Cosa hanno in comune l'ordine dello spirituale e quello del politico? La riflessione cristiana intorno allo Spirito di Dio non è estranea a questo interrogativo. La dimensione spirituale non rimanda propriamente alla sfera dell'interiorità e dell'intimità, ma allo spazio aperto e inclusivo delle relazioni possibili. La crisi generalizzata che sta interessando i sistemi economici e politici globali può essere attraversata immaginando nuovi sistemi di socialità e dando vita a inedite imprese comuni. L'azione dello Spirito è forza e principio di ispirazione per l'edificazione della comunità. Lo Spirito non solo connette, unisce e avvicina, ma avvia processi di fecondità relazionale aprendo spazi inauditi di prossimità, generatività e inclusione.
Il volume intende reinterpretare il lessico contemporaneo della crisi attraverso gli strumenti della teologia politica ed economica. Vengono dunque analizzate le complesse articolazioni del mondo contemporaneo in cui è sempre più urgente un coinvolgimento libero e consapevole di ciascun individuo nei processi rappresentativi e decisionali. La categoria teologica e filosofica di "partecipazione" può rappresentare un modello privilegiato per trasformare, in una prospettiva critica e inclusiva, gli equilibri economici e politici della nostra epoca.