Data di pubblicazione: Febbraio 2013
Codice: 9788884071910
DISPONIBILE SUBITO
€ 12,00
In occasione dei XXV anni della fondazione dell’A.Pi.C.E., l’Associazione Piemontese Contro l’Epilessia, le Edizioni CVS hanno pubblicato “Epilessia e pregiudizio”, di Enrico Richiardone. Un libro che guida il lettore lungo un percorso storico che va dalle antiche civiltà ai giorni nostri.
L’autore intreccia esoterismo, magia, religione, scienza e storia rendendo il volume “uno strumento di grande utilità per chiunque sia interessato ad approfondire l’argomento”, dice nella presentazione il professor Giuliano Avanzini, primario emerito dell’Istituto Neurologico Besta di Milano.
Se la scienza medica e i progressi della tecnologia degli ultimi trent’anni hanno raggiunto dei buoni risultati nella cura, non altrettanto si può dire nella conoscenza storico culturale. “Purtroppo – prosegue l’autore – la malattia è ancora avvolta da una coltre di ignoranza dalla quale emergono pregiudizi e false credenze che condizionano, ancora oggi, il vissuto delle persone con l’epilessia. Questa patologia, infatti, dice uno dei massimi studiosi di epilessia, l’americano William Lennox, è l’unica malattia per la quale, chi ne è portatore, soffre di più per l’atteggiamento che la gente ha nei suoi confronti che non per la malattia stessa”.
In occasione dei XXV anni della fondazione dell’A.Pi.C.E., l’Associazione Piemontese Contro l’Epilessia, le Edizioni CVS hanno pubblicato “Epilessia e pregiudizio”, di Enrico Richiardone. Un libro che guida il lettore lungo un percorso storico che va dalle antiche civiltà ai giorni nostri.
L’autore intreccia esoterismo, magia, religione, scienza e storia rendendo il volume “uno strumento di grande utilità per chiunque sia interessato ad approfondire l’argomento”, dice nella presentazione il professor Giuliano Avanzini, primario emerito dell’Istituto Neurologico Besta di Milano.
Se la scienza medica e i progressi della tecnologia degli ultimi trent’anni hanno raggiunto dei buoni risultati nella cura, non altrettanto si può dire nella conoscenza storico culturale. “Purtroppo – prosegue l’autore – la malattia è ancora avvolta da una coltre di ignoranza dalla quale emergono pregiudizi e false credenze che condizionano, ancora oggi, il vissuto delle persone con l’epilessia. Questa patologia, infatti, dice uno dei massimi studiosi di epilessia, l’americano William Lennox, è l’unica malattia per la quale, chi ne è portatore, soffre di più per l’atteggiamento che la gente ha nei suoi confronti che non per la malattia stessa”.