Ugo Stille è uno dei personaggi più geniali e misteriosi dell'Italia della seconda metà del Novecento. Figlio di ebrei esuli dalla Russia comunista e approdati in Italia, giovanissimo antifascista conosce i protagonisti della Resistenza ed è amico di Giaime Pintor. Riesce rocambolescamente a rifugiarsi negli Stati Uniti e risale la penisola con l'esercito americano, occupandosi di stampa e propaganda. Quando torna negli Stati Uniti diventa il corrispondente del "Corriere della Sera": e in questa veste, sarà il canale di comunicazione privilegiato tra Washington e il nostro paese. Coronerà la sua carriera come direttore del "Corriere della Sera". Un uomo dalle tante vite e dai molti misteri, che non a caso scelse di farsi conoscere con uno pseudonimo anziché con il suo vero nome, Mikhail Kamenetzki. Altrettanto interessante, anche nelle sue ombre, la sua vita privata, a cominciare dall'amore per Elizabeth, figlia di una ricca famiglia americana: Elizabeth e Ugo si conoscono a una festa a New York: lei ci arriva con il marito, ma alla fine della serata se ne va via con Ugo verso un matrimonio in cui non mancheranno ombre. Alexander Stille affronta la storia dei suoi genitori con grande coraggio, senza nascondere nulla: esplora la vita ­ ma anche l'anima ­ di due personalità complesse, in stretto rapporto con il loro tempo e la società in cui sono vissuti.
La biografia attenta e documentata che Alexander Stille ha dedicato a Silvio Berlusconi è stata subito accolta come il libro che finalmente ci fa capire i trionfi del "Cavalier Miracolo". Da Giuliano Ferrara a Romano Prodi, alle maggiori testate italiane ed estere, tutti hanno preso spunto da questo saggio per capire le ragioni di un successo imprenditoriale, politico e mediatico che dura da decenni. Stille è il giornalista statunitense che più si è occupato dell'Italia in questi anni, "Il Cavalier Miracolo" è un'inchiesta approfondita, condotta secondo il modello del miglior giornalismo anglosassone, ma anche un racconto. Silvio Berlusconi, con le sue luci e le sue ombre, le sue virtù e i suoi difetti, è anche l'eroe di uno straordinario romanzo popolare. Intorno alla sua figura, ruota uno dei grandi enigmi della politica contemporanea: che cosa può accadere alla democrazia nell'era dei grandi conglomerati dell'informazione, delle enormi fortune personali, delle vertiginose ambizioni? In questa nuova edizione ampliata e aggiornata, Stille racconta le vicende mediatiche e giudiziarie di questo libro, un tassello utile per capire l'equilibrio dei media nel nostro paese e come si possono usare le aule di tribunale per intimidire le voci scomode. Soprattutto racconta gli ultimi anni dell'Italia berlusconiana, con gli exploit sessuali e le vittorie elettorali, l'impotenza della sinistra e lo stallo della società civile, il "caso Mills" e le ingerenze sulla Rai.
La biografia attenta e documentata che Alexander Stille ha dedicato a Silvio Berlusconi è stata subito accolta come il libro che finalmente ci fa capire i trionfi del «Cavalier Miracolo». Da Giuliano Ferrara a Romano Prodi, alle maggiori testate italiane ed estere, tutti hanno preso spunto da questo saggio per capire le ragioni di un successo imprenditoriale, politico e mediatico che dura da decenni.
Stille è il giornalista statunitense che più si è occupato dell'Italia in questi anni, Il Cavalier Miracolo è un'inchiesta approfondita, condotta secondo il modello del miglior giornalismo anglosassone, ma anche un avvincente racconto. Silvio Berlusconi, con le sue luci e le sue ombre, le sue virtù e i suoi difetti, è anche l'eroe di uno straordinario romanzo popolare. Intorno alla sua figura, ruota uno dei grandi enigmi della politica contemporanea: che cosa può accadere alla democrazia nell'era dei grandi conglomerati dell'informazione, delle enormi fortune personali, delle vertiginose ambizioni?
In questa nuova edizione ampliata e aggiornata, Stille racconta le vicende mediatiche e giudiziarie di questo libro, un tassello utile per capire l'equilibrio dei media nel nostro paese e come si possono usare le aule di tribunale per intimidire le voci scomode. Soprattutto racconta gli ultimi anni dell'Italia berlusconiana, con gli exploit sessuali e le vittorie elettorali, l'impotenza della sinistra e lo stallo della società civile, il «caso Mills» e le ingerenze sulla Rai, le leggi ad personam e il declino del paese. Ma dietro all'attualità e agli scandali da prima pagina, ci insegna Stille, si muovono forze più profonde, che è necessario interpretare e conoscere.
«Ora vi saluto perché torno a leggere il fantastico libro di Alex Stille.»
Giuliano Ferrara, «Il Foglio»
«Molto chiaro, molto preciso, molto fattuale e perfino esaustivo... Non è un libro contro Berlusconi. L'autore non lo odia, né lo sopravvaluta, né lo disprezza, tanto meno si lascia ipnotizzare. Alexander Stille comprende che nessuno altro personaggio incarna come il Cavaliere le grandi rivoluzioni della post-modernità, la potenza della comunicazione, l'impeto dei consumi. » Filippo Ceccarelli, «la Repubblica»
«Un libro serio. Che non riduce tutto a macchietta. E che prova a leggere la vicenda come il paradigma di alcune tendenze delle democrazie di oggi e di domani.»
Fabrizio Forquet, «Il Sole-24 Ore»
«Dà atto a Berlusconi di aver rivoluzionato la nostra società, svecchiandola e introducendo valori nuovi.» Gaspare Di Sclafani, «Libero»
«Belusconi appare come lo descrive Stille: un fenomeno di populismo mediatico-plutocratico con ripercussioni serie sui caratteri della “buona” democrazia.»
Michele Salvati, «Corriere della Sera»
«Stille ci ha avvertito: quel che sta avvenendo in Italia si può ripetere altrove.»
Furio Colombo, «Corriere della Sera»
Stille scrive che Berlusconi si è creato un elettorato con le sue emittenti.
«Proprio così. È questa la caratteristica postdemocratica di Berlusconi, convincere la gente non solo parlando di politica ma soprattutto non parlando di politica.»
Romano Prodi, «Die Zeit»