Luogo di ricreazione e di svago, di ozio, di gioco, di piacere estetico, e inoltre: regno degli dèi, tempio a cielo aperto, angolo di paradiso, microcosmo simbolico, scuola di filosofi, scenografia del potere, teatro di rappresentazioni drammatiche e di concerti, attrazione turistica, sede d'istallazioni idrauliche, di sperimentazioni botaniche, di piante esotiche, di perfezionamento colturale, d'attività didattiche e sportive. Il giardino è tutto questo, e molte altre cose ancora. Il volume ne ripercorre la storia dalle origini fino al Quattrocento, esaminando i momenti cruciali di formazione e di sviluppo degli spazi verdi, e illustrandone gli aspetti sociali, religiosi, politici, architettonici, artistici e letterari.
Nel tracciare la storia dell'architettura medievale italiana l'autore legge le trasformazioni del paesaggio monumentale alla luce dei grandi eventi storici e dello sviluppo politico-economico che le hanno condizionate. Ne emerge un quadro di grande ricchezza, che segue un percorso cronologico dal dominio longobardo all'età carolingia, dalla crisi della prima età feudale all'avvento dell'Impero germanico, dalla ripresa delle città al regno normanno nel Mezzogiorno. Al centro, la cultura dei territori, che ha segnato in profondità la storia delle regioni italiane, lasciando un patrimonio straordinario di edifici e di opere d'arte.
La storia dell'architettura medievale è condizionata da una visione accademica ed estetizzante, secondo cui gli edifici sono prodotti ideali di organizzazione dello spazio. Ogni opera stabilisce relazioni complesse con l'ambiente che la circonda, interagisce con la micro e con la grande storia. Il saggio di Carlo Tosco è una ricerca orientata a comprendere in modo corretto non solo l'architettura ma la storia in generale. Dalla composizione di un muro alla struttura dell'intera fabbrica, l'edificio con il suo cantiere innesca processi nuovi all'interno della società (manodopera, committenza, valore degli immobili).