono fatti sempre più incalzanti. Fino ai più recenti di papa Francesco. Che cosa c'è dietro questo serrare le fila contro il principe delle tenebre? È vero che, come diceva Baudelaire, il più grande inganno del demonio è lasciarci credere che lui non esista? Come si fa a riconoscere la seduzione del male e a proteggersi dall'assalto delle sette? Sono realmente aumentate queste ultime come anche le possessioni diaboliche? Perché la Madonna di Fatima fece vedere ai pastorelli proprio l'inferno? E perché santi e mistici tra i più popolari dei nostri giorni, come san Pio da Pietrelcina o Natuzza Evolo, subivano percosse e continui assalti da Satana e dalle sue schiere? È vero che ci sarebbe una minaccia occultistica-satanica-massonica in grado di minare le fondamenta della Chiesa, o non è forse questa stessa paura la vera minaccia, il più temibile inganno soffiato dal Maligno? Queste e altre domande trovano risposta nel libro di padre Raffaele Talmelli, benedettino ora Servo del Paraclito, esorcista e psichiatra, che nella sua esistenza più volte si è trovato davanti al Diavolo. Scritto assieme al giornalista Luciano Regolo, "Il diavolo" è un excursus sulla lotta contro Satana, ma anche un vademecum per smascherarlo.
È sorprendente scoprire quanti punti in comune ci siano tra i due grandi mistici Padre Pio e Natuzza Evolo. Due persone umili che cercano Dio non nei discorsi dei filosofi ma nella propria esperienza di vita, d'amore e di sofferenza, nel proprio modo di "portare la Croce". Pio e Natuzza sono stati perseguitati dalla Chiesa, accusati di pazzia, e ad entrambi è stato poi riconosciuto il dono della bilocazione e quello di comunicare con l'aldilà e con gli angeli. Luciano Regolo, già autore di libri di grande successo su Natuzza, compie un appassionante confronto tra queste due grandi personalità: una straordinaria ricerca arricchita da testimonianze inedite raccolte da lui stesso che rendono ancora più emozionante e viva la lettura. Le coincidenze che emergono sono talmente tante che lasciano supporre che Padre Pio e Natuzza siano stati inviati sulla terra per portare lo stesso messaggio: se accetti la sofferenza in nome di Dio, il Paradiso scende sulla terra, e puoi provare la vera gioia. Prefazione di Monsignor Luigi Renzo.
Paravati è un piccolo abitato calabrese, una frazione della cittadina di Mileto, in provincia di Vibo Valentia. Un luogo quasi insignificante, a mala pena segnato sulle mappe. Eppure proprio qui, in questo grumo di case, Natuzza Evolo, una donna di origini semplici, analfabeta, ha vissuto una delle esperienze mistiche più significative dei tempi moderni. Una storia straordinaria, la sua, nella quale il dolore delle stimmate e la gioia dell'estasi si sono fuse per dare vita a una vicenda di fede e carità che tuttora coinvolge migliaia di pellegrini e fedeli.
Civitavecchia, 2 febbraio 1995. Nel giardino di una villetta una statuina in gesso della Madonna di Medjugorje posta all'interno di una grottarella di pietra lacrima sangue. È la prima di una serie di fenomeni inspiegabili e apparizioni miracolose. Nelle sue manifestazioni la Vergine ricorda che tutti sono figli di Dio: un Dio vivo, che fin dall'inizio del mondo si fa incontro all'uomo, lo cerca. Bussa alla porta della sua casa, proprio come ha fatto in maniera più esplicita a Civitavecchia. Perché quella porta è il cuore stesso dell'uomo: sta a ciascuno aprire, spalancare quella porta, riconoscendosi creatura e parte del progetto divino. Prefazione di Riccardo Caniato.
È sorprendente scoprire quanti punti in comune ci siano tra i due grandi mistici Padre Pio e Natuzza Evolo. Due persone umili che cercano Dio non nei discorsi dei filosofi ma nella propria esperienza di vita, d'amore e di sofferenza, nel proprio modo di "portare la Croce". Pio e Natuzza sono stati perseguitati dalla Chiesa, accusati di pazzia, e ad entrambi è stato poi riconosciuto il dono della bilocazione e quello di comunicare con l'aldilà e con gli angeli. Luciano Regolo, già autore di libri di grande successo su Natuzza, compie un appassionante confronto tra queste due grandi personalità: una straordinaria ricerca arricchita da testimonianze inedite raccolte da lui stesso che rendono ancora più emozionante e viva la lettura. Le coincidenze che emergono sono talmente tante che lasciano supporre che Padre Pio e Natuzza siano stati inviati sulla terra per portare lo stesso messaggio: se accetti la sofferenza in nome di Dio, il Paradiso scende sulla terra, e puoi provare la vera gioia.
