Un uomo e il suo Dio si mettono in viaggio, per liberarsi dal passato e conquistare la felicità. È la storia di Abramo, come nessuno l'ha ancora raccontata: tradotta con precisione dall'Antico Testamento, collocata nel suo tempo, sgombrata dai dogmi e dai tabù delle religioni, è una vicenda che mostra come tutti i grandi ostacoli alla realizzazione personale siano rimasti gli stessi, da tremila anni. E ci insegna ad affrontarli passo passo, facendo fronte ai poteri oppressivi, alla violenza, allo sconforto e alle forze oscure che bloccano la creatività e i sentimenti. Diventeremo, come Abramo, maestri di abbondanza in ogni aspetto della vita, con gli occhi sempre ben aperti sulla rotta della felicità.
Si conoscono durante un'estate a Mosca. Lui ha appena finito la maturità, è gravemente anoressico, lei lavora come architetto, è radiosa e piena di vita. Nasce dolcemente, quasi in sordina, un amore potentissimo, che i due ancora non comprendono. Grazie a lei lui guarisce. Ma la loro storia si consuma rapidamente, minata dalle insicurezze giovanili e dalla distanza. Lui torna in Italia, Tanja rimane in Russia, si dimenticano. Quarant'anni dopo, lui è uno psicoanalista affermato. Ma pur essendo circondato dall'amore delle due figlie e della compagna, sente che gli manca qualcosa. Capisce che quel senso di vuoto è collegato a Tanja, il suo primo grande amore, perciò si mette sulle sue tracce nella speranza di rivederla. Purtroppo scopre che Tanja è morta molti anni prima. Incapace di rassegnarsi all'idea di averla perduta per sempre, cerca in tutti i modi di entrare in contatto con lei. Fino a riuscirci, scoprendo dimensioni straordinarie.
Un corso lungo un anno che puoi cominciare in qualsiasi giorno. Una guida per conoscere e utilizzare le energie angeliche, influenzare progetti, difficoltà, risultati e scoprire la tua vera essenza e quella degli altri.
Oggi la resurrezione è, per alcuni, un dogma e, per altri, un mito antico. Antica lo è di sicuro: i primi a immaginarla furono gli egizi, quattromilacinquecento anni fa. Ma non la immaginarono soltanto: scoprirono che esistono universi paralleli in cui ciò che è passato vive ancora, e spiegarono come giungere fin là, invertendo il corso del tempo. Gli evangelisti approfondirono questa scoperta ed elaborarono una tecnica di resurrezione che la nostra religione, oggi, ha dimenticato. Sibaldi la riporta in luce, confrontandola con le più recenti teorie della fisica quantistica, e mostrando come applicarla. Tutto sta nel non rassegnarsi all'idea che il tempo sia irreversibile: allora, nemmeno la morte appare come un fatto definitivo ma come una sfida, un ostacolo da superare. Ci si lascia guidare, all'inizio, dal coraggio di ricordare chi e ciò che si è perduto: così si apre la via. Poi, mentre torna indietro nel tempo, la mente cambia, si amplia, si libera da limiti che non sapeva di avere, fino al momento in cui due dimensioni - il presente e il passato - entrano e rimangono in contatto, in quello che i fisici contemporanei chiamano un varco spazio-temporale e che duemila anni fa si chiamava "eternità". Lì incomincia la resurrezione.
I grandi autori sono, da sempre, esperti della felicità: ogni romanzo memorabile racconta di qualcuno che prova a essere felice e che perciò comincia a vivere una storia straordinaria. Per i cercatori di felicità le convenzioni sociali, i doveri morali, le ambizioni di cui tanti si accontentano diventano limiti da superare: il mondo intero diventa troppo stretto. Così è per il protagonista de "L'idiota" di Dostoevskij: un giovane principe che a tutti appare ingenuo, ma che in realtà vuole soltanto insegnare a non opporsi ai propri desideri più luminosi. Nulla è più rivoluzionario della felicità, secondo Dostoevskij. E nulla è più tenace della paura di conquistarla. Di questa paura, Dostoevskij indaga le cause più profonde e mostra come vincerla, scoprendo un nuovo modo di intendere l'evoluzione dell'umanità. Igor Sibaldi, ne "Il coraggio di essere idiota", narra come avvenne questa scoperta, fin dove giunse e cosa occorre per proseguirla oggi.
