Lo studio che nel 1947 Jean-Paul Sartre dedicò a Baudelaire resta ancora oggi uno dei risultati più brillanti della critica letteraria novecentesca: un saggio che va ben oltre l'approfondimento della conoscenza e l'interpretazione di un autore e della sua produzione. In queste pagine esemplari, infatti, il filosofo francese applica una chiave di lettura esistenzialista all'opera baudelairiana riuscendo a penetrare nei più reconditi segreti quell'anima inquieta e ricca che fu Charles Baudelaire. Un'impresa critica che ci ha lasciato un ritratto sfaccettato e fedele del grande poeta maledetto la cui opera poetica ha inaugurato la modernità.
Questo libro raccoglie in un unico volume tutti gli scritti di Sartre sul Tintoretto. Si tratta della prima edizione autorizzata di un'opera alla quale Sartre lavorò per quasi un decennio, dal 1951 ai primi anni Sessanta, senza poi darle una forma definitiva. L'interesse per Tintoretto nasce probabilmente nel corso dei frequenti viaggi compiuti da Sartre a Venezia. L'approccio alla materia è originalissimo: la storia della città e della società veneziana, i rapporti con gli altri pittori (Tiziano, Veronese) e con la pittura fiorentina sono fatti ruotare attorno alla figura del Tintoretto, che Sartre definisce "braccato", in continua lotta con se stesso e con la sua città. "Tintoretto è Venezia - scrive Sartre - anche se non dipinge Venezia".
"L'immagine non è una cosa" e "l'emozione è una condotta magica": queste due tesi svolte in 'L'Immaginazione' (1936) e in 'Idee per una teoria delle emozioni' (1939) documentano gli esordi intellettuali di un grande interprete e protagonista delle vicende filosofiche e letterarie del Novecento. In nome della "realtà umana" il giovane Sartre sottopone a una critica serrata le teorie psicologiche del suo tempo e propone una loro comprensione esistenziale".
Racconto scritto e rappresentato da Sartre nel Natale del 1940 per i suoi compagni di prigionia nel campo di Treviri. La storia ruota intorno alla figura di Bariona, capo di un villaggio vicino a Betlemme, ed è ambientata nell'epoca in cui la Giudea era oppressa dai Romani e vessata da continue richieste di tributi. Il testo si offre al lettore come l'immagine di un'esperienza religiosa che raggiunge il suo apice nella descrizione del rapporto di intimità che lega la Madonna al Bambino, e nel contempo come esperienza politica che, nella chiara allusione alla Francia occupata dai nazisti, vuole creare aggregazione e solidarietà tra i prigionieri, credenti e non credenti, e sollecitarli alla resistenza contro gli invasori.
Después de haber pasado unos años viajando, Antoine Roquentin, hombre de treinta años que disfruta de una modesta renta, se halla instalado en la ciudad portuaria de Bouville dedicado a escribir un libro sobre un turbio aristócrata del siglo XVIII. Sin embargo, un día se ve asaltado por una sensación desconocida, la Náusea, cuya revelación como el sentimiento radical de la contingencia y la soledad del ser humano cambiará por completo su vida de sentido. Publicada en 1938, "La naúsea" de Jean-Paul Sartre es, junto con "El extranjero" de Albert Camus, la novela que encarna de forma más emblemática la corriente de pensamiento existencialista fruto de la atroz experiencia de la Primera Guerra Mundial y sus funestas consecuencias