L'autrice , con uno stile fresco e vivace, propone un itinerario di Quaresima da vivere nell'ascolto della Bella Notizia, che continua a farsi strada nel cuore del mondo. Possa ogni giorno il Vangelo scandire le ore, i pensieri, le azioni e i passi dei discepoli di Gesù.
Sono intervenuti ad Amatrice e a Rigopiano, e prestano la loro attività ovunque sia necessario l’impiego di personale specializzato per soccorrere le vittime di crolli dovuti a sismi, esplosioni o dissesti idrogeologici: sono gli Usar, un’unità speciale dei Vigili del Fuoco, dotati di attrezzature dalla tecnologia particolarmente avanzata, grazie alle quali localizzano persone intrappolate sotto le macerie e forniscono i primi soccorsi.
Il libro racconta l’esperienza di quattro di loro, per i quali salvare vite umane è lavoro quotidiano. Il loro impegno presuppone coraggio, laboriosità, solidarietà, generosità, qualità che trasformano una vita ordinaria in «qualcosa di grande».
Il testo dà corpo a 100 domande: quelle che di solito ruotano in testa a tutti quando si parla di Dio. La creazione, il male, la fede, Gesù, la vita, la malattia, la Chiesa, Maria, il peccato, la preghiera: sono sezioni attorno alle quali l’Autrice ha radunato le 100 domande, proponendo risposte brevi e precise, con un linguaggio fresco e brillante.
Questo rende il libro uno strumento efficace per accompagnare soprattutto i più giovani a scoprire gli aspetti fondamentali della fede cristiana, soprattutto quando sono s dati dalla concretezza del vivere quotidiano.
Ogni risposta, è arricchita da rimandi biblici o frasi famose o testi del Catechismo della Chiesa Cattolica o poesie o quanto, di volta in volta, Roberta Vinerba ha considerato opportuno proporre per allargare gli orizzonti del lettore. Spicca in modo deciso la concretezza esistenziale delle risposte che, pur fondandosi sulla dottrina della Chiesa, aiutano una concreta e vitale maturazione della fede.
Il misterioso accadimento dell'incontrarsi e del riconoscersi, della meraviglia del sapersi compresi dall'altro e nell'altro, è da sempre la magna quaestio dell'esistenzaiale umano. La differenza sessuale indica una nostalgia primordiale, una radicale dichiarazione di essere in "attesa" dell'altro, non per una necessità di completamento, ma per l'accoglimento di un dono non dovuto che costituisce la misura della festa dell'essere. I due autori offrono, dal punto di vista antropologico e morale prima, sacramentale poi, una riflessione che, a partire dalla Sacra Scrittura, accompagna il lettore in un itinerario che dall'esperienza primordiale dei corpo narrata da Genesi 2-3, giunge fino al mistero sacramentale della nuzialità proclamato in Efesini 5,21-33.
È la storia di Giampiero Morettini, seminarista della diocesi di Perugia, morto a trentasette anni per complicazioni sorte in seguito a un intervento al cuore. Dopo un'adolescenza e una giovinezza vissute lontano dalla Chiesa, Giampiero ritorna decisamente alla vita di fede grazie a un'esperienza vissuta durante l'annuale benedizione pasquale nel negozio di alimentari che, con la madre, ha aperto nel centro storico di Perugia. Quattro anni dopo è in seminario, dove la routine quotidiana è bruscamente interrotta nel maggio del 2014 da un malore, che rivela una malformazione cardiaca per la quale due mesi dopo sarà operato. La fibra umana e spirituale di questo giovane è venuta alla luce nel calvario postoperatorio. Per molti, la sua morte ha segnato il loro ritorno a Dio, stimolati dal modo in cui Giampiero ha saputo vivere e morire. Un giovane mite e discreto, che ha dato prova di incarnare il Vangelo nell'ordinarietà della vita quotidiana e il cui desiderio, come egli stesso scrisse nel suo testamento indirizzato al parroco di Castel del Piano, era quello di "diventare santo"
È un sussidio illustrato che accompagna ogni cristiano, in particolare i giovani, lungo il periodo quaresimale dell'anno 2015. L'autrice propone un commento spirituale-esistenziale al brano del Vangelo di ogni giorno dal Mercoledì delle Ceneri fino alla Domenica della Risurrezione, da cui fa scaturire motivi di preghiera e di speranza nel cammino verso la Pasqua. Lo stile è semplice e il taglio divulgativo per un contenuto accessibile a tutti.
