«L'ecumenismo è frutto di speranza teologale, più forte di ogni smentita, e vive di fede e di amore operoso, illuminato, generoso e leale nel perseguire con tenacia le vie del dialogo, con la disponibilità a pagare di persona perché il sogno divino dell'unità prenda corpo nella vita degli uomini» (dalla Prefazione di mons. Bruno Forte). Il volume ricostruisce e analizza il cammino verso l'unità dai primi tentativi di dialogo a oggi, in un itinerario scandito da cinque temi principali (le origini del movimento ecumenico, la Chiesa cattolica e l'ecumenismo, le visioni di Chiesa, sacramenti e ministeri in alcuni dialoghi ecumenici, il dialogo cattolico-ortodosso e la questione "libertà e grazia" in Lutero), ma soprattutto nel solco della «speranza di annunciare insieme l'unico Vangelo di Gesù Cristo».
Come è: nata la comunità: islamica? Come si è: evoluta nel tempo? Quali sono i doveri essenziali del buon musulmano? Come si svolge la vita nella comunità: dei fedeli? L’:islam costituisce una comunità: peculiare: questo volume ne ripercorre la genesi, i caratteri, le tradizioni e la missione. In appendice, un utile glossario per orientarsi nelle ":parole dell'islam":.
In un saggio storico-teologico, i grandi temi della misericordia, dell'amore per i nemici e dell'utopia della croce alla luce delle Scritture e della testimonianza dei "grandi" della storia della Chiesa (da Origene ad Agostino di Ippona, da Francesco d'Assisi a Tommaso d'Aquino, a Massimiliano Kolbe...). Per approfondire, meditare e confrontarsi durante il Giubileo della Misericordia.
Un saggio sul Dio che ama e si comunica come amore. Ricorrendo a categorie di forte respiro biblico e antropologico, questo volume intende cogliere la rivelazione come momento determinante del cammino che conduce Dio e l'uomo a incontrarsi, nell'orizzonte di un progetto di pace. Ripercorrendo le tappe della Chiesa dei primi secoli, dalla risurrezione ai concilii di Nicea, Efeso e Calcedonia, l'Autore individua la radice comune dell'esperienza dei primi cristiani: l'esperienza autentica e viva, ossia reale, che i discepoli hanno fatto di Gesù, il crocifisso risorto. Le comunità cristiane delle origini hanno maturato una coscienza ecclesiale della fede con la morte e risurrezione di Gesù, proclamato (nel kerygma) Signore e Messia (Kyrios e Christos). Di questo Cristo, una tra le più antiche formule di fede confessa: "Cristo è morto per i nostri peccati, secondo la Scrittura, ed è apparso a Cefa, poi ai Dodici" (1Cor 15,3-5). È questo l'annuncio attorno al quale è nata la prima comunità cristiana, quasi certamente proprio quella di Gerusalemme, città-luogo della crocifissione di Gesù e punto di partenza dell'evangelo.
Questo libro raccoglie diversi cicli di lectio divina che l'autore ha tenuto in tempi e sedi diverse nel corso degli anni. È una proposta molto concreta per l'uomo d'oggi: lasciarsi provocare e mettere in discussione dalla Parola di Dio, sapendo che l'uomo delle Scritture non si chiede "Chi è Dio?", ma piuttosto "Cosa vuole Dio da me?", e che Dio parla le nostre stesse parole. L'autore si è ispirato a principi fondamentali: l'ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo la Parola è medicina per le nostre sofferenze, ma anche profumo che rischiara ancora di più il senso della vita e della gioia vera la Parola è lo specchio in cui vediamo concretamente - senza illusioni o immaginazioni - il nostro volto e quello che siamo veramente.
Per meditare e vivere nella preghiera il mistero dell'Incarnazione, per l'anno C.
Questo volume raccoglie brevi meditazioni in forma di lectio divina per il ciclo liturgico festivo del tempo di Avvento, Natale, Epifania e Battesimo del Signore dell'anno C. Il richiamo ad alcuni testimoni e gli approfondimenti hanno lo scopo di mettere in discussione la nostra fede, il modo con il quale viviamo i valori del Vangelo e facciamo nostro il realismo dell'incarnazione. Completano le meditazioni alcuni suggerimenti per la preghiera dei fedeli e proposte per attualizzare nella vita di ogni giorno il Vangelo.
