È sempre stata bella, Sylvie. Curiosa, intraprendente, ribelle, forse troppo. E infatti ora, a soli trentasette anni, è al banco degli imputati, accusata di omicidio. In prigione ha passato, spesso ingiustamente, lunghi e dolorosi momenti della sua giovane vita e, durante uno di quei soggiorni, ha conosciuto Jeanne, una donna più grande, che all’uscita dal carcere l’ha accolta in casa sua. Ed è proprio a causa di Jeanne se Sylvie è la protagonista di uno dei più seguiti processi del secolo scorso. Perché Jeanne è morta, soffocata barbaramente e poi nascosta in cantina, e la colpevole può essere solo lei.
Durante il processo, in cui la donna è data per spacciata, intervengono, però, delle persone che l’hanno conosciuta negli anni di guerra: proprio lei, l’assassina, le ha salvate da morte certa nei campi di concentramento della Germania nazista, rinunciando al poco cibo che le spettava per darlo a chi era più debole e curando i malati di tifo. Dalle parole di quei testimoni inaspettati emerge una donna nuova, un’eroina, e l’esito del processo è molto diverso dal previsto: Sylvie, infatti, verrà condannata a soli dieci anni di reclusione.
Durante quei lunghi momenti non farà che sognare il modo di riprendere con sé i propri figli, ma quando, uscita dal carcere, capirà di non poterli mai più riabbracciare, si chiuderà in convento, per dimenticare ed essere dimenticata dal mondo.
La storia vera di una donna incredibile, assassina crudele e madre devota, ladra astuta e generosa eroina della Seconda guerra mondiale.
Evelyn è bellissima, così bella che, trasferitasi a New York con la madre agli inizi del '900, trova subito lavoro come modella, per poi iniziare la carriera di ballerina. Gli uomini perdono la testa per lei e uno, in particolare, non le dà tregua. Si tratta del famoso architetto Stanford White, creatore di alcuni dei più importanti edifici di New York e noto per le sue nottate di sesso sfrenato. Stanford seduce Evelyn, ma dopo qualche tempo la lascia. Si è stancato del giocattolo e vola verso altri lidi. Evelyn si consola con il multimiliardario Harry Thaw, che si innamora di lei e la sposa. Ma Harry è uno squilibrato. Violento, feroce, amante della frusta, è visceralmente legato a Evelyn ed è ossessionato dal rapporto che la ragazza ha avuto con Stanford White. Una sera, dopo uno spettacolo teatrale, affronta il rivale e lo uccide con tre colpi in fronte. Al processo verrà condannato ma, prima volta in America, gli verrà riconosciuta la seminfermità mentale e finirà in manicomio. Una storia vera in cui amore e ossessione si mescolano, disegnando un quadro agghiacciante e carico di suspense.