"Dopo la sua prima biografia di Natuzza Evolo, Luciano Regolo in questo nuovo scritto dà voce autorevole alla signora Italia Giampà, ancora vivente a Catanzaro, 'una delle figlie spirituali di Natuzza di vecchia data'. Dal racconto minuzioso e affascinante emerge non solo la familiarità tra le due donne protagoniste, ma anche, e volutamente sottolineata, la figura splendida di Natuzza, colta nella sua imperturbabile serenità e disarmante semplicità, oltre che nel suo profondo spirito di fede e totale abbandono alla volontà di Dio espressa tra l'altro con una sentita e devota obbedienza al magistero della Chiesa. Forte del racconto-testimonianza della signora Italia Giampà, Luciano Regolo riesce a coinvolgere anche il lettore più sprovveduto per portarlo 'sulle orme di una mistica', come recita il titolo del capitolo finale." (Dall'introduzione di monsignor Luigi Renzo, Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea.)
Questa è la storia di Natuzza Evolo, una donna calabrese semplice, coraggiosa, piena d'amore, diventata senza volerlo la più grande mistica cattolica dei nostri tempi. "Santa subito!" invocava la folla, immensa, radunata per i suoi funerali lo scorso novembre. E in attesa che la Chiesa concluda il suo percorso di valutazione, rimane certo che si è trattato di una persona unica, straordinaria, estremamente affascinante, chiaramente accomunabile ad altre figure eccezionali, una su tutte Padre Pio. Con il frate di Pietralcina Natuzza ha condiviso le iniziali difficoltà e incomprensioni col mondo ufficiale, contrapposte a un immenso affetto popolare. Ma anche carismi come le stigmate, la bilocazione, l'emografia, la preveggenza, le guarigioni inspiegabili e altri piccoli grandi miracoli. Questo libro è la prima importante biografia, scrupolosa, completa, riconosciuta, di "mamma Natuzza", come amano chiamarla i suoi moltissimi seguaci. Il suo autore, Luciano Regolo, oltre a essere un giornalista e uno scrittore di grande esperienza, l'ha incontrata la prima volta quasi trent'anni fa, l'ultima poco tempo prima che lei morisse.
La vita e i prodigi della mistica di paravati raccontati in prima persona dall’amica Italia Giampà che le fu accanto assieme al marito Libero sin dal 1944. Fu lei ad accompagnarla da Padre Pio nel 1962 e insieme acquistarono la casetta dove nacque la prima cappellina dedicata alla Madonna di Fatima in cui sostavano i devoti che andavano dalla Evolo. Scritto insieme a Luciano Regolo, l’autore della fortunatissima biografi a di Natuzza, questo libro ne è il naturale approfondimento, grazie al punto di vista intimo e alla ricca documentazione inedita: le immagini fotografi che dei movimenti della statua, le emografi e durante gli assalti del demonio, gli scritti dei testimoni del tempo... Italia ha novantadue anni, tanti ricordi e questo è il suo primo racconto pubblico.
LUCIANO REGOLO (Catanzaro, 1966) si è laureato in Scienze politiche alla Luiss di Roma e specializzato in Giornalismo e Comunicazione di massa presso lo stesso ateneo. Giornalista professionista, ha lavorato per diverse testate, fra cui “La Repubblica”, “Oggi” e “Chi”. Dal 2005 al 2008 ha diretto “Novella Duemila”. Attualmente dirige “Eva 3000” e “Vip”. Esperto di famiglie reali, è autore di La regina incompresa, Il re signore, La reginella santa e Jelena, le biografie di Maria José, Umberto II, Maria Cristina ed Elena di Savoia, edite da Simonelli.
Per decine di anni Natuzza Evolo ha ricevuto migliaia di persone da tutto il mondo, venute per incontrarla e avere notizie dai propri defunti o indicazioni sulle proprie malattie. In molti testimoniano di aver ricevuto grazie e benefici, se non veri e propri miracoli.