Il volume ricostruisce la partecipazione di osservatori non cattolici al Concilio Vaticano II, aspetto assolutamente inedito della storia religiosa moderna. E lo fa partendo dall'enorme mole di documentazione inedita emersa durante le ricerche dell'autore per la redazione della "Storia del Concilio Vaticano II" diretta da Giuseppe Alberigo e curata da Alberto Melloni. Si tratta in gran parte dei rapporti che gli osservatori (luterani, riformati, anglicani, ortodossi e di altre piccole chiese cristiane) mandavano periodicamente ai responsabili della propria chiesa: in questi scritti emerge il punto di vista critico di questi osservatori nei confronti dei lavori conciliari ma soprattutto la dinamica del loro coinvolgimento nell'azione comune. Seguendo questo percorso si arriva a comprendere come siano divenuti in qualche modo membri a tutti gli effetti del Vaticano II e protagonisti di quel "concilio segreto" che rappresenta il nucleo spirituale e di comunione dell'esperienza sinodale.
Il concilio Vaticano II, evento chiave nella storia del cattolicesimo del secolo scorso, è destinato a durare nell'interesse dei dibattiti attuali, non solo all'interno della chiesa. Pochi anni fa si è conclusa la pubblicazione degli Acta comprendenti il materiale delle congregazioni generali e della segreteria. Purtroppo essi non comprendono il cuore della dinamica del Vaticano II, il lavoro cioè delle commissioni, sia nella fase preparatoria che in quella propriamente "conciliare". Per colmare questa lacuna il volume presenta per la prima volta al pubblico il materiale prodotto dal Segretariato per l'unità dei cristiani nella fase di proposta e di preparazione del corpus conciliare, tra il novembre 1960 e il giugno 1962. Il materiale qui pubblicato - in edizione critica con i testi originali - costituisce un microcosmo di idee che troveranno in seguito accesso all'assemblea, definendo alcuni degli orientamenti principali del magistero del Vaticano II. Esso offre un importante contributo per la conoscenza diretta della dinamica conciliare.