Questo saggio è nato da una domanda di ordine pastorale: quale immagine di Cristo sappiamo offrire agli uomini del nostro tempo? La domanda pastorale è diventata, di conseguenza, domanda teologica: a quale cristologia ci riferiamo o siamo in grado di riferirci? Non si tratta di inventare una figura di Cristo prefabbricata, ma di riscoprire il Gesù testimoniato dal Nuovo Testamento stesso e ritornare a quel cristocentrismo cosmico testimoniato dagli scritti giovannei e paolini. In otto capitoli che partono dal cristocentrismo della fede per giungere al mondo escatologico atteso, la figura di Gesù il Signore è affrontata con un metodo sistematico-analitico allo scopo di farne riscoprire la grandezza e il fascino. E tutto ciò in vista di una rinnovata evangelizzazione nel mondo contemporaneo. Un potente esercizio di "sintesi cristologica-: un'utile "provocazione- teologica per un'epoca frammentata e confusa.
La teologia cristiana ha sempre cercato di approfondire la comprensione del mondo tenendo conto delle nuove scoperte scientifiche. Un appassionato ricercatore di Dio nelle fibre del mondo è stato Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955). La sua opera può essere considerata come rivoluzionaria sia dal punto di vista scientifico che teologico, anche se adombrata da incomprensioni che hanno portato ad oscurarne per anni la figura. Negli ultimi decenni il suo pensiero è stato rivalutato all'interno della Chiesa; anche papa Francesco nell'enciclica Laudato si' utilizza dei concetti teologici di matrice teilhardiana. Le intuizioni di questo sorprendente studioso e uomo di fede sono un terreno fertile per indagare il progetto di Dio all'interno dei processi evolutivi dell'universo. Un pioniere che ha lasciato un solco profondo per una ricomprensione della fede cristiana per l'uomo di oggi.