Politica, economia e ambiente nel pensiero sociale di papa Francesco - Il pensiero etico-sociale del più grande leader spirituale dei nostri tempi. Un manifesto per i cristiani in politica, e non solo. Come governa?
In questi primi quattro anni di Pontificato, papa Francesco ha colpito per l'immediatezza del suo linguaggio che va al cuore della gente più semplice. È, come dice il titolo stesso, un "Papa amico", che accompagna - tra l'altro - con le sue meditazioni da Casa Santa Marta i fedeli quasi ogni giorno. Da questa intuizione è nato il libro presente, che raccoglie, in una sorta di vademecum, grandi e piccoli consigli per la vita cristiana di ciascuno. Tornielli e Agasso jr accompagnano il lettore all'interno di questi consigli, aiutandone la comprensione e collegandoli tra loro in una sorta di affresco della vita semplice, quella che ciascuno di noi è chiamato a seguire da credente; ma anche quella che i non credenti possono considerare una sorta di mappa, per la loro ricerca quotidiana.
Dopo aver intervistato papa Francesco per il libro "Il nome di Dio è misericordia", pubblicato in tutto il mondo, il vaticanista Andrea Tornielli - che sull'aereo papale ha seguito tutte le visite apostoliche - ha scelto di raccontare i grandi temi e i gesti di questo pontificato attraverso le tappe internazionali compiute da Bergoglio. Italia, Brasile, Cuba, Stati Uniti, Africa, Asia, ma anche Lesbo, Sarajevo, Lund... Territori affascinanti e città emblematiche, luoghi complessi e popolazioni eterogenee, che hanno visto il pontefice denunciare con decisione il narcotraffico, la vendita di armi, la corruzione, addirittura lo schiavismo in certi settori dell'economia, e definire tragedia umanitaria la questione delle migrazioni dal Sud al Nord del mondo. Un papa pellegrino di pace, ma anche un profeta scomodo, che invita le Chiese locali a tornare vicino ai settori più emarginati della società. Senza tralasciare la narrazione di episodi inediti e gustosi dietro le quinte dei voli papali, Tornielli si sofferma su alcuni incontri significativi: da Obama a Fidel Castro, da Bartolomeo I al patriarca russo Kirill, da Abu Mazen a Shimon Peres. Nell'esclusiva conversazione con il vaticanista, il papa racconta inoltre gli aneddoti pubblici e privati delle trasvolate oceaniche, e il rifiuto categorico di sottostare a rigide norme di sicurezza nell'abbraccio con le folle. Uno straordinario diario di viaggio che dà conto in tempo reale di un'opera di evangelizzazione senza precedenti, capace di scuotere le coscienze contro la «globalizzazione dell'indifferenza». Con un'intervista a Sua Santità Francesco.
Questo papa venuto dalla fine del mondo "demonizza il capitalismo". Sono bastate poche frasi del pontefice "contro l'economia che uccide" per bollarlo come "papa marxista". Che a fare certi commenti siano editorialisti di quotidiani finanziari, o esponenti di movimenti come il "Tea Party" americano, non deve probabilmente sorprendere. Molto più sorprendente, invece, è che siano stati condivisi anche da alcuni settori del mondo cattolico, dal momento che, come mostrano Tornielli e Galeazzi, vaticanisti fra i più accreditati nel panorama internazionale, alla base dei ragionamenti di Bergoglio non c'è che la radicalità evangelica dei Padri della Chiesa. Delle disuguaglianze sociali e dei poveri è ammesso parlare, a patto che lo si faccia di rado. Un po' di carità e un pizzico di filantropia, conditi da buoni sentimenti, vanno bene, mettono a posto la coscienza. Basta non esagerare. Basta, soprattutto, non azzardarsi a mettere in discussione il "sistema". Un sistema che, anche in molti ambienti cattolici, rappresenterebbe il migliore dei mondi possibili, perché - come ripetono senza sosta le cosiddette "teorie giuste" - più i ricchi si arricchiscono meglio va la vita dei poveri. Ma il fatto è che il sistema non funziona, e oggi viene messo in discussione da un papa che in questo libro propone una riflessione sul rapporto fra economia e Vangelo. Temi che troveranno spazio anche nella sua prossima enciclica. Con un'intervista esclusiva su capitalismo e giustizia sociale.
