In un freddo mattino autunnale senza nuvole, la settimana prima del Ringraziamento, davanti a Julia Win si spalanca un abisso oscuro. Ode una voce, chiara e inequivocabile, dentro di lei. La voce roca, profonda e severa di una donna che non allude, non pretende di essere interpretata, ma pone domande dirette - Perché sei sola? - come se sapesse che, dietro la sua brillante maschera di avvocato di successo di Simon & Koons, uno dei più prestigiosi studi legali newyorchesi, si cela l'infelicità di una donna disillusa dall'amore e dalla vita. Le mani sulle orecchie, come a scacciare un ronzio fastidioso, Julia tenta di tutto perché la quiete torni nella sua testa. Si fa visitare dal dottor Erikson per scongiurare una qualche forma di schizofrenia, si accosta alla meditazione in compagnia di Amy, l'amica del cuore buddista, ma invano. La voce non sparisce; continua, anzi, imperterrita a porre domande imbarazzanti: Perché nascondi ancora una volta la verità? Nello stesso freddo giorno autunnale, Julia riceve una lettera di U Ba, il fratellastro che vive a Kalaw, in Birmania, e che dieci anni prima, in una malandata e meravigliosa casa da tè, gli ha svelato l'incredibile storia di Tin Win, il loro padre che, da giovane, aveva scoperto che ogni cuore risuona in modo diverso e che si innamorò di Mi Mi perché non aveva mai sentito prima un suono più bello del battito del suo cuore...
Paul, il protagonista di “Il sussurro delle ombre”, il primo romanzo della trilogia di Sendker dedicata alla Cina, sembra aver superato il lutto della morte di suo figlio e aver ritrovato la serenità perduta tra le braccia della bella Christine. I due progettano di andare a vivere insieme nella piccola isola di Lamma davanti a Hong Kong quando una rivelazione turba profondamente Christine. Un indovino le predice che il suo futuro e quello di Paul è davvero oscuro e che una grave minaccia incombe sul capo del suo uomo. Come molti cinesi, Christine si tiene ben lontana dalla religione, tuttavia cede irrefrenabilmente alla superstizione. La triste profezia la getta perciò nello sconforto più nero. Paul è visibilmente contrariato dal suo comportamento, inaccettabile ai suoi occhi di uomo occidentale che non crede al destino o alla potenza degli astri. Un giorno, però, Christine riceve un'inaspettata lettera da parte di Da Long, il fratello scomparso sin dai tempi della Rivoluzione culturale, una lettera che è, nei fatti, una disperata richiesta di aiuto. I cattivi presentimenti di Christine riaffiorano con forza, tuttavia la donna si fa forza, ripone in un canto la sua angoscia e si mette in viaggio con Paul alla volta di un piccolo villaggio vicino a Shanghai dove vive Da Long e dove uomini e bestie si ammalano di uno strano morbo e muoiono come mosche. Paul, l'occidentale che ha fede soltanto nella razionalità, cerca di andare a fondo alla cosa e di scoprire cosa si cela dietro quelle morti, quale mano umana vi sia dietro quei crimini. Più penetra però nella realtà di una terra che lui credeva di conoscere appieno, più si rende conto di esserle completamente estraneo. Quando scopre finalmente che un grave pericolo incombe su di lui e sugli uomini che hanno chiesto il suo aiuto, è troppo tardi. La profezia dell'indovino sembra compiersi senza alcun ostacolo e le antiche certezze di Paul paiono crollare miseramente.