Cosa significa essere cristiani oggi?
Nel Vangelo ci sono parecchie contraddizioni, perché contiene senza dubbio il messaggio di Gesù, rivestito però da tutte le sovrastrutture teologico culturali che hanno contribuito a formarlo e tramandarlo. Ecco dove traggono origine le ambiguità, presenti da sempre nel cristianesimo.
Il Vangelo spogliato è un tentativo di sintesi dei punti essenziali con i quali devono fare i conti coloro che vivono, come me, la fede nel quotidiano. E mi domando: esiste un minimo del messaggio evangelico che sia chiaro, inequivocabile, e possa essere facilmente comprensibile da tutti?
Nell'era dell'algoritmo si sentono predicare diverse forme di non-senso. Eppure l'autore - giunto all'età di 87 anni - non sente ancora diminuire la voglia d'indagare il senso della vita e dell'oltre. Il risultato? Come dice un antico proverbio, scopo del viandante non è il punto d'arrivo, ma gustarsi il viaggio. Perciò dice alla sua sposa e ai suoi figli, nipoti, bisnipoti, parenti, amici e conoscenti tutti: "Al mio funerale piangete pure, se vi fa piacere, ma non disperatevi, perché la mia felicità è ricca di una gratitudine infinita per aver vissuto, insieme a tutti voi, la meravigliosa esperienza che la natura, o Dio, o quel che volete, offre a chi si rende disponibile a ricercarne il senso".
Diceva il grande critico Francesco De Sanctis: “Leopardi produce l’effetto contrario a quello che si propone. Non crede al progresso, e te lo fa desiderare; non crede alla libertà, e te la fa amare. Chiama illusioni l’amore, la gloria, la virtù, e te ne accende in petto un desiderio inesausto.” Se è lecito comparare le cose piccole alle grandi, queste pagine di Thellung, lo studio della morte accurato e appassionato, delicato e ardito, meticoloso e alto, producono lo stesso effetto. Non incutono timore sull’ultimo giorno, ma amore per la vita, non lasciano affranti per i giorni che se ne vanno, ma riempiono gli attimi quotidiani di colori e luci, di carne e sangue, di parole e respiri. Cosicché non rimane che farci un pensiero: leggero, sottile e profondo insieme. E riprendere a vivere alzando di nuovo gli occhi dopo ogni pausa.
È una ricerca di spiritualità sul senso della fede sotto forma d’interrogazione a se stesso,ma rivolta a tutti. La prima parte è una riflessione,con abbondanti riferimenti evangelici,sui limiti e i confini dell’essere concretamente cristiani. Giunge alla distinzione tra simpatizzanti e discepoli di Gesù,che non implica una valutazione di merito ma una differenza di intensità di rapporto (part-time o tempo pieno). Nella seconda parte l’autore evidenzia l’urgenza di una ricerca permanente e,sempre partendo dalla propria esperienza personale,smaschera i tranelli che a volte,in modo inconscio,bloccano il cammino di coerente adesione a Cristo. Nella terza parte,quella più importante e originale,l’autore parla della sua vocazione alla felicità,che tuttavia non è tranquilla spensieratezza,ma uno stato d’animo che si lascia visitare dall’inquietudine per le tante tragedie quotidiane,fino a prendere per mano l’angoscia nel tentativo di costruire insieme un cammino verso a speranza. Testimonianza di esperienze vissute e viventi,che passano attraverso l’elogio della vita coniugale,con la precisazione che andare d’accordo non è assenza di conflitti ma litigare tenendosi per mano. Nella vecchiaia, poi, il matrimonio diventa ancor più bello, fino a schiudere le porte a una vera e propria estasi coniugale. Infine suggerisce come prepararsi serenamente al giorno in cui la vita finirà per compiersi. Ne scaturisce n sorprendente panorama sull’inquieta felicità di un cristiano che si confronta con i suoi limiti.
L’UNICO MIO VERO INTERESSE È LA RICERCA DI SENSO. O,PER DIR MEGLIO,LA FEDE IRRINUNCIABILE IN UN SIGNIFICATO DELL’ESISTENZA CHE TRASCENDE I LIMITI TERRENI. RAGGIUNTA ORMAI L’ETÀ CHE ACCORCIA DRASTICAMENTE IL FUTURO,STO TENTANDO DI NON SPRECARE IL PRESENTE.
PUNTI FORTI
Pur nei tragici eventi del nostro tempo, il testo propone la spiritualità del bello, della gioia, dell’allegria, perché la felicità ha bisogno di testimoni e di ambasciatori per coinvolgere altri nella costruzione di un mondo migliore.
La Presentazione è firmata da Marco Guzzi.
DESTINATARI
Il testo si rivolge a tutti coloro che s’interrogano sul senso della fede,e in particolare sul proprio stato di coscienza.
AUTORE Antonio Thellung,nato nel 1931,felicemente sposato,padre,nonno e pluribis nonno,vive a Roma. Nella sua vita ha svolto diversi lavori: fondatore di comunità, ricercatore, pilota d’auto, pittore, scrittore, per molti anni si è dedicato all’assistenza di malati terminali. Per saperne di più: www.antoniothellung.it. Principali volumi pubblicati: Il Vangelo secondo mio nonno (Gabrielli, 1997), Accanto al malato… sino alla fine (Ancora,1998), La morale coniugale scompaginata (Cittadella,1999), Un po’meno della verità (Borla, 2001), Il sapore dell’amore compiuto(Gribaudi,2002), Con la Chiesa oltre la Chiesa (Cittadella, 2002), Quel che resta del Mattino (Paoline, 2003), La conversione dei buoni (con Alberto Maggi, Cittadella,2004),Nel nome di un Cristo clonato (Gribaudi, 2005), Elogio del dissenso (La Meridiana,2007).