I Romanov hanno governato per oltre tre secoli un sesto della superficie terrestre e sono stati la dinastia di maggior successo dell'era moderna. Come ha potuto una sola famiglia trasformare un piccolo e oscuro principato nel più grande impero del globo? Quale prezzo di sofferenze e di sangue hanno dovuto pagare i loro sudditi? Come e perché il loro dominio ha di colpo iniziato a franare agli albori del XX secolo? Simon Sebag Montefiore, profondo conoscitore dell'universo russo, è riuscito a rispondere a queste domande racchiudendo in un'unica, appassionante narrazione la vertiginosa avventura di una ventina di zar e zarine, valutati e descritti non solo negli scenari della storia ufficiale - incoronazioni, complotti, avvicendamenti dinastici -, ma, con il supporto di documenti e carteggi recentemente emersi, anche in quelli meno noti della vita privata e familiare. L'autore sembra presagire per il sogno imperiale dei Romanov e del popolo russo un possibile futuro nel mondo contemporaneo: per i suoi spazi immensi, per la sua singolare collocazione geopolitica che le assegna un ruolo di inevitabile protagonista delle vicende di due continenti, per la sua memoria storica e culturale, per l'indole stessa della sua gente, la Russia potrebbe essere spinta a ripercorrere, prima di quanto si immagini, e con esiti oggi imprevedibili, sentieri già battuti.
Gerusalemme è la città universale, la capitale di due popoli, il santuario di tre religioni. È stato il gioiello ambito dagli imperi, il luogo indicato dalle profezie per il giorno del Giudizio e il campo di battaglia dello scontro di civiltà della nostra epoca. Da re Davide a Barack Obama, dalla nascita del giudaismo all'annuncio di Cristo fino al sorgere dell'islam, dal sionismo al conflitto israelo-palestinese, "Gerusalemme" ripercorre l'epopea di tremila anni di fede, massacri, fanatismo e pacifica convivenza. Quale mistero e quali eventi hanno fatto di questa cittadina sperduta su un altopiano dei monti della Giudea, stretta tra il Mediterraneo e il Mar Morto, la Città Santa per i fedeli del Libro, il «centro del mondo» e la chiave per la pace in Medio Oriente? Grazie a una narrazione avvincente e a uno stile che coniuga le necessità descrittive dello specialista con il gusto per l'excursus e l'aneddoto, Simon Sebag Montefiore svela i mille volti di una città in perenne mutamento e le sue diverse incarnazioni, restituendoci ogni epoca e ogni personaggio nella loro vivida lucentezza. La biografia di Gerusalemme viene raccontata attraverso guerre, intrecci amorosi, rivelazioni di uomini e donne che hanno costruito e distrutto questa città. Con un ritmo incessante si succedono sulla scena protagonisti illustri: da Salomone, Saladino e Solimano il Magnifico alla regina Cleopatra, da Adriano a Churchill; da Abramo a Gesù e Maometto; dal mondo antico di Nabucodonosor e Giuda Maccabeo, Erode e Nerone, ai tempi moderni del Kaiser Guglielmo, di Disraeli, Mark Twain e Lawrence d'Arabia, fino ai giorni nostri con Peres, Rabin, Clinton e Arafat. Attingendo a nuove fonti d'archivio e alle conoscenze più recenti, oltre che ai documenti di famiglia e a un'intera vita di studi e ricerca, Montefiore getta luce su questioni essenziali per comprendere la città: la santità, il misticismo, il ruolo giocato dall'identità e dall'aspirazione all'egemonia che ne hanno caratterizzato la storia e ne marchiano a fuoco il presente. In questa cronistoria l'autore rievoca ambienti, sentimenti e passioni di Gerusalemme, trasmettendo al lettore gli strumenti - i fatti - per interpretarne le tragedie, di ieri e oggi, ma anche il giusto disincanto per non smarrirsi nelle sue inestricabili contraddizioni. Alla scoperta di come Gerusalemme è diventata la sola città al mondo che vive da sempre in due dimensioni, quella celeste e quella terrena.
I Romanov hanno governato per oltre tre secoli un sesto della superficie terrestre e sono stati la dinastia di maggior successo dell'era moderna. Come ha potuto una sola famiglia trasformare un piccolo e oscuro principato nel più grande impero del mondo? Quale prezzo di sofferenze e di sangue hanno dovuto pagare i loro sudditi? E perché e come il loro dominio ha di colpo iniziato a franare all'inizio del XX secolo? Simon Sebag Montefiore è riuscito a rispondere a queste domande racchiudendo in un'unica narrazione la vertiginosa avventura di una ventina di zar e zarine, valutati e descritti non solo negli scenari della storia maggiore - incoronazioni, complotti, avvicendamenti dinastici -, ma, con il supporto di documenti e carteggi, anche in quelli meno noti della vita privata e familiare. Sebag Montefiore ha suddiviso la trama del racconto in 3 atti e 17 scene, i cui cast sono gremiti dei personaggi più disparati: ministri e boiari, impostori e avventurieri, arrampicatori sociali e cortigiane, rivoluzionari e poeti. Dopo Pietro il Grande, visionario e spietato modernizzatore, spiccano su tutte le figure delle due volitive e innovatrici zarine Elisabetta e Caterina, con le loro corti di amanti e favoriti, e dei grandi zar dell'Ottocento: Alessandro I, che respinse e incalzò fino a Parigi l'esercito invasore di Napoleone Bonaparte, e Alessandro II il Liberatore, ripagato per l'abolizione della servitù della gleba con sei attentati, di cui l'ultimo mortale, tragica premonizione degli orrori del XX secolo. È infatti sotto il segno sanguinoso del massacro della famiglia di Nicola II e Alessandra, gli ultimi regnanti, che si conclude nel 1918 la parabola dell'autocrazia zarista e si apre una nuova epoca, quella del bolscevismo.