In queste pagine l'autrice esprime la propria concezione della donna, che viene presentata in una triplice dimensione: come spazio, come deserto, come cielo. La donna è innanzi tutto spazio che accoglie, contiene e protegge, come ben dimostra l'esperienza della maternità, durante la quale essa sa fare posto a colui che è "altro" da lei, diventando "casa accogliente" per il nascituro. Questa sua predisposizione ricalca, in un certo senso, l'atteggiamento misericordioso di Dio, sempre pronto ad accogliere e confortare. Come deserto, cioè come spazio di verità, la donna è chiamata a prendere le distanze dagli aspetti negativi dell'amore, quelli che tendono a imprigionare l'altro, piuttosto che renderlo libero (il che può accadere sia nel rapporto con i figli sia in quello con il partner). Il modello dell'amore liberante è Maria di Nazaret, che in più di un'occasione ha saputo farsi spazio desertificato (per esempio, nell'episodio di Gesù a colloquio con i dottori nel tempio e, soprattutto, ai piedi della croce). È ancora Maria il prototipo del cielo, inteso come grembo che accoglie tutta l'umanità. È lei la madre universale, la madre della Chiesa, la donna del paradiso nella quale vengono composte in perfetta armonia tutte le dimensioni e anche le contraddizioni di quello che papa Wojtyla definì il "genio femminile". In lei, secondo la profezia biblica, il deserto è fiorito.
Assisi racconta questa storia inaudita: un giovane si è identificato con il Crocefisso riconosciuto in un lebbroso e la sua unione con il Signore ne ha fatto il simbolo dei costruttori di pace. A questo giovane ci ha condotti il pellegrinaggio del Santo Padre in Assisi: attraversando i luoghi del Poverello, papa Francesco ci ha aiutati a entrare nello spessore della Croce che, dal 4 ottobre 2013, è protagonista indiscussa. Le pietre di Assisi, che sono state testimoni dell'incontro tra san Francesco e il Cristo Crocefisso, sono testimoni oggi dello sguardo del Papa sempre rivolto al Crocefisso.
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno organizzato a Perugia dal Circolo Giorgio La Pira sulla persecuzione dei cristiani. Mai, come nel XX secolo, milioni di uomini e donne sono stati massacrati perché di Cristo. Una terribile geografia di massacri, di stragi, di diritti violati. Un fiume di sangue che mai si è arrestato sulla soglia di questo, anzi, insieme alla persecuzione in senso classico, intesa come violazione di diritti umani, tra i quali prima di tutto quelli alla vita e alla libertà religiosa, si aggiunge, specie in Europa, un vero e proprio pregiudizio anticattolico, una sorta di fobia nei confronti dei cristiani, in specie dei cattolici, che coglie in una vertigine di onnipotenza i popoli e le istituzioni della vecchia Europa. I cattolici da tacitare, da isolare, da additare come nemici della libertà là dove essa non sia altro che una sciagurata attualizzazione del sogno prometeico di essere artefici di sé.
Un itinerario teologico-catechetico già sperimentato dall'autrice, che introduce il lettore attraverso la Sacra Scrittura, la narrazione di storie vere e suggerimenti pratici di preghiera a sperimentare il potere sanante dello sguardo sulle relazioni d'amore. Il punto di partenza è il principio, lo sguardo benedicente di Dio sull'uomo. Da qui, tutta la storia della salvezza è letta come un intreccio di sguardi tra Dio e l'uomo, intreccio alla luce del quale sono interpretati e sanati gli amori fondamentali della persona: a Dio, a sé, ai genitori, ai figli, al/alla fidanzato/a, al coniuge.
