"Nel suo nucleo essenziale la mia fede è tornata a essere quella di una volta: il bisogno di effettiva fraternità e l'affermazione della superiorità della persona umana su tutti i meccanismi economici e sociali che la opprimono."
La vita di desolazione e sfruttamento di una comunità contadina nell'Italia meridionale. Una saga dolorosa di uomini che subiscono l'ingiustizia e la sopraffazione come ineluttabili, fino all'inevitabile ribellione.
"Uscita di sicurezza" contiene una serie di brevi saggi, interventi, conferenze e ricordi che coprono i decenni tra gli anni Quaranta e Sessanta. Si tratta di testi dal carattere fortemente autobiografico e che proprio nella misura del vissuto più bruciante si propongomo come opera letterariamente compiuta dello scrittore abruzzese. Dalle lucide riflessioni sulle trasformazioni sociali in atto nell'Italia del dopoguerra al tormentato e continuo interrogarsi sul significato della scrittura, dal controverso e sofferto rapporto con il Partito comunista all'esilio svizzero e al fascismo, "Uscita di sicurezza" si rivela così, pagina dopo pagina, come uno straordinario autoritratto politico-morale dell'uomo Silone.
Il Meridiano raccoglie sia scritti narrativi sia scritti saggistici. Gli anni vanno dal rientro in patria (1945) alla morte (1978), e coprono quindi il periodo della ricostruzione, delle rigide contrapposizioni ideologiche e degli squilibri della società del benessere. Tra i romanzi, "Una manciata di more", "Il segreto di Luca", "La volpe e le camelie", "L'avventura di un povero cristiano". La selezione di saggistica propone "Uscita di sicurezza" e una ricca scelta di interventi e articoli, oltre alla produzione meno nota, fra cui le sceneggiature.
Nel ventennale della scomparsa, la prima raccolta complessiva dell'opera di Ignazio Silone. Primo di due volumi, questo Meridiano coglie scritti narrativi e saggistici compresi fra il 1927 e il 1944, gli anni dell'esilio e del secondo conflitto mondiale. Per la narrativa i celebri romanzi Fontamara, Pane e vino, Il seme sotto la neve; la sezione della saggistica riunisce La scuola dei dittatori, interventi, articoli e interviste, per lo più dispersi o addirittura inediti. Il volume si apre con una preziosa intervista a Gustaw Herling, amico dell'autore e come lui intellettuale impegnato.