A partire dalla primavera del 2009, le condotte sessuali degli uomini di governo sono diventate oggetto di interrogazione morale e politica. Il discorso politico e quello mediatico sono stati catalizzati soprattutto da alcuni episodi di cronaca dai quali è emerso un rapporto sistemico fra uomini, in posizioni di direzione, e forme della prostituzione. Raramente, ormai, degli avvenimenti hanno una eco così vasta e persistente. Questa ricerca si è proposta una prima ricostruzione di tale discorso, interrogandosi su alcuni nodi di problematizzazione che ne sono emersi: il rapporto verità/politica, il limen pubblico/privato, la definizione sociale di scandalo, le strutture sessuate del dominio. In fin dei conti, tutti temi più prossimi al discorso democratico della modernità che al registro del gossip, nel cui segno spesso li si è voluti narrare.
Humanitas è il termine simbolo dello straordinario incontro tra civiltà europea e cinese avvenuto ad opera di Matteo Ricci tra il 1582 e il 1610. Il gesuita maceratese comprese subito che la humanitas rinascimentale e classica degli europei corrispondeva alla perfezione umana e sociale (ren) della tradizione confuciana, e lavorò in modo instancabile al servizio di una sola e universale umanità. In questo volume sono raccolti diciotto interventi inediti e innovativi volti a restituire in modo esauriente la fisionomia dell'eredità ricciana. Cinque saggi illustrano temi relativi alla struttura e alla fruizione delle opere del gesuita: dalla storia del Grand Ricci, il maggiore strumento ora esistente per la traduzione del cinese classico, al Dizionario portoghese-cinese di Ricci e Ruggeri, ai progressi nell'interpretazione della scrittura cinese durante la missione di Ricci fino a una prima e nuova lettura linguistico-stilistica delle opere italiane. Cinque studi sono dedicati alla "Questione dei riti cinesi": una nuova interpretazione degli inizi della controversia, un'ampia ricognizione delle figure rilevanti di Giovanni Laureati e Teodorico Pedrini, una ricostruzione degli scritti e dei giudizi di Leibniz sulla disputa che stava di nuovo separando Roma e Pechino e, infine, un'interpretazione della instructio con la quale Pio XII pose fine nel 1939 all'annosa questione. I saggi rimanenti affrontano il tema dell'attualità di Ricci.