C'è una santità molto evidente di alcuni uomini, ma c'è anche la santità sconosciuta della vita quotidiana: è quella testimoniata da Charles de Foucauld, che ha voluto imitare l'esempio della vita nascosta di Gesù a Nazareth. Frate Charles ha cercato di manifestare il Vangelo in maniera laboriosa e nascosta, nel silenzio in cui Dio dimostra la sua presenza nella forma di una "brezza leggera". Lui, che voleva "gridare il Vangelo con la vita", ha dimostrato che i gesti semplici possono parlare di Gesù.
L'apostolato dei laici è un tema molto presente nel magistero di Montini, prima da Arcivescovo e poi da Papa. Per lui, nessuno è inutile, nessuno può essere del tutto passivo, nessuno può rimanere inerte e insensibile nella vita della Chiesa. Nessuna categoria di cristiani può sottrarsi a questa vocazione apostolica. L'apostolato è vocazione, è dovere per ogni cristiano. Il discorso del lontano 1957 dell'Arcivescovo Montini conserva ancora oggi tutta la sua freschezza e originalità. La missione è una tensione che coinvolge tutti i fedeli. Un cristiano non può dire "io non c'entro"; sarebbe un insensibile ad un suo proprio personale dovere fondamentale. Possa la lettura di queste parole di Montini risvegliare nei laici il desiderio di dare nuova, entusiastica, attraente testimonianza a Cristo. Perché la società moderna vuole vedere e quasi toccare il messaggio cristiano realizzato concretamente nella vita di chi lo annuncia.