Nell'idea occidentale di amore si accavallano e si confondono molti significati, ma resta nascosto il senso più profondo, quello dell'Eros. Nella mitologia il nome di un dio, fin dall'antichità indica l'energia sensuale, ma anche la straordinaria vastità della mente e il suo fiducioso impulso alla libertà. Dal timore di far agire l'amore-Eros nella nostra vita quotidiana derivano i traumi più dolorosi. Il libro ci guida in un percorso fra filosofia, psicologia, storia delle religioni alla scoperta delle radici di questa originaria, potente forza vitale.
Che ce ne rendiamo conto o meno, tutti abbiamo una filosofia. Ma siccome la nostra filosofia può avere conseguenze enormi sulla nostra vita e su quella delle persone che ci sono vicine, è bene sapersela costruire con cura. Il modo migliore consiste nel partire dall'alto, da quella che gli esperti chiamano metafisica. La metafisica è un'attività più semplice di quel che solitamente si crede: i bambini la praticano costantemente, sotto forma di domande. Metafisica è chiedersi: «Perché questa cosa è questa cosa?» Purtroppo, gli adulti hanno perso la capacità di farsi queste domande. Quasi sempre sono chiusi in un recinto mentale che li rende conformisti, impauriti, prigionieri. In questo libro troviamo le istruzioni avventurose per superare quel recinto e utilizzare la metafisica nella vita d'ogni giorno, nella scoperta di se stessi. Per accompagnarci in questo viaggio, Sibaldi riprende la più grande storia metafisica mai raccontata: l'Esodo di Mosè verso la Terra Promessa. Usciti, come Mosè, dalla prigionia d'Egitto, e passati al di là del deserto, possiamo riconquistare la possibilità di avere possibilità innumerevoli e il coraggio di lasciar avvenire ciò che desideriamo.
"Per chi vuole capire il libro della Genesi, non vi è ostacolo maggiore della fede religiosa così come la si intende in Occidente. Nell'ebraismo e nel cristianesimo si crede che molte cose scritte nella Genesi siano incomprensibili e che vada bene così. Ma si crede che vada bene così solo perché in questo libro sacro appare incomprensibile ciò che contrasta con le grandi religioni occidentali; e se lo si capisse, porrebbe troppi problemi ai fedeli." Per comprendere il prezioso messaggio della Bibbia occorre ampliare i nostri orizzonti. E quello che fa Igor Sibaldi che in questo libro traduce e narra in modo nuovo, e con estrema precisione, la storia della Genesi: le dinamiche della Creazione, come Mosè scoprì il suo Dio, i potenti rituali iniziatici che furono la costruzione dell'arca e il Diluvio. Ci svela così una sapienza antichissima che contiene intuizioni sorprendenti sulla psiche, sulla materia e sull'energetica, confermate dalla scienza più attuale.
Ognuno di noi ha un Angelo, dicevano gli antichi, e ogni Angelo è un'energia del Cielo che vuole produrre avvenimenti sulla Terra: se lo si lascia agire nei momenti importanti della vita (e sono tanti) l'Angelo mostra la via da prendere e tutto va per il meglio. A immaginarlo così, ai nostri giorni, sembrerebbe una favola: in realtà, era un'intuizione audace e profonda. La millenaria angelologia, o "scienza degli Angeli", studiava potenzialità della nostra psiche ancora sconosciute ai moderni, ed elaborava un metodo sorprendente di autoanalisi. Igor Sibaldi, celebre studioso di teologia e di psicologia del profondo, ricostruisce sia le origini del mito degli Angeli sia la teoria e la pratica dell'angelologia. Spiega come applicarla in concreto a se stessi, agli altri, alle circostanze della vita quotidiana: come intendere i propri Angeli, come interpretare le scelte che ciascun Angelo fa compiere a volte semplicissime, a volte coraggiose - e in che modo decifrare da un punto di vista più alto le proprie incertezze e insoddisfazioni, per trasformarle in conquiste. È vero, oggi come duemila anni fa "i vostri nomi sono scritti nei Cieli". Ognuno, cioè, ha quello che veniva chiamato un io celeste, angelico, che attende di realizzarsi e di eliminare dal carattere ogni passività, ogni vittimismo. Da questo antico modo di scoprirlo la nostra psicologia ha ancora tutto da imparare.
