Questo volume rilegge gli orientamenti principali del dialogo interreligioso a partire dal Concilio ecumenico Vaticano II.
Dia-logos vuol dire lasciarsi attraversare dalla parola e dall’esperienza di fede dell’altro; vuol dire permettere all’altro di rivelarsi nella sua alterità e di testimoniare il suo vissuto di fede attraverso gesti d’amicizia e parole che colpiscono dritto al cuore. Il dialogo è la profezia dell’Amore: perché se è vero che la vita si esprime nel suo significato più profondo attraverso l’arte di amare, la comunicazione rivela a ciascuno di noi la capacità di saper vivere in questo mondo.
All’origine della nostra capacità di comunicare vi è sempre l’esperienza fondante dell’amore. Perché l’amore ci costituisce, ci personalizza, ci rende veramente autentici, ci dona il fondamento di noi stessi.
Destinatari
Per studenti e professori della materia, e per chi si occupa di dialogo interreligioso.
L'autore
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia (1997) e in filosofia (2005), insegna teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e Dialogo interreligioso e Introduzione all’Islam presso la Pontificia Università Urbaniana.
Consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio della Famiglia e Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli, Basilicata e Calabria, è tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran e dell’opera filosofica di Henri- Louis Bergson.
Dirige, per la Messaggero, la collana Hiwar-Dialogo.
Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica (Paoline, 2001); Il volto dell’uomo, I-II (San Paolo, 2006-2008); Volti dell’islam post-moderno (PUU, 2006); Islam-iman. Verso una comprensione (Messaggero, 2009); Dia-Logos. I.Verso una pedagogia del dialogo (San Paolo, 2009).
DIA-LOGOS: I.PROSPETTIVE
Verso una pedagogia del dialogo di Scognamiglio Edoardo.
Nell’orizzonte della fraternità umana, la carica profetica del dialogo tra persone che vivono e testimoniano esperienze di fede eterogenee è molto più efficace e profonda dell’esclusiva prospettiva dogmatica che del dialogo possiamo assumere o evidenziare. Resistendo alla dittatura del relativismo (etico, religioso, dogmatico, socio-culturale), è possibile scoprire e condividere i segni dell’unica Verità che nel tempo si è data – a più livelli e gradi – delle forme storiche. Il dialogo interreligioso ci stimola alla conoscenza dell’altro,orientandoci verso l’unico Dio. Non è presentato come un’assimilazione che induce a sopprimere o a dimenticare la propria identità religiosa. Anzi, avviene nella premessa del rafforzamento della propria identità. Perché il contatto con l’altro porta piuttosto a scoprirne il “segreto”, ad aprirsi a lui per accoglierne gli aspetti validi e contribuire così a una maggiore conoscenza di ciascuno.
DESTINATARI
Studenti e studiosi di teologia.
AUTORE
Edoardo Scognamiglio,dottore in teologia (1997) e in filosofia (2005), insegna dialogo interreligioso e introduzione all’Islam pressola Pontificia Università Urbaniana. È direttore, a Maddaloni (Ce), del Centro StudiFrancescani per il Dialogo interreligioso e le culture. È impegnato in notevoli centri accademici per lo studio e la promozione delDialogo, collabora a molte iniziative editoriali,a riviste e giornali, ed è tra i massimi espertidell’opera letteraria di Kahlil Gibran. Tra le suenumerose pubblicazioni a carattere scientificoricordiamo: Nel convivio delle differenze (PUU,2007); Il volto dell’uomo. Saggio di antropologia trinitaria. La domanda e le risposte (San Paolo,2006); Il volto dell’uomo. Saggio di antropologia trinitaria. II.La risposta e le domande (San Paolo,2008); Islam-iman. Verso una comprensione (Messaggero,2009).