I new media stanno determinando grandi cambiamenti nella nostra quotidianità e nel modo in cui possiamo metterci in contatto gli uni con gli altri. Questa novità non si traduce in una sostituzione ma piuttosto in un affiancamento e a volte in una convergenza con i media tradizionali: per capirne davvero la na tura è bene non perdere di vista la tradizione già esistente. Questo libro adotta una prospettiva che mette in relazione la novità dei new media con i rapporti di debito e credito che essi continuano a intrattenere con la cultura di massa e con i media tradizionali. L'obiettivo è di descrivere l'insieme delle trasformazioni introdotte dai new media e riguardanti sia l'agire collettivo (il modo in cui organizzazioni e istituzioni incorporano le nuove tecnologie e vi si adattano), sia l'agire individuale (attraverso il mutare delle relazioni tra persone reso possibile dai nuovi media o anche dal connubio essere umano-macchina che si fa sempre più stringente e interconnesso). Al lettore vengono presentati i temi centrali per comprendere tutto ciò: gli autori affrontano il digital divide e la dimensione politica, la costruzione dell'identità e la gestione della socialità, e propongono infine un'utile parte metodologica su come è possibile fare ricerca sociale nel mondo digitale. Il testo è accompagnato da una ricca strumentazione didattica orientata allo studente e volta a stimolarne la curiosità e l'interesse critico.
Il volume ha lo scopo di fornire gli strumenti teorici sociologici per capire e definire lo scenario mediale contemporaneo, a partire dagli approcci che hanno accompagnato lo sviluppo e l'affermazione delle comunicazioni di massa fino agli strumenti concettuali con i quali interpretare la rivoluzione digitale tuttora in corso. Nella prima parte, sono prese in considerazione le principali teorie sulla relazione tra media e società, ponendo particolare attenzione al ruolo sociale e agli effetti dei media, alle trasformazioni introdotte da Internet e dai media digitali nell'ambito di quella che è stata definita prima come network society e, più modernamente, platform society. La seconda parte si focalizza su temi classici degli studi sui media come gli strumenti, i contenuti e i generi tipici delle industrie creative e della comunicazione e su macro questioni come la comunicazione politica e gli effetti della rivoluzione digitale sull'economia.
"Imparare le grammatiche che stanno dietro i meccanismi con cui si produce l'informazione della stampa o dei tg; oppure essere avvertiti delle regole che danno o tolgono capacità persuasiva alle campagne pubblicitarie e sociali; o infine capire come alcune persone che compaiono in tv o al cinema divengano modelli di comportamento per molte altre", questo è ciò che l'autore identifica come uno degli obiettivi del testo. Per raggiungerlo vengono toccati i principali ambiti teorici ed empirici di discussione dei media studies, esplorando il lungo cammino che dalle interpretazioni comportamentiste degli anni Cinquanta giunge fino agli approcci culturalisti contemporanei. Utilizzando una strumentazione didattica orientata allo studente, che si avvale di figure, schemi e attività pratiche, "Sociologia delle comunicazioni di massa" si affianca al lettore nel suo processo di apprendimento stimolandone con efficacia la curiosità e l'interesse critico