Due occhi aperti sul mondo, una mente attenta ai cambiamenti dei tempi, un cuore spalancato all'amore universale per Cristo, due mani esperte nel tessere progetti e relazioni: questa è Marie-Pauline Jaricot, una donna dell'Ottocento la cui visione di Chiesa e di Missione è ancor oggi attuale.
Un instancabile e poliedrico operaio del Signore (1878-1957).
Ancilla Ghezzi (poi Madre Serafina della Croce, 1808-1857) fin da adolescente fu totalmente attratta dall'Eucarestia; si manifestarono in lei misteriosi fenomeni, come estasi e visioni. Fondò a Monza e a Innsbruck due monasteri per l'adorazione eucaristica perpetua.
Primogenita di Amedeo di Savoia-Acaja e Caterina di Ginevra, Margherita (1390-1464), pur sentendo attrazione per la vita religiosa, dovette sposare il marchese Teodoro II del Monferrato. A Genova, dove si trssferì, ebbe modo di farsi notare e amare dai genovesi, ldistinguendosi per la generosità e il coraggio, in particolare, durante una violenta epidemia di peste, portando ogni genere di soccorso a quella gente. Rimasta vedova Margherita si ritirò nel palazzo di Alba e dedicare la sua vita interamente a Dio.
Nato a Bayonne (Francia) nel 1825, fu nominato arcivescovo di Algeri, e successivamente creato cardinale e nominato Primate di tutta l'Africa. Percorse tutta l'Europa per sensibilizzare l'opinione pubblica contro la schiavismo. Muore nel 1892.
Padre Chaminade (1761-1850) ha vissuto gran parte della sua vita sacerdotale in un contesto politico e culturale ostile al Cattolicesimo, ma non ha mai cercato di fuggire o di rinchiudersi in un ghetto. Al contrario, ha soccorso i dimenticati della società, ha promosso l'educazione della gioventù, è stato sensibile alla miseria morale delle ragazze povere, ha accompagnato i conratelli sacerdoti in difficoltà.
Il 15 febbraio 1611, nel corso di un assedio della città di Praga, una turba scalmanata di 2000 uomini fece irruzione nel convento di Santa Maria della Neve e perpretò un orribile massacro dei religiosi. Coed. Elledici-Velar.
Sacerdote e parroco lombardo (1900-1945), conquistò l'affetto e la stima dei parrocchiani per la sua bontà, per il suo impegno, per la sua profonda spiritualità. La sua azione pastorale coprì tutti i campi: dall'oratorio al confessionale, dai ragazzi agli anziani, dagli ammalati ai carcerati.
Don Bessi (1856-1919) si distinse per la fedeltà alla Chiesa, un'intrensa attività di predicazione all'interno e fuori della parrocchia, la preghiera, la direzione spirituale, l'assistenza e l'aiuto ai più poveri.
Le "Figlie di San Camillo", fondate da Giuseppina Vannini (1859-1911), sono circa 800 suore professe, presenti in 19 paesi, con 98 case e proseguono la delicata ed evangelica opera di soccorrere e curare il malato, vero volto del Cristo.
Hélène Marie Philippine de Chappotin (1839-1904), dopo una breve esperienza presso le Clarisse, entra nella Società di Maria Riparatrice. Viene inviata in missione in India. Successivamente insieme a un gruppo di consorelle si stacca dall'Istituto, fondando una nuova famiglia religiosa: le Suore Francescane Missionarie di Maria. Muore a Sanremo dopo aver speso generosamente tutta la sua vita per il bene della Chiesa e del mondo. È stata beatificata da Giovanni Paolo II nel 2002.
Antonietta Lesino (1897-1962) visse in pienezza il carisma dell'istituto secolare cui apparteneva, la Piccola Famiglia Francescana. Amò intensamente le sorelle di vocazione e il prossimo, dedicandosi in modo preferenziale ai malati, ai sofferenti, ai poveri, ai più bisognosi di aiuto. Il desiderio che bruciava nel suo cuore era che tutti avessero Dio come loro unico bene.