La redazione del Commento di Tommaso agli Analitici secondi (Posteriori) di Aristotele si colloca tra il 1271 e il 1272, vale a dire fra gli ultimi mesi del secondo periodo d'insegnamento dell'Aquinate a Parigi (1269-72) e l'inizio del suo nuovo incarico a Napoli. Il libro I del testo aristotelico è dedicato all'analisi della dimostrazione, dei suoi caratteri e dei suoi requisiti; una volta trattati questi temi, si può passare - nel libro II - alla considerazione dei principi della dimostrazione (vale a dire, il termine medio e i principi primi indimostrabili) e del modo in cui veniamo a conoscerli. Ma che cos'è la dimostrazione o "sillogismo dimostrativo", o "sillogismo scientifico"? In che cosa si differenzia dal sillogismo in generale, a cui Aristotele ha già dedicato i libri degli Analitici primi (Priori)? E perché ce n'è bisogno?
Quante volte all'idea di avvocato si associano virtù non proprio cristiane? Eppure l'avvocato svolge nella società l'essenziale funzione di tutela del diritto alla libertà, dell'inviolabilità ed effettività della difesa, assicurando nel processo la regolarità del giudizio e del contraddittorio. Ed è soggetto ad un codice di condotta essenziale alla realizzazione della sua funzione a tutela dell'affidamento della collettività, della correttezza dei comportamenti e della qualità ed efficacia della prestazione professionale. L'entrata in vigore del Nuovo Codice Deontologico Forense (pubblicato sulla GU 16.10.2014 n. 241) ci offre l'occasione di una lettura comparata delle questioni 67-71 della II-II della Somma Teologica. Brilla nell'opera dell'Aquinate quell'autodichìa che regge la prova del tempo e legittima con fondamento teologico ciò che la legge impone con una logica di ordine pubblico e di civiltà giuridica. Introduzione di Iside Pasini, avvocato del Foro di Brescia. Traduzione di Tito Sante Centi e di Roberto Coggi: è presente solo la traduzione italiana delle questioni 67-71 de La Somma Teologica, II-II.
È il commento di Tommaso al Vangelo secondo Luca. Consiste nell'analisi del testo versetto per versetto, analisi compiuta usando in prevalenza le citazioni più belle e profonde degli autori cristiani greci e latini dei primi secoli. È una miniera inesauribile di interpretazioni efficaci del Vangelo. L'edizione è integrale, cioè riporta il testo latino di Tommaso con la traduzione italiana a fronte.
È il commento di Tommaso al Vangelo secondo Luca. Consiste nell'analisi del testo versetto per versetto, analisi compiuta usando in prevalenza le citazioni più belle e profonde degli autori cristiani greci e latini dei primi secoli. È una miniera inesauribile di interpretazioni efficaci del Vangelo. L'edizione è integrale, cioè riporta il testo latino di Tommaso con la traduzione italiana a fronte.
"Non lasciamoci rubare la speranza!". Questa è l'esortazione che da inizio pontificato papa Francesco continua a lanciare. È un monito incalzante. Un ammonimento che dice ammaestramento, esortazione, consiglio. Ma anche così lapidario, da istituirsi immediatamente come un monumento, cioè al servizio della memoria. E il trattato sulla speranza teologale di san Tommaso d'Aquino, offerto in queste pagine, si pone proprio in questa linea. Occorre ridestare nel nostro cuore il senso prezioso di una virtù divina che rianima l'umano.
L'etica non può risolversi in un complesso di norme o precetti e nemmeno nell'esercizio della loro applicazione. Una simile prospettiva sarebbe una semplice dichiarazione di correttezza procedurale. Ma l'etica sta più dalla parte del contenuto che della forma. Ha un fascino materiale. E proprio perché di fascino si tratta, il suo sguardo è più educativo che normativo e sanzionatorio. Un conto è non agire contro un precetto per il timore della pena, altro è agire secondo il precetto ma per la bellezza di ciò che si fa, anche se il precetto non ci fosse. E la differenza è stabilita dal contenuto. Il trattato di san Tommaso d'Aquino sulla prudenza, offerto in queste pagine, rappresenta il fulcro della moralità e, a veder bene, richiama virtualmente alla dimensione estetica dell'agire morale.
La Somma Teologica è l'opera più celebre di san Tommaso ed anche la più utile. Lo scopo della Somma Teologica, nell'intenzione dichiarata dell'autore, è di esporre ai principianti la sacra doctrina - termine con cui Egli indica la teologia che parte dalla rivelazione, in opposizione alla teologia filosofica - con chiarezza e brevità: il che richiede di procedere in modo ordinato, evitando ciò che è inutile e ripetitivo. Il volume 1 corrisponde alla Prima Parte dell'Opera e comprende le famose cinque vie dell'esistenza di Dio, il trattato su Dio, cioè i suoi attributi di semplicità, perfezione, bontà, infinità, ubiquità, immutabilità, eternità, unità, onniscienza e onnipotenza, amore, giustizia, provvidenza, predestinazione, potenza e beatitudine. Poi il trattato sulla Trinità delle persone divine, la creazione, il mondo corporeo, gli angeli, gli uomini, l'anima umana e il corpo umano, e infine il governo di Dio sul creato. Perché una nuova edizione? Perché è un testo classico di riferimento per il pensiero cristiano e per il pensiero europeo in generale, quasi un'enciclopedia della cristianità; perché abbiamo rivisto integralmente la traduzione italiana. Anzitutto, in alcuni punti l'abbiamo rifatta per migliorarne la comprensione. In secondo luogo abbiamo tradotto i brani biblici citati da Tommaso non sulla base delle traduzioni CEI, ma sulla base della Bibbia latina nella versione Vulgata, che Tommaso cita alla lettera o a memoria, integralmente o con allusioni.
