Inquadramento e definizioni: La funzione genitoriale; Il processo di transizione alla genitorialità; Genitorialità e procreazione medicalmente assistita; La genitorialità adottiva. Modelli e metodi di osservazione e valutazione: Il colloquio sulla funzione genitoriale; Metodi di indagine al confine tra rappresentazione e interazione; Metodi osservativi dell'interazione adulto-bambino (Global Rating Scales of Mother-Infant Interaction, Emotional Availability Scale, Procedura del Lausanne Trilogue Play). Fattori di rischio della funzione genitoriale: Le patologie mediche croniche e acute del bambino. Fattori di rischio nella genitorialità; I disturbi dello sviluppo; La psicopatologia genitoriale. Ansia e depressione perinatale; La dipendenza da sostanze. Patologie della genitorialità: La genitorialità nei disturbi dell'attaccamento infantile; I disturbi funzionali del bambino come disturbi della relazione; Maltrattamento, abuso e carenza di cure.
Come evolvono le difficoltà presenti nelle prime fasi dello sviluppo psicologico e affettivo? Qual è il genere migliore di intervento per modificare un destino che potrebbe ipotecare il futuro cognitivo e lo sviluppo della personalità? Il volume delinea percorsi evolutivi differenti da parte di individui che hanno manifestato problemi psicologici nella prima infanzia. In particolare, nell'approccio psicoterapeutico e psicopedagogico ai sintomi sviluppati dal bambino sono presi in esame due elementi decisivi: i conflitti non risolti dei genitori nei confronti dei propri genitori e l'"equipaggiamento di base" del neonato, ovvero le sue caratteristiche originarie, soprattutto relazionali. Si mostra come tale approccio integrato, accompagnato da un follow-up longitudinale a lungo termine, crei le condizioni perché si realizzi l'unicità di ciascun individuo: offrendo al bambino la possibilità di dispiegare le sue potenzialità evolutive, lo dota infatti degli strumenti per la realizzazione personale in età adulta.
Questo volume nasce dalla collaborazione tra il gruppo di ricerca italiano e il Centre d'Etude de la Famille di Losanna, iniziata nel 2001 con la professoressa Fivaz-Depeursinge, che ha ideato e diffuso nel mondo la prospettiva teorica e metodologica del Lausanne Trilogue Play (ITP). In questi anni, la visione triadica concettualizzata da Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery nel volume "Il triangolo primario" si è diffusa e perfezionata. La collaborazione con i ricercatori di Losanna fa di questo volume l'ideale prosecuzione e ampliamento del primo, e rende possibile fornire al pubblico italiano un aggiornamento del movimento di pensiero e di ricerca connesso con questa linea innovativa diffusasi in ambito internazionale. La triade primaria madre-padre-bambino viene riletta come matrice interattiva di base dell'individuo non successiva all'esperienza diadica, ma parallela e parzialmente indipendente da essa, rivoluzionando per certi aspetti un sistema di pensiero e di indagine su basi diadiche. Il metodo di osservazione che gli autori propongono si pone quindi come un'interessante possibilità da affiancare alle valutazioni già conosciute e sperimentate nel tentativo di comprendere le complesse dinamiche che caratterizzano lo sviluppo interattivo precoce. Il testo si rivolge a ricercatori, psicologi clinici e dello sviluppo, educatori e a tutte le figure professionali che si occupano di osservazione, valutazione e intervento in età evolutiva
Quando uscì nel 1997, Homo videns di Giovanni Sartori suscitò un ampio dibattito sull'onda delle preoccupazioni causate dalla nuova configurazione del sistema mediatico. La televisione aveva realizzato il suo processo di egemonizzazione del contesto comunicativo, mettendo in secondo piano o ai margini gli altri media. Si parlava di videocrazia, di un'invasività della presenza dell'immagine televisiva in grado di condizionare o addirittura cancellare ogni altra esperienza. La radicalità della tesi sartoriana ha suscitato consensi e critiche, ma ancora oggi, a oltre vent'anni di distanza, Homo videns offre spunti di riflessione sui principi a cui le tecniche e le pratiche giornalistiche si ispirano e sulle ricadute che producono sulla società. Da tempo, il grande strumento di comunicazione in grado di incidere sull'opinione pubblica non è più la televisione, ma la Rete. Le riflessioni di Sartori si possono tuttavia estendere ai media che l'hanno sostituita in quel ruolo egemone e pervasivo? Per verificarlo, le analisi esposte in Homo videns sono state qui sottoposte alla rilettura di prestigiosi giornalisti e intellettuali (Luciano Fontana, Peter Gomez, Giuseppe Laterza, Venanzio Postiglione, Barbara Stefanelli, Sergio Romano), che in queste pagine fanno luce sui rapporti tra media e società contemporanea.
Il rito del telegiornale, serale o meno, è caduto, tra reti all news, informazione on line e messaggistica su smartphone. Eppure le news sono sempre al centro del dibattito e le strategie comunicative restano fondamentali. Questo volume osserva le tecniche e gli sviluppi dei telegiornali italiani, proponendo confronti con varie situazioni europee ed extraeuropee, attraverso le ricerche scientifiche di un gruppo di studiosi dell'Università Cattolica di Milano e le testimonianze di professionisti dell'informazione. I saggi analizzano anche una serie di emergenze: dalla guerra ai ragazzi, dal potere dei conduttori al linguaggio in relazione alla politica. Testi di Paola Abbiezzi, Benedetta Andreozzi, Laura Silvia Battaglia, Francesco Buscemi, Emilio Carelli, Elena Colombo, Massimo Corcione, Joana Curvo, Guendalina Dainelli, Marco Deriu, Alessia Ferrarotti, Anna Giunchi, Antonio Nizzoli, Laura Ogna, Gian Paolo Parenti, Darwin Pastorin, Sebastiano Pucciarelli, Chiara Rainis, Andrea Salvadore, Giorgio Simonelli, Gaetano Tramontana, Chiara Valmachino, Marina Villa.
Il telegiornale rappresenta, in Italia e non solo, un momento molto importante della vita nazionale. Per la maggior parte dei cittadini è la fonte principale di conoscenza degli avvenimenti del mondo ed è diventato, da molti anni, il genere televisivo che raccoglie i più alti livelli di ascolto, un punto di riferimento per il successo, il prestigio, l'identità delle emittenti. Questo volume osserva le tecniche, le strategie comunicative e gli sviluppi dei telegiornali italiani e propone confronti con varie situazioni europee ed extraeuropee.