Descrizione
Si tratta di un libro vocazionale destinato ai giovani cristiani che vuole rendere ragione del fatto che la politica, intesa come arte di costruzione della storia e della civiltà dell’amore, è chiamata di ogni battezzato. Il testo si muove su due piani: da un lato vuole risvegliare il senso dell’esserci, ragionare e colpire l’idea di un cristianesimo intimista, individualista e piccolo borghese che identifica la fede con uno stare bene; dall’altro indicare la politica quale via di santità per annunciare l’impegno politico come vocazione ecclesiale. La prima parte è dedicata alla disamina dell’esistente, di che cosa si intende ordinariamente oggi per politica, per dire, infine, che cosa è in realtà. Il linguaggio è decisamente spigliato e pungente. La seconda, più corposa, offre strumenti di lavoro che sono i contenuti essenziali dell’impegno politico secondo la dottrina cattolica. Pur mantenendo un linguaggio pensato per i giovani, il testo si presenta come un accessibile manuale di lavoro. La terza parte è decisamente vocazionale, riprende il linguaggio colloquiale ed evocativo di un’idea alta di vita offrendo anche un itinerario vocazionale. In questa parte sono presentati alcuni testimoni della santità nell’impegno politico istituzionale.
Punti forti
• Un libro sull’impegno politico in un momento di crisi della politica.
• La notorietà dell’Autrice.
• È un libro «vocazionale» senza esserlo nel modo classico, poiché l’accento è posto più sulla libera risposta che sulla chiamata.
Destinatari
• Giovani, formatori, educatori, accompagnatori vocazionali, operatori sociali, movimenti politici cristiani.
Autrice
Roberta Vinerba, suora francescana diocesana incorporata alla diocesi di Perugia - Città della Pieve, ha conseguito la licenza in teologia morale e il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Conduce rubriche radiofoniche di approfondimento politico. Responsabile della scuola di dottrina sociale «Circolo Giorgio La Pira» di Perugia, è docente di teologia morale. Catechista di adulti, da molti anni è impegnata nell’evangelizzazione dei giovani e degli adolescenti. Con Paoline ha pubblicato Se questo è amore… ABC dell’affettività e della sessualità (2006) e Fare i padri, essere figli (2008).
Il testo presenta un percorso catechetico sperimentato con successo dall’Autrice nell’accompagnamento pastorale di giovani e coppie di fidanzati e di sposi.Tema: la libertà umana.
Molti giovani, attanagliati dalla paura di stringere legami definitivi, sono condannati a una sorta di precariato esistenziale dove nulla è per-sempre. Scambiando la provvisorietà per libertà, essi sono in realtà vittime di un individualismo esasperato che estromette l’altro dal proprio orizzonte di senso e crea infelicità.
La proposta formulata dall’Autrice in queste pagine intende dimostrare che si è veramente liberi (e quindi felici) solo quando si sceglie di dare compimento alla propria esistenza, cioè quando si esce dall’indeterminatezza e si realizza la propria vocazione esistenziale attraverso una scelta di vita definitiva (matrimonio o professione religiosa).
Roberta Vinerba, suora francescana diocesana incorporata alla diocesi di Perugia Città della Pieve, ha conseguito la licenza in teologia morale e il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Conduce rubriche radiofoniche di approfondimento politico. Responsabile della scuola di dottrina sociale «Circolo Giorgio La Pira» di Perugia, è docente di teologia morale. Catechista di adulti, da molti anni è impegnata nell’evangelizzazione dei giovani e degli adolescenti. Con Paoline ha pubblicato Se questo è amore... ABC dell’affettività e della sessualità (2006) e Fare i padri, essere figli (2008).