La Summa Theologiae è l’opera più celebre di san Tommaso ed anche la più utile. Lo scopo della Somma Teologica, nell’intenzione dichiarata dell’Autore, è di esporre ai principianti la sacra doctrina (termine con cui Egli indica la teologia che parte dalla rivelazione, in opposizione alla teologia filosofica), con chiarezza e brevità: il che richiede di procedere in modo ordinato, evitando ciò che è inutile e ripetitivo.
Il Volume 2 corrisponde alla Seconda Parte, Prima Sezione (I-II) dell’Opera e tratta dell’attività morale, cioè libera, volontaria e virtuosa, in forza della quale l’uomo raggiunge la somiglianza con Dio. In particolare i temi sono: il fine ultimo dell’esistenza umana, cioè la felicità o beatitudine, gli elementi che costituiscono l’atto umano (cioè l’oggetto, il fine e le circostanze), la scelta e la decisione, la bontà e la malizia degli atti, le passioni dell’animo, le virtù e i vizi, il peccato delle origini e il peccato personale, la legge morale e la grazia santificante.
Testo latino critico dell'Edizione Leonina, traduzione italiana e Introduzione
Introduzione di Giuseppe Barzaghi
Traduzione di Tito Sante Centi, Roberto Coggi, Giuseppe Barzaghi e Giorgio Carbone
Per l’Anno della fede abbiamo pensato di proporre al lettore italiano un estratto della Somma Teologica. Nella Seconda Parte di questa famosissima opera, Tommaso si interroga sulla natura della fede, sui rapporti tra la fede e l’intelligenza e la volontà umane, sui peccati contrari alla fede e sui doni dello Spirito Santo, dell’intelletto e della scienza che perfezionano la nostra intelligenza.
Credere in Dio è un atto simultaneamente divino e umano. È divino perché deriva dalla virtù della fede teologale, la quale ci è donata solo da Dio, ci fa conoscere ciò che Dio stesso conosce, realizza una certa forma di unione tra noi e Dio, come dice san Paolo: Il Cristo abiti nei vostri cuori per la fede (Ef 3,17), e ci introduce nella vita stessa di Dio, come dice Gesù stesso: Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato ha la vita eterna (Gv 5,24). Ma credere in Dio è anche un atto umano quanto al modo del suo esercizio, perché è un atto, non costretto, ma libero e volontario, in quanto credo perché voglio credere. Perciò è un atto meritorio e lodevole. È un atto non cieco e assurdo, ma ragionevole, perché risponde al desiderio dell’intelligenza umana di conoscere il vero.
Le questioni, che qui presentiamo in traduzione italiana, riproducono il trattato sulla fede, contenuto nella Somma Teologica. San Tommaso d’Aquino espone in modo sintetico e organico: la fede in se stessa, le sue cause e i suoi effetti, i doni dello Spirito Santo dell’intelletto e della scienza, i peccati contro la fede che sono l’incredulità, l’eresia, l’apostasia e la bestemmia, e gli effetti di questi peccati che sono la cecità della mente e l’ottusità dei sensi.
Introduzione di Giorgio Maria Carbone O. P.
Traduzione di Tito Sante Centi O.P. e Giorgio Maria Carbone O. P.
Il commento di San Tommaso alle due più importanti preghiere cristiane, il Padre Nostro e l'Ave Maria e ad altre preghiere
"L'unità dell'intelletto" e "L'eternità del mondo" sono due opuscoli composti probabilmente intorno al 1270, e risalgono al secondo periodo di insegnamento di san Tommaso alla facoltà di Teologia di Parigi. Ci offrono una viva testimonianza delle discussioni che appassionavano il mondo universitario parigino, attraversato dal confronto fra l'emergente paradigma filosofico di Aristotele e di Averroé (raffigurato in copertina) e le istanze della fede cattolica. Il "De aeternitate mundi", in particolare, è incentrato su una questione che ancora oggi ricorre nei dibattiti, caso mai facendo uso di altre parole, e cioè: "Il mondo è stato creato all'inizio del tempo o esiste da sempre?". Il "De unitate intellectus", invece, muove da un altro problema, proveniente dalla corrente filosofica araba averroista: "Esiste un unico intelletto possibile per tutti gli uomini?". Nei due opuscoli, però, Tommaso inserisce e affronta, con la consueta maestria, anche altre questioni strettamente connesse a queste due principali. Questioni ontologiche come: "qual è lo statuto ontologico del mondo rispetto a Dio?". Questioni antropologiche, come: "che cos'è l'uomo in quanto tale?". Questioni etiche: "Se esiste un unico intelletto possibile, possiamo ancora parlare di responsabilità personale?". Questioni di filosofia della natura: "Una forma sostanziale può continuare a sussistere dopo la corruzione del composto di cui è forma?". Introduzione di Daniele Didero.
È il commento di Tommaso al Vangelo secondo Marco. Consiste nell'analisi del testo versetto per versetto, analisi compiuta usando in prevalenza le citazioni più belle e profonde degli autori cristiani greci e latini dei primi secoli. È una miniera inesauribile di interpretazioni efficaci del Vangelo. L'edizione è integrale, cioè riporta il testo latino di Tommaso con la traduzione italiana a fronte. Fino ad ora quest'opera non era mai stata tradotta in italiano. A livello mondiale è anche la prima edizione che riporta il testo latino e a fronte la sua traduzione in lingua moderna.