All'inizio del Novecento, Austria, Francia e Spagna avevano ancora la facoltà di esercitare il diritto di veto in occasione dell'elezione del pontefice. Durante il conclave del 1903, al termine del lungo pontificato di Leone XIII, il veto dell'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe impedisce l'elezione del cardinale Mariano Rampolla del Tindaro, Segretario di Stato del defunto pontefice. Alla luce di importanti documenti inediti, questo volume, di grande interesse, ricostruisce la vicenda di quest'ultimo veto del potere politico nell'elezione dei papi (ingerenza che si manifestava in precedenza anche in occasione di nomine di cardinali a posti di responsabilità nel governo della Chiesa) fino alla sua definitiva abolizione nel 1904, con una riforma del conclave che rimane in vigore ancora oggi.
Alla fine degli anni Novanta, in due paesi della Bassa Modenese separati da una manciata di chilometri di campi, cascine e banchi di nebbia, sedici bambini vengono tolti alle loro famiglie e trasferiti in località protette. I genitori sono sospettati di appartenere a una setta di pedofili satanisti che compie rituali notturni nei cimiteri sotto la guida di un prete molto conosciuto nella zona. Sono gli stessi bambini che narrano a psicologi e assistenti sociali veri e propri racconti dell'orrore. La rete dei mostri che descrivono pare sterminata, e coinvolge padri, madri, fratelli, zii, conoscenti. Solo che non ci sono testimoni adulti. Nessuno ha mai visto né sentito nulla. Possibile che in quell'angolo di Emilia viga un'omertà tanto profonda da risultare inscalfibile? Quando la realtà dei fatti emergerà sotto una luce nuova, spaventosa almeno quanto la precedente, per molti sarà ormai troppo tardi. Ma qualcuno, forse, avrà una nuova occasione. Nota: niente di quello che è scritto in questo libro è stato in alcun modo romanzato dall'autore.
Il Volume
- agevola lo studente nella preparazione dell’esame di diritto penale, dando risposta alle domande più frequenti poste dai docenti delle principali università italiane;
- presenta due livelli di approfondimento (facoltativi) che danno, allo studente più diligente, la possibilità di puntare ad un voto più alto.
- agevola la memorizzazione grazie all’uso sapiente del grassetto applicato a una parola chiave
- si rivolge sia a chi intenda conseguire una rapida preparazione dell’esame (avendo a disposizione poco tempo) sia a chi, invece, voglia completare la preparazione, conseguita sul manuale adottato dalla propria facoltà, “allenandosi” a dare le risposte alle domande presenti nel testo così da verificare il proprio livello di preparazione e acquisire una maggiore sicurezza in vista dell’esame.
Il Volume
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- presenta due livelli di approfondimento (facoltativi) che danno, allo studente più diligente, la possibilità di puntare ad un voto più alto.
- agevola la memorizzazione grazie all’uso sapiente del grassetto applicato a una parola chiave
- si rivolge sia a chi intenda conseguire una rapida preparazione dell’esame (avendo a disposizione poco tempo) sia a chi, invece, voglia completare la preparazione, conseguita sul manuale adottato dalla propria facoltà, “allenandosi” a dare le risposte alle domande presenti nel testo così da verificare il proprio livello di preparazione e acquisire una maggiore sicurezza in vista dell’esame.
Il testo seleziona gli argomenti più probabili per le imminenti prove scritte del concorso in magistratura (4,5 e 7 giugno).
Per una migliore analisi delle questioni, gli argomenti sono articolati in tre sezioni:
- l’istituto, in cui si evidenzia, in modo plastico, i principali tratti morfologici del tema;
- la sentenza, in cui sono riportate la decisioni dell’ultimo anno che hanno composto contrasti giurisprudenziali o ne hanno generati di nuovi;
- il tema svolto, per fornire al lettore un possibile percorso da seguire nell’ipotetico svolgimento di una traccia concorsuale.
Il volume è aggiornatissimo alla recente e importante giurisprudenza del 2019.
Svoltosi negli anni Venti del Novecento, il dialogo tra Hans Kelsen e Sigmund Freud costituisce un episodio tanto rilevante quanto poco nolo della storia del pensiero. In una Europa che sta vivendo il travagliato e fragile passaggio alla democrazia, il giurista della Dottrina pura del diritto e il padre della psicoanalisi si trovano a discutere la differenza tra massa e Stato, così come il ruolo del capo quale fattore coesivo dell'organizzazione sociale. Questo libro propone una lettura della controversia che mette al centro il rapporto, sempre eccentrico e mai perfettamente conciliabile, tra la dimensione soggettiva dell individuo e quella oggettiva dello Stato, nella convinzione che, seppure diversamente, tanto per Kelsen quanto per Freud sia possibile rinvenire proprio nella democrazia l'indicazione per una composizione politica di questa eterna tensione.