Ognuno di noi, sostiene l'autore, senza saperlo - o meglio, senza volerlo sapere - vive un'esistenza parallela a quella che consuma giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, un'esistenza meravigliosa, senza inizio e senza fine, ben "più alta della realtà", di cui spesso ci si dimentica, o si preferisce non avere consapevolezza, per paura, diffidenza, ignoranza. Eppure lì, in quella vita segreta e gravida di risorse e sorprese, sono racchiuse straordinarie energie insospettate. Basta avere il coraggio - o la forza, o la capacità - di liberarle e metterle in gioco. Come? Imparando ad ascoltare la voce dei Maestri invisibili: presenze angeliche, non prive di ironia, che ci affiancano nel nostro viaggio avventuroso nel mondo.
Nella sua Agenda degli Angeli, che si utilizza come un vero e proprio diario, Igor Sibaldi si prefigge due obiettivi. Il primo è quello di guidare il lettore verso la piena comprensione della propria personalità più profonda, attraverso la descrizione dell'Angelo che corrisponde al periodo in cui è nato (come in un oroscopo). Il lettore troverà qui in forma accessibile il suo profilo e i consigli utili per far sbocciare le proprie qualità. Il secondo obiettivo è quello di condurre il lettore verso quel cambiamento radicale che la nostra epoca impone, secondo il calendario angelico.
Dopo aver guidato i lettori alla conoscenza delle più antiche tipologie psicologiche con il Libro degli Angeli, e del proprio io più profondo nel Libro della Personalità, Igor Sibaldi conclude il suo percorso di psicologia esoterica spiegando il rapporto tra il singolo individuo e la civiltà. Per "civiltà" si intende la Civiltà Occidentale, ossia un "io collettivo" soggetto a fasi che si ripetono ogni 72 anni. A che punto siamo oggi?
L'autore ci spiega che gli anni 2006-2012, quelli della Ribellione, coincidono con gli anni tra il 1934 e il 1940, quando è iniziata la Seconda Guerra Mondiale. Che cosa succederà dopo il 2012? Le previsioni apocalittiche sul 2012 sono soltanto un aspetto della "teoria della fine", che da qualche decennio viene elaborata in Occidente da scienziati, filosofi ed economisti. Ciò che davvero sta per finire, in base a tutti gli indicatori, è un tipo di civiltà: un modo di intendere il mondo e l'uomo.
In questo libro, Igor Sibaldi spiega come, perché e quando precisamente finisca una civiltà, e soprattutto come vivere meglio e più intensamente senza di essa. Ciò che chiamiamo "civiltà", afferma l'autore, è in realtà un potente Soggetto Collettivo, che vive e si rafforza a spese della libertà dei singoli individui. Assume molte forme: coppia, famiglia, azienda, partito, religione, Stato, e ciascuna di queste forme determina e danneggia la nostra capacità di ricordare, di amare, di decidere.
Sibaldi analizza in particolare la Civiltà Occidentale, così come si è formata dal 1760 a oggi: ne descrive il carattere, i pregi, i feroci difetti nel loro manifestarsi epoca dopo epoca, in cicli sempre uguali. Mostra come il Soggetto Collettivo abbia facilitato il successo di alcuni, da George Washington a Mussolini, fino a Obama, e la rovina di altri; come abbia "deciso" guerre e destini di popoli; come intervenga quotidianamente nella vita di ognuno di noi. E ne racconta i precedenti: le nascite e i tramonti delle civiltà sono infatti un argomento antico. Già duemila anni fa se ne discuteva appassionatamente. Uscire da questo Soggetto Collettivo è, d'altra parte, più semplice di quanto si creda. Occorre soltanto lucidità, apertura interiore e un po' di coraggio, per scoprire gli orizzonti pratici di un'evoluzione personale, diversa da quella dei moltissimi che le Civiltà trascinano, ogni giorno, via da se stessi.