Questo libro è frutto di un corso tenuto dall'autore nel 2012 a Mantova e rivolto a liberi frequentatori. Se ne propone ora una versione scritta nella quale Armido Rizzi tenta di salvaguardare la vivacità e l'accessibilità del discorso orale. Perciò ogni capitolo accompagna la riflessione con una serie di esempi concreti che intendono rendere la lettura più interessante e agevole, pur mantenendo la serietà dell'esposizione. L'aspetto più originale è la coniugazione dell'etica religiosa con l'etica laica, di cui si cerca di mostrare la sostanziale identità di principio basata sul concetto della "trascendenza immanente".
"Lo scopo dell'autore è di mostrare che cosa sta dietro al problema della storicità in genere e quindi anche della storicità dei Vangeli: è il problema del conoscere umano (...). Proprio lo studio del kerigma, così come esso è presentato dai vari autori del Nuovo Testamento, permette all'autore di mostrare che oggetto di questo kerigma è la storia di Gesù in senso proprio, e non un'istanza atemporale di salvezza, un generico appello alla decisione esistenziale. 'Non malgrado tutto, ma perché sono documenti di fede, i Vangeli raccontano la vera storia di Gesù'" (dalla Presentazione del Card. Carlo Maria Martini)
Una ricerca vasta e articolata sul tempo, il suo contenuto, cio che lo riempie" e gli da senso. " Il rapporto tempo-senso e la linea portante e il tema unificante della presente raccolta di saggi che non pretende di essere un manuale ma aspira ad essere un vademecum, un compagno di viaggio. L'interesse dell'autore non verte sull'essenza formale del tempo ma sul tempo esistenziale, sui modelli immaginativi secondo cui questo contenuto e stato ed e pensato e rappresentato. Una ricerca che vuole essere insieme storica e teorica, vuole descrivere la situazione attuale delle concezioni del tempo, ma anche offrire elementi di critica e di valutazione.
Uno studio attualissimo sulla riscoperta dell'Etica come responsabilita verso l'altro. Il volume traccia un itinerario ideale e di urgente attualita. Punto di partenza e l'uomo postmoderno descritto secondo quella sovranita dei desideri e dei diritti che ne definiscono il profilo autoreferenziale, sotteso da una esaltazione della liberta individuale diventata vera e propria ideologia. Punto d'arrivo e la riscoperta dell'etica come responsabilita in prima persona" verso l'altro; e la ridefinizione, da questo centro, di che cos'e la liberta, cosa sono i diritti, cos'e l'individuo...Il discorso, di sostanza antropologica, invade, da un lato, anche il campo della politica, dall'altro lo spazio della teologia interrogandosi sul rapporto tra laicita e fede. "
Il libro parla della poverta secondo le indicazioni della Bibbia e orienta nella scelta di un comportamento, di un certo modo di vita concreto, che e appunto il vivere da poveri.