"Francesco, ripara la mia casa", così si racconta la chiamata del poverello di Assisi, e così Jorge Mario Bergoglio ha accolto la sua elezione al soglio pontificio con la scelta di un nome che mai nella storia un papa aveva osato imporsi. Il nuovo pontefice, eletto a sorpresa dopo un Conclave di soli cinque scrutini, si è imposto all'attenzione del mondo scardinando i protocolli e infondendo al proprio stile umanità, semplicità e speciale attenzione nei confronti dei non credenti. Attraverso le parole e le idee, le testimonianze e i ricordi personali di papa Francesco, il vaticanista Andrea Tornielli tratteggia la personalità di un uomo di Dio, figlio di immigrati, mite e cordiale, che ha fatto della radicalità evangelica e del messaggio della misericordia i pilastri della sua azione pastorale, in un paese, l'Argentina, da sempre tormentato da squilibri sociali ed economici. Nel racconto di una vita emergono le chiavi per comprendere la novità di un pastore capace di incarnare quelle istanze di rinnovamento da tempo presenti nella Chiesa universale. In una recentissima intervista, rilasciata proprio a Tornielli, il cardinal Bergoglio aveva indicato nell'autoreferenzialità, nella vanità e nel carrierismo i mali più gravi della Chiesa. L'inizio del suo pontificato fa presagire un nuovo cammino, quello di una Chiesa missionaria e vicina alla gente. Un compito che unisce papa, clero e popolo di Dio: insieme.
Fin dai primi istanti dopo il suo apparire al balcone di piazza San Pietro con quel "buonasera" semplice e immediato - è entrato nel cuore di milioni di fedeli. Con il passare dei mesi, il feeling non accenna a diminuire, e anzi si è accresciuto cogliendo le simpatie di molti non credenti. Andrea Tornielli che ha conosciuto il cardinale Bergoglio prima dell'elezione - raccoglie in questo libro aneddoti, episodi, piccole e grandi storie di vita quotidiana del pontefice molte delle quali inedite: dalla lettera inviata alla detenuta che gli prepara le ostie per la messa mattutina alla telefonata alle suore di Buenos Aires, pochi giorni dopo essere diventato vescovo di Roma, scherzando sui cardellini che accudiscono. C'è il papa capace di parlare ai capi di Stato e ai grandi leader religiosi e, un istante dopo, di telefonare a un ragazzo che gli ha scritto e che ha bisogno di conforto. C'è il papa che rifugge ogni sfarzo scegliendo di abitare in un residence per rimanere in contatto con la gente e che ha iniziato a riformare la Chiesa con l'esempio. C'è il papa grande comunicatore del Vangelo, che non rinuncia a fare il parroco, accettando il dono di una vecchia Renault 4 da un prete di periferia. Un viaggio per avvicinarsi di più a Francesco e al suo messaggio.
«Francesco, ripara la mia casa», così nei Fioretti si racconta la chiamata del poverello di Assisi e così Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, sembra aver accolto la sua elezione al soglio pontificio con la scelta di un nome che mai prima un papa aveva osato imporsi.
Chi è veramente il nuovo pontefice Francesco I, eletto dopo uno dei Conclavi più brevi della storia dopo solo cinque scrutini? Attraverso le parole e le idee, le testimonianze e i ricordi personali dello stesso protagonista – che giungono fino alle ultime ore precedenti l’annunzio del gaudium magnum – il più accreditato dei vaticanisti a livello internazionale tratteggia la personalità di un uomo di Dio, figlio di immigrati, mite e semplice, che ha fatto della radicalità evangelica e della scelta della non violenza i pilastri della sua azione pastorale, in un paese, l’Argentina, da sempre tormentato da squilibri sociali ed economici.
Una biografia completa che offre le chiavi per comprendere una figura per certi aspetti “rivoluzionaria”, scelta a sorpresa dai cardinali elettori, che hanno voluto allontanare ogni calcolo politico e diplomatico eleggendo un pastore capace di incarnare un’istanza di rinnovamento e di pulizia da tempo presente nella Chiesa universale.