Signore, da chi andremo? Dopo il discorso sul pane della vita nella sinagoga di Cafarnao molti si tirano indietro e non seguono più Gesù. Una tale esperienza continuano a farla i cristiani, soprattutto quando si interrogano sul futuro della Chiesa. Spesso sentono la domanda di Gesù: Forse anche voi volete andarvene? E la risposta di Pietro: Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna (Gv 6,67-68). La società è in rapida trasformazione e la Chiesa ha bisogno di rinnovamento. Il cardinal Schönborn ha perciò dato il via ad un processo di trasformazione chiamato "Atti degli apostoli" in cui la formazione dei discepoli costituisce un elemento fondamentale. Prima ancora di affrontare questioni di carattere strutturale bisogna chiedersi: cosa vuole Gesù Cristo da noi? Gesù ci rende suoi discepoli. Ma io in concreto come posso diventare discepolo o discepola di Gesù? Il cardinal Schönborn prende spunto da alcune pagine dei Vangeli e mostra che il cammino di conversione è iniziato vivendo insieme a Gesù e alla sua scuola di vita. È da qui che bisogna porsi la domanda: com'è la situazione oggi? Si tratta in fondo di acquisire uno sguardo ampio e vigilante sui segni dei tempi. Cosa ci indica Dio in questo tempo, nelle realtà in cui viviamo? Con la nostra conversione al Signore non cambia solo la Chiesa, ma anche la società.
Siamo fatti per essere felici. Ma la felicità non la si può produrre, né acquistare. Essa c'è, quando "capita". Tutti vogliono essere felici. E questo desiderio di pienezza fa parte della natura umana, non va imparato: è già dentro di noi. Difficilmente vi si rinuncia, perché non ci si rassegna mai all'infelicità. Il cardinale Christoph Schönborn parla della felicità degli uomini, delle gioie piccole e grandi, di quelle che si pensa di avere e di quelle che si scoprono. Egli spiega in che senso "tutti gli uomini sono stati creati per essere felici". La fede cristiana, il cammino cristiano, l'imitazione di Gesù non sono altro che itinerari che conducono alla felicità. È qui il loro fascino e da ciò dipende la loro credibilità. In questo libro si raccolgono alcune meditazioni sulla felicità, sull'amore e sull'amicizia, ma anche risposte a domande di fede, perché dalla fede vissuta dipende la riuscita di tutta la vita, come si mostrerà. Il cardinale Schönborn si confronta spesso con la letteratura, con le opere di Gertrud von Le Fort, Clive Staples Lewis e William Shakespeare, mostrando come le domande di fede sono sempre, in fondo, le più profonde e autentiche della vita.
«Il messaggio della Divina Misericordia, proclamato mediante suor Faustina Kowalska, giunga a tutti gli abitanti della terra e ne riempia il cuore di speranza». Questo era l’auspicio di Giovanni Paolo II quando, nel 2000, istituì la festa della «Divina Misericordia», fissandola alla prima domenica dopo Pasqua.
Il cardinale Christoph Schönborn rintraccia le fonti della Sacra Scrittura che parlano della Divina Misericordia e spiega perché è questo l’annuncio centrale e più urgente che la Chiesa deve dare al nostro tempo.
Egli dedica queste riflessioni a papa Wojtyla, «il papa della divina misericordia», che sarà beatificato il 1° maggio 2011, proprio nel corso della «Domenica della Misericordia». In questa domenica del 2000 il santo padre canonizzò suor Faustina Kowalska, prima santa del nuovo millennio, e questa stessa domenica del 2005 egli vide il suo dies natalis, giorno della nascita alla vita eterna. «È impossibile – commenta Schönborn – non ravvisare in questa coincidenza un segno del cielo, quasi la firma di Dio in calce a un intero programma di vita».
Uno dei piu giovani membri del collegio cardinalizio, descrive con grande lucidita e schiettezza le sfide che la post-modernita lancia alla Chiesa: dal relativismo ai problemi dell'immigrazione, dalla secolarizzazione all'impegno missionario... Uno dei piu giovani membri del collegio cardinalizio e artefice del Catechismo della Chiesa Cattolica del 1992, il Card. Schonborn analizza le sfide che il mondo contemporaneo pone alla Chiesa. Giunto alla guida della Chiesa di Vienna in circostanze particolarmente difficili, non elude nessuna delle questioni spinose della post-modernita: la vita interna della Chiesa con le sue chances e le sue fragilita, l'atteggiamento provocatorio che i battezzati devono conservare davanti alla politica, l'economia mondializzata e le sue derive, l'Europa e gli sforzi della Comunita Europea per il suo allargamento, la trasmissione della fede alle giovani generazioni, i rapporti tra la Chiesa e il mondi ebraico e islamico, e infine l'imperiosa necessita di riscoprire la Bellezza di Dio
Quattro brevi meditazioni sul Natale, che cercano di trasmettere qualcosa della bellezza di questa nascita, anche mediante il commento a cinque icone a colori riprodotte nel testo.
Libro di ottima divulgazione sul tema dell'evoluzione e della creazione.
L'uomo ha bisogno della rivelazione di Dio? La teologia e una disciplina scientifica? Le professioni di fede della Chiesa antica sono vincolanti ancora oggi? E se si, in che misura? Sono queste alcune questioni tra le piu spinose trattate. L'autore ha il dono di presentare questioni scottanti della fede cristiana con grande chiarezza e allo stesso tempo con decisione, sia per specialisti che per profani. In quattro capitoli egli si chiede se e come le confessioni di fede della Chiesa antica possono avere ancora validita per noi, in quale maniera la molteplicita delle cristologie del Nuovo Testamento nei primi secoli permettono una confessione di fede unitaria, e infine come il cristiano, fra l'autorita del magistero e la competenza degli esegeti, puo raggiungere un'autentica conoscenza di Cristo. Il discorso si dirige verso il centro del mistero di Cristo, con una solida conoscenza sia dei Padri della Chiesa sia dell'attuale letteratura specialistica.