In queste riflessioni sulle letture delle liturgie domenicali dell'anno C la brevità si accompagna alla semplicità e alla chiarezza. Ciò che colpisce in questi commenti è l'incisività dei titoli, piccole sintesi dei contenuti, insieme all'armonica connessione delle letture proposte, dove la buona esegesi si coniuga con l'efficace attualizzazione che giunge alla nostra vita quotidiana.
In queste riflessioni sulle letture delle liturgie domenicali dell'anno B la brevità si accompagna alla semplicità e alla chiarezza. Ciò che colpisce in questi commenti è l'incisività dei titoli, piccole sintesi dei contenuti, insieme all'armonica connessione delle letture proposte, dove la buona esegesi si coniuga con l'efficace attualizzazione che giunge alla nostra vita quotidiana.
Come interpretare per l'oggi il comandamento che chiede di non nominare il nome di Dio, soprattutto se invano? Il percorso suggerito ha come guida anzitutto i testi delle Scritture, parole antiche e tuttavia sorprendentemente capaci di interpretare le attese di sempre. Partendo dall'indicazione che, vietando di nominarne il nome, custodisce l'alterità di Dio e ne impedisce ogni cattura, si entra nel dibattito attuale: dire o non dire Dio nella polis? La storia ha conosciuto ogni genere di strumentalizzazione, pertanto la saggezza del comando biblico va nella direzione di preferire all'esibizione del nome di Dio la scelta della prossimità con Come interpretare per l'oggi il comandamento che chiede di non nominare il nome di Dio, soprattutto se invano? Il percorso suggerito ha come guida anzitutto i testi delle Scritture, parole antiche e tuttavia sorprendentemente capaci di interpretare le attese di sempre. Partendo dall'indicazione che, vietando di nominarne il nome, custodisce l'alterità di Dio e ne impedisce ogni cattura, si entra nel dibattito attuale: dire o non dire Dio nella polis?
Questo libro accosta il commento del testo evangelico a una lettura teologica dei mosaici di Monreale, che illustrano il racconto dei due discepoli di Emmaus. Gli autori propongono così un percorso di meditazione e di introduzione alla fede cristiana, proprio a partire da un episodio evangelico che ha al suo cuore, quale centro propulsore, la duplice dinamica dell'ascolto e del vedere/non vedere, nella quale si danno incontro con Gesù e riconoscimento.
Fin dall'inizio la comunità cristiana si è preoccupata di fare eco al vangelo non solo attivando l'ascolto, ma anche la visione, perché quanto veniva detto all'orecchio fosse scrutato con l'occhio interiore, cioè con un vedere profondo e meditato. Questo libro, scritto a due mani da Lidia Maggi e Dario Vivian, vuole rispondere a tale esigenza accostando il commento biblico del testo evangelico ad una lettura teologica dei mosaici di Monreale, che illustrano il racconto dei due discepoli di Emmaus.
Non basta annunciare Dio, bisogna anche lottare contro gli idoli, abbattere le immagini idolatriche del divino. Chiedendosi di continuo: quale Dio e quale fede? La predicazione, infatti, richiede di muoversi sul piano profetico, come sentinelle che annunciano il pericolo; ma, insieme, anche su quello sapienziale, per vincere il disgusto, l'inappetenza per indigestione di parole sature, discorsi pedanti, che hanno la pretesa di spiegare tutto. Proprio il contrario della poesia: poche parole luminose che si limitano ad accennare. La predicazione proposta in queste pagine è una saggia via di mezzo che si fa carico della preoccupazione pedagogica di accompagnare l'uditore della parola a tradurla nella quotidianità, senza mai arrivare a essere parola satura" (dalla prefazione di Lidia Maggi).
Da questo itinerario sul Vangelo di Giovanni, nato per un corso di esercizi spirituali, il Dio di Gesù Cristo che emerge non mette in difficoltà. È semplice, diretto, essenziale: propone a chi crede in lui di non affannarsi a delimitarlo e circoscriverlo in una definizione stabile e immutabile. Il Dio di Gesù va per primo alla ricerca dell'uomo e della donna; si pone accanto a loro e sostiene i percorsi di chi vive per il bene. Il libro presenta cinque modalità di incontro con il Signore: quelle dei discepoli, di Nicodemo, della folla, della Maddalena e dell'adultera.
Una rilettura attualizzata degli Atti degli Apostoli. Il lettore vi trova puntuali e sobrie spiegazioni del testo e riferimenti al Nuovo Testamento, che negli eventi di Cristo e della Chiesa vanno a compimento. Il tutto intrecciato con l'attenzione all'oggi, alla vita della Chiesa, alla corresponsabilità dei credenti. Il percorso dettato dall'autore in capitoli agili e pennellate vivaci, mentre ripercorre l'esperienza fondante della Chiesa delle origini, aiuta a scoprire che quell'esperienza non ci è estranea, ma ha la forza di rinvigorire la nostra responsabilità ecclesiale.
"Il libro degli Atti degli Apostoli ha sempre esercitato una profonda attrattiva sul lettore credente per la capacità che ha di riportarlo alla freschezza delle origini della chiesa e della sua espansione missionaria. L'autore ha scelto di non percorrere analiticamente tutto il racconto lucano, ma di offrire al lettore le traiettorie essenziali e le strutture portanti della visione di chiesa e di missione che gli Atti intendono comunicare. Il lettore non farà fatica a seguire il percorso dettato dall'autore in capitoli agili e compatti, ma anche in brevi paragrafi, ciascuno dei quali lo porta ad evocare l'esperienza ecclesiale di oggi. Così, mentre ripercorre l'esperienza fondante della chiesa delle origini, quale Luca l'ha teologicamente ripensata e narrata, il lettore potrà scoprire che quella esperienza non gli è né estranea né lontana, ma ha la forza di rinnovare il suo vissuto di credente e di rinvigorire la sua responsabilità ecclesiale e testimoniale" (Augusto Barbi). Il libro è consigliato a chi, personalmente o in gruppo, intenda approfondire il libro biblico degli Atti degli Apostoli. In particolare è pensato come testo-base nei corsi biblici parrocchiali.