«La vita», «Il Castello interiore», «Le Fondazioni», sino alle opere minori di Teresa d'Avila rappresentano un corpo unico capace di parlare con efficacia all'uomo del terzo millennio. Il linguaggio di Teresa, qui esigente, là consequenziale, fintamente distratto e falsamente inconsapevole, parla come parla il mondo d'oggi: per rimandi, schizzi, analisi ed effetti, che rendono difficile se non impossibile la traduzione perfetta. E non si tratta di un caso di captatio benevolentiae. Di qui, anzi, la nuova e invincibile scommessa di un volume con il testo a fronte. Descrizioni a flash diventano flashback cinematografici se un filo non conducesse lettere, parole e frasi da un saggio alla poesia, e da questa, tramite l'ironia, alle vette della spiritualità. Sì, perché i santi sono gli autentici istrioni del mondo di oggi e di sempre; Teresa ne fa parte, e con lei, in questo volume, è stata accolta la perenne sfida della parola.
Teresa, come Teresa è. La vita, II Castello interiore, Le Fondazioni, Il Cammino di perfezione, le Poesie, sino alle opere minori - che minori non sono - rappresentano un corpo solo, capace di parlare con efficacia alla donna e all'uomo del terzo millennio. Il linguaggio di Teresa - qui esigente, là consequenziale, fintamente distratto e falsamente inconsapevole - parla come parla l'uomo d'oggi: per rimandi, schizzi, analisi ed effetti, che rendono difficile se non impossibile una traduzione "perfetta". Di qui, dunque, una nuova e invincibile scommessa: una traduzione delle opere della santa di Avila corredata del testo originale a fronte. Nuova, perché è la prima volta che così questi scritti sono presentati; invincibile perché la passione di "dire" porta spesso Teresa a esprimersi con un linguaggio tattico e paratattico, in cui denotazione e connotazione giocano in una sorta di ping-pong di sensazioni e possibili versioni, in cui si succedono riflessioni e ricordi come flash back cinematografici, apparentemente slegati, in realtà uniti da un filo che conduce parole e frasi dalla dimensione del saggio a quella della poesia, e da questa - per via d'ironia - alle vette della spiritualità. Qui a parlare è l'amore di Dio, per primo ricevuto dall'anima e da questa accettato, a superare il desiderio per poi tutta ritrovarsi nell'Altro dato. E questo, in Teresa, non si ferma alla teoria: l'ascolto si tramuta in fatti.