Questo breve saggio costituisce una rapida introduzione allo studio della storia delle religioni e alla conoscenza del metodo di ricerca in ambito storico-critico, socio-religioso e simbolico-culturale. L'attenzione è rivolta soprattutto alle indicazioni metodologiche e alle categorie centrali del sistema religioso preso nel suo insieme simbolico, culturale e rituale.
Questo volume rilegge gli orientamenti principali del dialogo interreligioso a partire dal Concilio ecumenico Vaticano II.
Dia-logos vuol dire lasciarsi attraversare dalla parola e dall’esperienza di fede dell’altro; vuol dire permettere all’altro di rivelarsi nella sua alterità e di testimoniare il suo vissuto di fede attraverso gesti d’amicizia e parole che colpiscono dritto al cuore. Il dialogo è la profezia dell’Amore: perché se è vero che la vita si esprime nel suo significato più profondo attraverso l’arte di amare, la comunicazione rivela a ciascuno di noi la capacità di saper vivere in questo mondo.
All’origine della nostra capacità di comunicare vi è sempre l’esperienza fondante dell’amore. Perché l’amore ci costituisce, ci personalizza, ci rende veramente autentici, ci dona il fondamento di noi stessi.
Destinatari
Per studenti e professori della materia, e per chi si occupa di dialogo interreligioso.
L'autore
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia (1997) e in filosofia (2005), insegna teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e Dialogo interreligioso e Introduzione all’Islam presso la Pontificia Università Urbaniana.
Consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio della Famiglia e Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli, Basilicata e Calabria, è tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran e dell’opera filosofica di Henri- Louis Bergson.
Dirige, per la Messaggero, la collana Hiwar-Dialogo.
Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica (Paoline, 2001); Il volto dell’uomo, I-II (San Paolo, 2006-2008); Volti dell’islam post-moderno (PUU, 2006); Islam-iman. Verso una comprensione (Messaggero, 2009); Dia-Logos. I.Verso una pedagogia del dialogo (San Paolo, 2009).
L’ultimo volto che la Parola eterna di Dio ha assunto nel tempo è quello giovane del Nazareno. Guardare il volto umano di Gesù è come essere visti dalla Trinità. Lo sguardo di Cristo è attraversato dalla potenza vitale dello Spirito del Padre; e la sua faccia è segnata dall’essere generato del Figlio da tutta l’eternità.
A partire dall’esegesi di Gv 14,9, dal senso letterale del testo, l’Autore rilegge i commenti più importanti del cristianesimo antico, moderno e contemporaneo. In Cristo, Rivelatore del Padre, abbiamo la possibilità di accedere alla Realtà ultima. Gesù è la reale autocomunicazione del Padre per mezzo della forza dello Spirito Santo. La Trinità diviene il proprium e il caso serio della fede cristiana: non se ne può parlare a prescindere dal volto di Gesù Cristo.
Chi contempla la bellezza del volto del Figlio, ammira e adora la bellezza del volto del Padre; e questa contemplazione è opera dello Spirito Santo che dona ai credenti la fede.
Destinatari
Docenti e studenti di teologia. Preti e cultori di teologia. Catechisti impegnati in livelli superiori di insegnamento.
Autore
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia (1997) e in filosofia (2005), insegna teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e Dialogo interreligioso e Introduzione all’Islam presso la Pontificia Università Urbaniana. È consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio della Famiglia e Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli, Basilicata e Calabria. È tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran e dell’opera filosofica di HenriLouis Bergson. Dirige, per la Messaggero, la collana Hiwar-Dialogo. Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica (Paoline, 2001); Il volto dell’uomo, I-II (San Paolo, 2006-2008); Volti dell’islam post-moderno (PUU, 2006); Islam-iman. Verso una comprensione (Messaggero, 2009); Dia-Logos. I. Verso una pedagogia del dialogo (San Paolo, 2009).
