Una lettura attenta dei primi capitoli del libro dell’Esodo, che narrano la nascita e la vocazione di Mosè, mostra che il vero protagonista degli eventi è sempre il Signore. In modo diretto, come quando appare in mezzo al roveto, oppure indiretto, in eventi che a prima vista appaiono determinati esclusivamente dalle scelte umane o dalle forze naturali, egli si propone come il Dio che vuole condurre l’umanità alla pienezza della vita. Non credere al Signore, rifiutare il suo progetto, tentennare davanti alle sue proposte appaiono così, a diversi livelli, come scelte di morte. I personaggi umani sono delineati secondo questi due campi: c’è chi sceglie per la vita e chi sceglie per la morte; il percorso che permette a Mosè di accogliere la proposta divina è però meno scontato di quello che si potrebbe immaginare: seguirlo con attenzione fa riflettere sul percorso di ogni uomo chiamato a credere al Dio della vita.
Destinatari
Un ampio pubblico interessato a riflettere sulla fede biblica.
Autore
Filippo Serafini è professore di Sacra Scrittura e di ebraico biblico alla Pontificia Università della Santa Croce. Ha pubblicato con le Edizioni san Paolo: Corso di Greco del Nuovo Testamento; Ha fatto bene ogni cosa; Come e perché cambiano i Salmi; Oggi è venuta la salvezza; Corso di Ebraico biblico (con la collaborazione di L. Pepi); ABC per capire il mondo di Gesù (con R:Taverna); ABC delle Mappe Bibliche (con G. Perego).
Uno studio appassionato sul tema dell'Alleanza sacerdotale all'interno dell'Antico Testamento. Il volume si propone di portare un contributo allo studio dell'alleanza di Dio con i sacerdoti leviti nell'AT (tema che ha ricevuto un'attenzione limitata) analizzando i passi in cui essa e espressa con il termine berit. La riflessione che impiega tale termine in rapporto a Levi e ai sacerdoti va collocata in epoca post-esilica, ma non si possono attribuire tutti i testi a un'unica corrente letteraria. La ricerca evidenzia il valore relazionale della berit, che non puo essere interpretata come promessa unilaterale, anche se l'accento cade sull'iniziativa divina. Emergono anche gli stretti rapporti fra l'alleanza levitica e l'alleanza con il popolo, nonche l'accostamento esplicito con l'alleanza davidica, con afffermazioni che sembrano legare la permanenza della promessa rivolta al re alla continuita del sacerdozio.