Scritto due anni prima della morte, Anche Dio è infelice è una delle opere più sentite e intense di padre David Maria Turoldo. Una fervida contraddizione fa da sottofondo a questo ricchissimo libro. Da un lato, il canto di gloria a Dio ("Dio d'amore, o fonte di gioia, vogliamo offrirti un inno di grazia"); dall'altro, il sentimento penitenziale, l'umiltà, l'invocazione al silenzio. (Le pagine sul silenzio di Gesù nei primi trent'anni della sua vita hanno una straordinaria vibrazione poetica). Da un lato l'illusione umana di "raggiungere l'infinito", anche con "le parole più grosse e sonanti"; dall'altro la consapevolezza che Cristo è "premuroso di non tradire l'infinito". Da un lato, in sintesi, l'entusiasmo e la gioia della riconoscenza; dall'altro, l'umiltà di quella riconoscenza. (Geno Pampaloni)
"Sperare è più difficile che credere" era solito ripetere padre David Maria Turoldo a chi faticava sulla strada della ricerca religiosa. Poteva permettersi di dirlo, perché lui. sempre inquieto e insoddisfatto, "sempre a sognare i grandi sogni di umanità e giustizia", in realtà aveva una fede incrollabile: in Cristo e nell'uomo. È quanto emerge dalle brevi ma intense riflessioni raccolte in questo volume, che ci ripropongono, di Turoldo, la fiammeggiante capacità di attualizzare la parola di Dio, dare mordente al messaggio biblico, mettere in guardia contro ogni genere di rozza e subdola idolatria. Per padre David il Crocifisso non rappresenta solo il mistero di una salvezza eterna, non è soltanto l'immagine di un Dio rifiutato: è, prima di tutto, l'idea di uomo che il mondo non riesce ad accettare e che perciò emargina e uccide; e l'uomo non è soltanto colui che per orgoglio, per il costante desiderio di sopraffare, si perde nel "grumo nero della storia": è, prima di tutto, fattore di evoluzione, poiché a lui, e alla sua intelligenza, il mondo intero è affidato.
Sì, in molti avevamo lottato e sperato insieme. Sperato in che cosa: in simili risultati? No! Ed è inutile che mi attardi a dire le ragioni di questa profonda delusione. Lo sanno tutti gli anziani, i sopravvissuti, se appena ne hanno conservato un'illuminata memoria. Lo possono sapere anche i giovani, se appena ne vogliano prendere coscienza.
"Un chiostro è il mio cuore ove tu scendi a sera io e te soli a prolungare il colloquio". (David Maria Turoldo)
Una fulminante raccolta di pensieri e aforismi di David Maria Turoldo, una delle presenze e delle voci più significative della Chiesa italiana nell'ultimo cinquantennio. Poeta e oratore degno del nome biblico che assunse con la professione religiosa ha costituito un punto di riferimento culturale, sociale e religioso per i cattolici italiani. Da "Accettazione" a "Volontà", sono raccolte in ordine alfabetico le tematiche dei pensieri di Turoldo. Il volume rappresenta una vera chiave per una prima introduzione al mondo interiore del poeta cristiano ed è completato da un breve profilo di padre David e da una sorta di intervista post-mortem. Un piccolo libro per iniziare a conoscere Turoldo.
«Voglio dire che oggi sono felice perché ho letto questi dialoghi, e mi sono inserito pacificamente nel colloquio. È una grazia: un libro sulla tenerezza, in questi tempi stolti di fanatismi e terrori e armamenti e genocidi; tempi senza poesia» (David M. Turoldo).