Commentando il Vangelo secondo Luca, don Paolo Scquizzato chiude la trilogia delle sue pagine scelte. Scelte per offrire all'uomo e alla donna credente una feritoia da cui scoprire la parola di Dio, Dio e se stessi. Con le sue pennellate decise seppur sfumate l'Autore attraversa tutto il Vangelo di Luca, commentandone oltre 60 brani, pagine scelte appunto, facendo emergere come fosse un filo rosso l'invito alla trasformazione e, più precisamente, a quel lasciarsi trasformare da Colui che ci abita, dal Divino che, riempiendo vuoti e ombre, ci rende manifestazione della sua stessa vita. L'incontro con la Parola non ci chiede di cambiare, di diventare più buoni, ma di lasciarci abbracciare dalla Vita per diventare semi di vita nella storia.
Paolo Scquizzato, con la semplicità e l'immediatezza che lo contraddistingue, offre un percorso per riscoprire e dare nuovo valore alla Quaresima, spingendo oltre lo scontato. Quaresima è riprendersi in mano e rigirarsi dalla parte di Dio (conversione), è accorgersi dell'altro (elemosina), è riattivare le linee di connessione con Dio (preghiera). Ma tutto questo non inizia automaticamente il Mercoledì delle Ceneri. Perché ci sia cammino è necessario che ognuno riprenda in mano la propria fede, gli eventuali orpelli, e vada con coraggio alla sorgente: a Dio, alla sua Parola. Il testo accompagna il lettore a in quattro tappe - i quattro capitoli che lo compongono -: 1. Riscoprire e ripensare il peccato; 2. Entrare nella dinamica della salvezza; 3. Accogliere la Quaresima come tempo di svuotamento per far emergere Dio; 4. Entrare in contatto con la Parola, attraverso la lectio di tre brani evangelici.
Meditare serve? È davvero utile in tempi di efficienza, velocità, produttività? In tempo di crisi - quale il nostro - meditare è necessario. Questa l'idea di fondo che l'autore sostiene con forza. Meditare è tornare alla propria origine, a ciò che siamo, alla nostra autentica natura. Meditando facciamo esperienza della matrice, al di là del nostro ego. E allora, come fosse un prezioso vademecum, il lettore viene accompagnato in un cammino di scoperta della meditazione come arte della resa, come attesa senza oggetto, imparando a rimanere aperti a ciò che può giungere e non a ciò che si è previsto, desiderato, chiesto. Meditazione diventa allora l'esperienza mistica del distacco da sé, dalle attese, dai desideri, ma soprattutto da Dio. Dall'immagine di un Dio fatto a propria immagine e somiglianza. Nel libro l'autore offre anche indicazioni pratiche per la postura, il respiro, la gestione dei pensieri e delle distrazioni, e in appendice alcuni brani da valorizzare nella conduzione di momenti di meditazione.
Sfogli le prime pagine e a colpire quasi fossero veloci pennellate sono personaggi e paesaggi che popolano le pagine del Vangelo di Marco. Veloci, dirette, sintetiche. Perché così è Marco. Capace di andare al cuore di tutto senza troppi giri di parole. Il deserto, Giovanni, il Regno, il nuovo del Vangelo... Tutto viene decisamente incontro al lettore che da quelle pagine si voglia, onestamente e silenziosamente, lasciare raggiungere. A parlare è l'inedito. A voler essere ascoltato è l'inaudito. Don Paolo Scquizzato allora attraversa tutto il Vangelo secondo Marco, commentandone oltre 50 brani, pagine scelte appunto, in modo breve ed efficace, facendo emergere quell'in-audito capace di parlare e chiamare.
Troppe volte distinguiamo la storia sacra dalla storia umana. È un po' il vizio di sempre: distinguere in modo manicheo il sacro dal profano, il buono dal cattivo. E invece Dio si è fatto carne, e non in modo poetico. Si è fatto carne e ossa, è entrato nel tempo e ha permesso allo scorrere degli anni, alle esperienze di cambiarlo. Paradossale storia di un Dio che i Vangeli raccontano, che Matteo racconta. Paradossale storia di un Dio che sceglie di entrare a far parte di genealogie umane, connotate dall'umano anche negativamente. È così che Matteo inizia il suo Vangelo. Don Paolo Scquizzato allora attraversa tutto il Vangelo secondo Matteo, commentandone oltre 40 brani, pagine scelte appunto, in modo breve ed efficace, facendo emergere l'umanità di cui le pagine evangeliche sono cariche, le molte conversioni che il Vangelo chiede, la pienezza a cui l'adesione al Vangelo può aprire.
I contadini alla fine dell'inverno spargevano cenere sul terreno per offrire nuovo vigore alla terra. La vita, non di rado, cosparge sulla propria storia la cenere della ferita, della sconfitta e dei muti silenzi, ma inaspettatamente nuove energie esplodono, nuovi cammini iniziano.