Chi sono i pifferai magici che, come il flautista di Hamelin, negli ultimi decenni hanno incantato il mondo costringendo un numero sempre più alto di persone a seguirli, abbandonando il mondo dell'etica, quel mondo che, nonostante tutte le sue fragilità, ha permesso fino a tempi recenti all'essere umano di mantenere la sua specificità? Ormai, tutto quello che si può fare, si fa. E le voci che ancora si levano in difesa della misteriosa complessità della vita e della persona vengono ridicolizzate, tacciandole di medioevale oscurantismo. L'uomo non è più un fine, ma soltanto un mezzo e, in quanto mezzo, può essere usato in tutti i modi possibili. Il fatto che il numero di disturbi mentali, di depressioni, di malattie autoimmuni sia sempre più alto non inquieta più nessuno, così come non turba il fatto che il paganesimo sia tornato prepotentemente nella nostra civiltà e che proprio questo paganesimo abbia annullato la responsabilità individuale del male. Il fato decide per noi. Non esiste più il bene, non esiste più il male, non esiste più il giudizio sulle nostre azioni e, anche quando queste sono efferate, siamo convinti di avere diritto all'happy end. Queste riflessioni fatte nel corso degli ultimi anni cercano di mettere a fuoco il progressivo declino della nostra civiltà, incantata dalla suadente musica di questi astuti orchestrali che tutto hanno a cuore tranne il bene dell'umanità.
"Davvero l'essere umano può vivere tutto nell'esteriorità, nell'immediatezza del consumo, nell'asservimento alla sua stessa idea di libertà? Una società costituita da milioni di frammenti di verità individuali è una società in grado di crescere, di edificare o è soltanto una comunità erratica, che si sposta come le mandrie nelle grandi pianure, mossa solo da una giornaliera ricerca di cibo? Essendo scomparsa un?idea collettiva di bene e di male, quali sono i valori in base ai quali vengono educate le nuove generazioni? Esiste ancora un'educazione "sentimentale" dell'uomo oppure ci si è arresi a una deriva incontrollabile delle emozioni più istintive? Le riflessioni raccolte in questo libro - in parte inedite, in parte apparse sui quotidiani in questi ultimi anni - nascono dal desiderio di mettere a fuoco, in questi tempi così ricchi di capovolgimenti e novità, una sorta di discernimento. Che cosa è per l'uomo e che cosa è contro l?uomo. Perché da questo discernimento dipenderà in gran parte la qualità del mondo che andremo a costruire. La posta in gioco, infatti, è l'idea stessa di natura umana." Susanna Tamaro