A cura di Fabio Scarsato. Illustrazioni di Luca Salvagno. Rileggere oggi il «Cantico di Frate Sole» con le tavole di due artisti e le parole di scrittori, giornalisti, teologi, bambini, filosofi, persone comuni di fede cattolica, ebrea, musulmana, buddista è espressione di fratellanza. Oggi, le parole di san Francesco dicono ancora freschezza, verità incanto davanti al creato e all'umano. Contributi di: Roberto ADINOLFI, Vittorino ANDREOLI, Giovanni BACHELET, i BAMBINI del gruppo ACR di Roncadelle (BS), Leonardo BECCHETTI, Lorenzo BIAGI, Donatella BISUTTI, Elena BOSETTI, Aldo CAZZULLO, Chiara Giovanna CREMASCHI, Erri DE LUCA, Chiara FRUGONI, Paolo MARTINELLI, Ilaria e Carlo PAGAN, Mimmo PALADINO, Imam Yahya PALLAVICINI, Carlo PETRINI, Gianfranco RAVASI, Vittorio ROBIATI BENDAUD, Francesca SCARPA, Franz Seiun ZAMPIERO.
Il libro racconta la storia di simboli politicamente decisivi. Alcuni, come il fascio littorio, la falce e il martello, il guerriero di Pontida o la croce di Lorena, si legano ad esperienze collettive che hanno segnato il Novecento. Altri, come il biscione lombardo o i quattro mori sardi, hanno rappresentato per secoli l’espressione di un’identità regionale, mentre la donna turrita è stata figura di un insieme difficile da impersonare, l’Italia. Altri ancora, infine, come il berretto della libertà, hanno interpretato la resistenza alla tirannide e la difesa dei propri diritti. Tutti hanno assunto un significato che andava al di là di un più o meno casuale riferimento culturale. Sono stati oggetto di amore e di odio, di investimenti emotivi e di passioni intellettuali, di violenza cieca e di dedizione spinta fino al sacrificio.
Come si spiega questo protagonismo dei simboli e quale senso ha ripercorrerne la storia? E qual è la ragione della loro capacità di mutare, di adattarsi a diversi contesti, di rimanere attivi entro nuovi quadri culturali? A queste domande il libro cerca di rispondere, ricostruendone passo per passo la storia e la mutevole ed agitata vita terrena, alla ricerca del segreto della loro forza e della funzione che hanno svolto, e che svolgono, nella vita politica.
Francesco Benigno insegna Storia moderna all’Università di Teramo.
Luca Scuccimarra insegna Storia delle dottrine politiche all’Università di Macerata.
Dodici favole e miti della tradizione andina raccolte nei villaggi del Perù.
il flim narra la giovinezza di don bosco e pone attenzione alle difficolta che egli dovette affrontare per realizzare la sua vocazione sacerdotale. La pellicola e`entrata nella storia del cinema per il suo realismo.
Nella pratica devozionale Cristiana, il culto Mariano è paradossalmente anche il più giovane. La piccola corona di perle di legno di rosa, introdotta in occidente con le crociate diventa, a partire da quell’epoca, un oggetto simbolico ma al tempo stesso tangibile, ricco di una forte carica mistica. Curiosamente anche le parole Corona e Corano sembrano bisticciare tra loro linguisticamente sulla comune radice ma, alla fine, si ritrovano unite sulla strada della memoria intesa nel senso più profondo del termine. La storiografia tradizionale riteneva dunque che questo tipo di preghiere in sequenza fosse di origine orientale ma è a S. Domenico di Guzman (1171-1221) che viene attribuita la recitazione “Meditata” del Santo Rosario e la sua diffusione attraverso le prime confraternite. La corona del Rosario diventa dunque Memoria e come tale evocazione e tangibilità, essa si fa parola e ritmo quindi musica indirizzata verso la pratica dell’ ascesi.
Quest’opera si presenta con molteplici intenti, primo fra tutti quello di vivificare una pratica devozionale attraverso il rapporto tra Musica, Canto e Parola che si fondono così in un ritmo ancestrale. Ma oltre a rappresentare un supporto pratico alla preghiera, essa è anche “oggetto” d’arte che porta con se, proprio sul filo sottile della memoria, l’invito a entrare intimamente in contatto con il cuore dell’Eletta, la donna Dea, lo specchio divino, lo iato che unisce la terra al cielo. Numerosi gli artisti che hanno preso parte alla realizzazione di questo lavoro, dal noto attore Francesco Carnelutti, voce recitante dei misteri del Rosario in lingua Latina, al compositore Roberto Caravella che per l’occasione propone qui. oltre ad alcune sue composizioni eseguite dall'ensemble il Cantiere delle Muse.tre toccanti meditazioni per voci soliste, viola d’amore, violoncello concertante, archi e organo. Accanto ad essi tributano autori noti e meno noti del panorama storico-musicale: dal Gregoriano a Francesco da Milano, da P. Bruna a J.S. Bach fino a H.I.F von Biber che nel secolo XVII scrive una raccolta di Sonate espressamente dedicate ai Misteri del S.Rosario. Introduce l’opera una meditazione letteraria dello scrittore Arnaldo Colasanti.
Cofanetto 3 CD in versione elegante