Un'indagine storico-critica sul complesso rapporto tra Francesco e l'islam e sulle ricadute della proposta francescana per l'oggi della nostra storia - a partire dalla profezia dello "Spirito di Assisi" per il dialogo tra le religioni e per la pace.
In sette capitoli l’autore, tematizzando sull’«apostolo» e il suo impegno, prende in esame alcuni versetti della lettera (tre di 2Tm 1, due di 2Tm 2, uno di 2Tm 3 e uno di 2Tm 4). Questa lectio divinaintende aiutare a capire non solo che la Chiesa vive della Parola, ma anche che il Vangelo si intreccia con la storia degli esseri umani ed è in grado di affrontare le sfide di ogni epoca,nonché di illuminare la vita dei cristiani che si mettono in ascolto sincero e umile di essa. «Lo Spirito Santo, che guida la Chiesa alla verità tutta intera (cfr. Gv 16,13),fa comprendere il vero senso della Parola di Dio,portando finalmente all’incontro svelato con il Verbo stesso,il Figlio di Dio,Gesù di Nazareth, rivelatore del Padre. Lo Spirito è l’anima e l’esegeta della Sacra Scrittura, della Parola di Dio messa per iscritto sotto la sua ispirazione». (Edoardo Scognamiglio)
AUTORE Edoardo Scognamiglio, frate minore con-ventuale,ha conseguito il dottorato in teologiae la laurea in filosofia. È docente di Dialogointerreligioso e Islam alla Pontificia UniversitàUrbaniana e di Teologia dogmatica presso laPontificia Facoltà Teologica dell’ItaliaMeridionale di Napoli.Attualmente è direttoredella rivista di teologia Asprenas e del CentroStudi Francescani per il Dialogo interreligiosoe le culture a Maddaloni (CE). Con PaolineEditoriale Libri: La Trinità nella passione delmondo.Approccio storico-critico,narrativo e simbo-lico(Milano 2000); Il volto di Dio nelle religioni.Una indagine storica,filosofica e teologica(Milano2001); Testimoni del Risorto. Lectio divina sullaprima Lettera di Pietro(Milano 2006); Il ritornodel Signore. Lectio divina sulla seconda Lettera diPietro(Milano 2007).
Il secondo e ultimo volume dell’antropologia teologica di Scognamiglio. Se il Cristo, Luce del Volto, è il Dio della Bellezza, Adamo, volto di Luce, è la bellezza di Dio… Il Padre ci ha forgiati con le proprie mani: la Parola e il Soffio. E da un grumo di sangue e polvere, acqua e terra, è nato l’uomo… L’antropologia del volto racconta semplicemente l’accadere di questo evento trinitario: noi siamo il volto dell’Amore. Il Padre ci ha creati in Cristo per mezzo dell’azione vivificante dello Spirito. È questa la risposta cristiana al senso della vita. Esistere vuol dire trovare libertà nell’Amore.
Un percorso teologico simbolico che riconosce il fondamento della persona nel pro-venire dall’Alto e nel pro-cedere nell’Altro. Essere persona, in senso cristiano, significa prendere sul serio la radicalità dell’Amore trinitario.
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia (1997) e in filosofia (2005), insegna teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e si occupa di dialogo interreligioso e dell’islam presso la Pontificia Università Urbaniana. Presso il Convento San Francesco in Maddaloni (Caserta) dirige il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture. È impegnato in notevoli centri accademici per lo studio e la promozione del Dialogo, collabora a molte iniziative editoriali, a riviste e giornali, ed è tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran. Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica (Paoline, 2001); Ecco io faccio nuove tutte le cose. Avvento di Dio, futuro dell’uomo e destino del mondo, (Messaggero, 2002); Catholica. Cum ecclesia et cum mundo (Messaggero, 2004); Henri-Louis Bergson. Anima e corpo (Messaggero, 2005); Volti dell’islam post-moderno (PUU, 2006); Il volto dell’uomo. Saggio di antropologia trinitaria: I. La domanda e le risposte (San Paolo, 2006).